Le nostre valutazioni sulla Torres di Alfonso Greco dopo la sfida in esterna sul campo della Vis Pesaro per i rossoblù nel turno numero quattordici del Girone B di Serie C. Partita conclusasi con il successo al cardiopalma dei sassaresi per 2-1 in rimonta grazie alla doppietta di Manuel Fischnaller (clicca qui per leggere la cronaca completa del match).
Zaccagno 7 – Nella ripresa prende freddo, ma nel primo tempo è protagonista assoluto con almeno tre interventi che tengono in piedi la nave rossoblù in tempesta. Si conferma un giocatore chiave del gruppo di Alfonso Greco.
Idda 6,5 – Non è una delle partite che vorrà incorniciare della sua buona carriera. Prende tante sportellate, sul gol della Vis Pesaro spazza in malo modo e sbuffa nei continui ripiegamenti ai quali lo costringono i giocatori della Vis. Però quando un difensore ha classe ed esperienza la porta sempre a casa e infatti lui esce dalle sabbie mobili minuto dopo minuto e alla fine risulta decisivo per dare equilibrio e voglia di rimonta ai suoi.
Antonelli 7 – Quello con Sylla vale come incontro dei pesi massimi. Lo vince lui per ko tecnico. Non perde praticamente un duello. Una prova superlativa la sua in una serata che sembrava nata storta e che invece lui contribuisce a raddrizzare con la solita grinta. La Torres sta costruendo questa stagione da sogno grazie anche al muro eretto dal suo centrale e capitano a Pesaro.
Dametto 6,5 – Fatica un po’ a prendere le misure di una Vis Pesaro che a parte il centrale Sylla, che farebbe comodo di questi tempi anche alla Dinamo, svaria tanto non dando punti di riferimento. Piano piano però capisce il contesto in cui operare e diventa chirurgo di primo rango, tanto che nella ripresa dalle sue parti i padroni di casa trovano la sbarra sempre abbassata.
Fabriani 5,5 – Spinge poco e stavolta lo Torres paga e non poco il suo attendismo su quella fascia. Pensa soprattutto a non prenderle sulle tante folate in ripartenza della Vis Pesaro. Ma alla squadra di Greco manca come il pane l’uscita diretta su quel lato del campo, e infatti per provare a dare la scossa alla sua squadra il tecnico romano lo sostituisce (dal 56′ Sanat 5,5 – Ci prova ma pare un po’ troppo titubante. Il passaggio all’indietro invece che il dribbling, il tiro debole invece che la botta a giro. Ancora non è il vero Sanat. Arriverà anche il suo momento).
Cester 6,5 – Non sempre lo vedi, ma lo senti. Lo sentono soprattutto le caviglie degli avversari. Di volta in volta gioca sempre con maggiore convinzione e anche se prende meno l’occhio di altri suoi compagni risulta essere uno dei profili più utili per questa squadra. Mai una parola fuori posto o un gesto sopra le righe. Sembra avere soprattutto la testa per fare bene in questo mestiere.
Giorico 7 – La Vis Pesaro fa un gran lavoro su di lui e per gran parte della partita lo costringe a portare la croce senza poter cantare. Lui non riesce a innescare la miccia rossoblù e l’attacco di Greco gira a vuoto per troppo tempo. Poi inizia a caricare a testa bassa, si toglie di dosso le marcature, e si inventa a tempo quasi scaduto un assist che vale la rete decisiva di Fischnaller. Giù il cappello. (dal 96′ Kujabi SV – Dentro negli ultimi secondi di match).
Liviero 6,5 – Parte con alcuni lanci al bacio per Ruocco. Poi va sotto-coperta perché la Vis Pesaro costruisce e non poco dalle sue parti. Nel secondo tempo però torna il giocatore di qualità e spessore e mette in costante difficoltà con percussioni e cross la difesa avversaria. Si conferma uno dei profili fondamentali per questo gruppo. Se ci credesse di più anche lui…
Ruocco 6 – Non è una gara facile la sua. Parte con il compito di allungare la squadra e dare profondità e ci riesce bene fino al vantaggio della Vis Pesaro. Poi deve fare da collante tra i reparti per provare ad accendere la luce in attacco e quando gioca così parte troppo lontano dalla porta per essere pericoloso (dal 96′ Masala SV – Dentro negli ultimi secondi di match).
Fischnaller 8 – Una doppietta fondamentale per il bolzanino più sardo che ci sia. Fa un primo tempo di continua lotta, poi Greco inserisce due trottoline ai suoi lati per cercare di servirlo dentro l’area di rigore e non a 35 metri dai pali e lui spiega a tutti il suo mestiere: centravanti. Ci tiene tanto ai colori rossoblù nonostante sia a Sassari da meno di una manciata di mesi. L’abbraccio con il gruppo a fine gara e l’incursione a Greco in diretta TV fanno capire bene lo spirito suo e dei compagni. Dove c’è Fischnaller c’è casa.
Menabò 5 – Spreca un’altra grande chance dopo la Coppa Italia. In una gara di sportellate e necessità di mettere la testa e il cinismo in trasferta lui perde quasi ogni duello aereo e fa delle scelte di gioco rivedibili, specie con alcuni veli difficili da capire. Nel complesso ci mette tanta voglia e si vede che vorrebbe prendersi il suo posto in questo progetto, ma per ora non basta. Può e deve dare di più a questa squadra (dal 56′ Goglino 6,5 – Grandissimo impatto. In una sera umida a Pesaro i tifosi della Torres scoprono il vero Goglino. Dribbling, inserimenti e tanta fame. Si divora anche un paio di gol, intanto però mette l’assist che dà il via alla rimonta e spiega a tutti perché i compagni da mesi lo indicano come uno dei profili più talentuosi di questa rosa).
Allenatore: Alfonso Greco 6 – Questa volta non la legge bene. Parte con Menabò, ma riceve pochissimo dal suo attacco. La vince inserendo i folletti d’attacco ma è aiutato dalla classe dei suoi perché l’impressione è che questa Torres si sia svegliata un po’ troppo tardi e il rischio di lasciare punti a Pesaro è stato concreto fino al 96′. Un merito alla condizione atletica dei suoi, la Torres spesso è la squadra che corre di più nel finale di gara rispetto alle avversarie viste fin qui. Importante il messaggio mandato al Cesena e la fiducia trovata da questo risultato. La favola continua.
Roberto Pinna