Le nostre valutazioni sulla Torres di Alfonso Greco dopo la gara di campionato in casa al Vanni Sanna contro l’Ancona di mister Gianluca Colavitto. Gara valevole per il turno numero 13 del Girone B di Serie C conclusasi con il successo dei sassaresi per 1-0 grazie a un gran gol di Francesco Ruocco (clicca qui per la cronaca completa del match).
Zaccagno 6 – Partita dove resta praticamente inoperoso salvo qualche buona uscita alta. Qualche brivido nella gestione del possesso in ripartenza con i piedi nel primo tempo. Ma tutto sommato è una gara che scivola liscia come un bicchier d’acqua.
Antonelli 7 – Tu hablas espanol? Antonelli no, e infatti mette in silenzio per tutta la gara il povero Spagnoli dell’Ancona, arrivato a Sassari con l’etichetta del pericolo numero uno dei marchigiani e di fatto annullato dal centrale di Greco. Di testa prende qualsiasi cosa, riscrivendo alcune leggi della fisica per quanto stacca con tempismo ed elevazione anche quando la fatica dovrebbe farsi sentire (per gli altri).
Idda 6,5 – Torna il Ministro e la Torres non prende gol. Sarà un caso? Per noi no. Impiega un pochino a togliere qualche traccia di ruggine dovuta allo stop per l’infortunio alla mano, poi è un assolo di chiusure efficaci, spazzate utili ad abbassare la pressione e fiducia costante trasmessa a reparto e compagni.
Dametto 6,5 – Continua il suo periodo in forma splendida. Altra gara praticamente perfetta dove non soffre praticamente mai sulle scorribande che l’Ancona, specie al primo tempo, si concede. Bravo nell’uno contro uno e in alcuni interventi in ripiegamento rapido.
Fabriani 6 – Prova quadrata. Greco si affida a un quinto più adatto alla fase difensiva per limitare l’Ancona e la scelta ripaga. Buonissima però la sua prova anche in fase di spinta e sono diversi i cross interessanti che mette dentro l’area di rigore ma che la squadra di Greco non sfrutta. A colpire però è la sua duttilità. Braccetto, terzino, quinto a destra o sinistra, dove lo metti sta e a parte qualche passaggio a vuoto ha sempre dato buoni segnali (dall’83’ Cester SV – Dentro nel finale per alzare il muro, prende un giallo davvero ingenuo).
Giorico 6,5 – Difficile trovare nuovi giri di parole per descrivere la sua importanza all’interno del progetto Torres oltre a quelli già utilizzati nelle scorse settimane. La Torres ha saputo vincere e fare bene anche senza di lui, e questo conferma la bontà della rosa di Greco, ma con lui in campo questa è tutta un’altra squadra. Canta, lotta e porta la croce. Fa tanto, e bene (dall’83’ Masala SV – Forze fresche sulla fascia per il finale e lui si fa trovare pronto).
Mastinu 6,5 – Inizia a mordere il freno. Le prime tracce del vero Mastinu appaiono come folgorazione ai tifosi rossoblù in un pomeriggio nuvoloso di novembre, specie quando il pallone balla sul limite dell’area avversaria. Gli manca solo il gol e stavolta sbatte su un grande Perucchini che in almeno due occasioni gli strozza la gioia in gola con due miracoli. L’impressione è che se continuerà così, la rete arriverà.
Verduci 6 – Che sfortuna! Fa bene in Coppa e Greco lo sceglie anche a sorpresa in campionato. La mossa è quella giusta perché gli avversari non sanno come leggerlo e lui ha costantemente spazio in avanti. Da lui nasce una delle occasioni più nitide per Mastinu. Poi il problema muscolare e il cambio forzato (dal 31′ Liviero 6,5 – Entra con il freno a mano tirato e la testa bassa di chi in cuor suo forse un po’ teme di farsi di nuovo male per un rientro anticipato rispetto ai tempi che aveva prefissato nella sua testa. Poi piano piano come diesel lascia le pare da una parte e fa cantare il suo mancino, che sa di classe pura. Da rivedere l’assist al bacio per Ruocco per l’1-0 finale).
Ruocco 7 – I tifosi a fine gara si interrogano: se non si fosse infortunato l’anno scorso, sarebbe ancora a Sassari? Discorsi da bar sport, perché Ruocco c’è e decide all’interno della Torres formato 23-24. Sta prendendo consapevolezza di poter essere non solo una prospettiva per il futuro ma un solido leader per il presente di questa squadra. Ha la “cazzimma” giusta per essere anche questo.
Diakite 6,5 – Finché ne ha l’Ancona passa la partita a inseguirlo e a prenderlo a sportellate. Sfiora il gol di testa e costringe gli ospiti alla costante apnea. Esce nel finale stremato ma confermando quanto sia utile per l’economia offensiva di questa squadra (dall’83’ Kujabi SV – Dentro nel finale per dare maggiore forza al centrocampo).
Fischnaller 6 – Ma quanto corre? Si sbatte da una parte all’altra come una pallina di un flipper impazzita. Come si dice pallina del flipper impazzita a Bolzano? Non lo sappiamo ma intanto Greco si gusta il suo Loacker al sapore praticità. Deve trovare maggiormente le occasioni per essere vicino alla porta, perché se iniziasse anche a segnare con continuità dopo essersi fatto un mazzo tanto finirebbe le domeniche tra lividi e gioie invece che solo con il ghiaccio sul corpo (dal 69′ Menabò 6 – Sufficienza sulla fiducia. Ma può fare molto di più in protezione palla. L’impressione è che debba rendersi conto della struttura fisica che madre natura gli ha regalato).
Allenatore: Alfonso Greco 6,5 – La legge bene nonostante confessi di aver cambiato tattica solo poco prima della rifinitura. I due quinti più difensivi ma con propensione alla corsa e al cross fanno perdere all’Ancona punti di riferimento e infatti Colavitto vede i suoi spegnersi alla distanza, nonostante cambi modulo nella ripresa per reagire alla situazione tattica dei sassaresi. Aveva chiesto una vittoria per il morale ai suoi e la ottiene, difficile pretendere di più. L’idea è che questa Torres abbia riconquistato dopo una settimana di pressioni importanti quello spirito sbarazzino che le big del girone non possono avere per attese e ambizioni. Aspetto di leggerezza sana e contagiosa che deve essere la vera arma della sua Torres che da tempo fa paura a tutte nel girone.
Roberto Pinna