Le nostre valutazioni sulla Torres di Alfonso Greco dopo la sfida allo stadio Adriatico contro il Pescara di Zdenek Zeman nel turno 10 della Serie C Girone B. Partita conclusasi con il successo in bello stile dei sassaresi per 2-1 grazie a Masala e Ruocco (clicca qui per la cronaca completa del match).
Zaccagno 7 – Primo tempo dove raccoglie la sfida tra numeri uno con il collega Plizzari e si rende protagonista di alcune ottime parate, una su tutte quella su Cuppone con una botta ravvicinata respinta in angolo. Nel secondo tempo sul lancio per Merola lui resta tra i pali con Antonelli che si aspettava la sua uscita. A salvarlo per due volte è la traversa nei secondi 45′. Nel complesso però la sua è un’altra ottima prova.
Fabriani 7 – Nella prima frazione è solido, anche considerando la prova del 9 in uno stadio complesso come l’Adriatico e con il compito di non far rimpiangere ancora una volta il Ministro della Difesa Idda. Nel secondo tempo parte fortissimo, spingendo anche tanto. Poi Greco cambia e lo sistema da esterno di destra. Nel complesso dove lo metti sta e anche in bello stile.
Antonelli 6,5 – Compatto e attento per tutti i primi 45′, guida i suoi con ordine senza dare l’impressione di subire minimamente la pressione della sfida d’altissima classifica contro i ragazzi di Zeman. Nel secondo tempo legge male il pallone morbido per Merola e si fa pizzicare fuori-tempo, forse battezzando l’uscita del suo portiere.
Dametto 7,5 – Nel primo tempo è il migliore dei centrali di Greco, alcune chiusure delle sue e qualità anche in fase di prima impostazione dal basso. Nel secondo tempo deve alzare i gomiti perché la partita salta da qualsiasi schema e si gioca costantemente sul filo dei nervi. Situazione che però non lo preoccupa.
Zecca 6 – Parte a mille, ha subito una grande occasione in area di rigore del Pescara ma non trova la mira. Tiene costantemente gli avversari con il fiato corto e la testa giù per 15′ ma poi si fa male e Greco lo deve richiamare in panchina. Con la speranza che non sia nulla di grave a livello muscolare e che si sia fermato in tempo. Viste anche le tante assenze per infortunio (Idda, Liviero e Giorico) per i rossoblù nelle ultime giornate (dal 18′ Masala 7,5 – Entra con un compito difficile: non far rimpiangere un Zecca partito a mille. Gioca in modo differente, badando al sodo e poi dando tutto in ripartenza rapida. Scelta che ripaga nella prima frazione perché ha una grande chance con un tiro laterale interessante che sbatte sul solito Plizzari. Nella ripresa però alza il ritmo e si fa trovare con costanza per tutti i primi minuti in profondità, non a caso è lui a sbloccare il match quasi da centravanti navigato sotto porta. Va sottolineata la sua risposta alla prima vera chance stagionale).
Mastinu 6,5 – Parte con foga, ha voglia di dimostrare e di farlo in uno stadio importante, forse il più importante, del girone. Una serie di ottime aperture sue sono il germoglio dell’azione nelle occasioni più nitide della Torres. Sfortunato verso il tramonto del primo tempo quando un suo rinvio lancia Merola che spreca in area di rigore. Nella ripresa capisce la situazione e bada soprattutto al sodo. Per difendersi nel finale Greco lo richiama (Dall’83’ Pinna SV – Dentro per la rumba finale, non trema e la porta a casa).
Cester 7,5 – Primo tempo maiuscolo: imposta, gioca e raddoppia. E il tutto fatto con petto in fuori e testa alta. Nella ripresa si conferma dominando praticamente su ogni pallone e su ogni contrasto. E infatti il cambio di Greco suona un po’ strano per la prestazione del suo centrocampista, che continua a non far rimpiangere un Giorico che fino alla sua esplosione sembrava assolutamente insostituibile (dal 75′ Siniega 6 – Entra con un compito: alzare le barricate e difendere con le unghie e con i denti il risultato. Ci riesce).
Kujabi 6,5 – Merola in fase difensiva lo fa impazzire per tutto il primo tempo, e in qualche occasione il calciatore di Zeman grazia la Torres. In ripartenza però ha le praterie per fare andare le sue lunghe falcate. Non sempre preciso nella scelta di gioco ma una delle occasioni clamorose del primo tempo è sua, con Plizzari che vola a dire di no al suo colpo di testa. Continua la prova a due facce nel secondo tempo. Soffre in ripiegamento, va detto che non è il suo ruolo quello di esterno mancino, e invece sempre pericoloso quando attacca. All’84’ ha anche la chance per chiuderla ma il suo tiro finisce fuori di poco. Stoico nel finale, a schemi saltati, quando prende ogni seconda palla.
Ruocco 7,5 – Il pendolino dei sassaresi si sbatte tanto per unire i reparti in una gara intensa e sottoposta a continui capovolgimenti di fronte. Fatica ad avere la grande occasione ma quando la palla arriva a lui per tutti i primi 45′ il Pescara prende paura. A inizio secondo tempo Plizzari gli nega il gol con l’ennesimo miracolo, ma sulla battuta è Masala a ribadire a rete. Dopo lo 0-1 il Pescara apre gli spazi e lui va a nozze, Fischnaller lo manda in profondità e lui è freddissimo davanti a Plizzari saltandolo netto e mettendo in porta.
Scotto 6,5 – Caos fa caos. Sbraccia, urla, lotta, insegue e a volte esagera nella scelta del passaggio. Però poi stringi il cerchio e nelle chance migliori e nei momenti chiave di tutto il primo tempo lui c’è sempre. Istinto puro, quello che usa Plizzari per silenziare una sua punizione laterale al veleno purissimo. Nel secondo tempo non cambia lo spartito e quando c’è da dare tutto anche in fase di non possesso non tira mai indietro la gamba.
Fischnaller 6 – Fa una prima frazione da pallina impazzita. A destra, al centro e a sinistra. Dove c’è una palla contesa lui c’è. Molto utile alla squadra, un po’ meno egoisticamente a se stesso perché la palla negli ultimi metri per tutto il primo tempo la vede poco e soprattutto non riesce ad avere chiare occasioni da rete. Nel secondo tempo ha una chance ma intuisce il canovaccio della sfida e fa il rifinitore. Prima del cambio si mette al servizio della squadra con tanti falli tattici per una prova di puro sacrificio (dall’83’ Menabò SV – Dentro nel finale per allungare la squadra, la vede pochissimo ma c’è anche lui nell’impresa dell’Adriatico).
Allenatore: Alfonso Greco 8 – Disegna un’impresa in una gara che poteva essere un trappolone per ansia da prestazione e pressioni. La sua squadra non soffre di vertigini d’alta classifica e si concede un successo che verrà ricordato a lungo. La gestisce anche alla grande con i cambi, dove anche nelle scelte più particolari alla fine ha ragione. Da sottolineare il fatto che la sua Torres se la giochi alla pari e la vinca, anche sfruttando gli episodi a favore, a Pescara senza 3 titolari indiscussi come Liviero, Giorico e Idda e perdendo dopo un quarto d’ora una pedina fondamentale come Zecca.
Roberto Pinna