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Le Pagelle | Cagliari: Cerri biondo ma non balla, bene Cragno e Lykogiannis

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I nostri giudizi sul Cagliari sconfitto nell’ultima partita di campionato dal Genoa di Ballardini.

Cragno 7: prova a mettere la mano sul tocco sotto di Shomurodov, ma non riesce a bloccare il pallone. È bravo sempre sull’uzbeko con i piedi da distanza ravvicinata ed è grande nel tuffo basso con cui mette in angolo il colpo da biliardo di Kallon con la punta delle dita.

Rugani 6: controlla la sua zona senza troppe difficoltà, anche se Pandev non è un cliente facile. Prestazione all’insegna della normalità che resta tale anche quando è Shomurodov a viaggiare sul suo lato.

Klavan 5,5: non riesce a fermare Shomurodov sul gol del vantaggio genoano, tra una preventiva larga e il differente passo sul lungo. Probabile ultima gara in rossoblù, prova a salutare con il primo gol sardo ma la conclusione su azione d’angolo è alle stelle.

Carboni 6: non ha colpe sul gol nonostante sia lui a tenere in gioco l’avversario, ma non poteva certamente salire. Bene in fase d’appoggio con alcuni palloni interessanti in mezzo. Spende bene il giallo per fermare uno scatenato Shomurodov.

Nández 6: pari e patta nel duello con Zappacosta, anche se deve comunque pensare più all’avversario che viceversa. Sostituito all’intervallo, resta il dubbio di aver visto la sua ultima apparizione in maglia rossoblù. Dal 46′ Zappa 6: propositivo, va vicino al gol senza che sia chiaro se siano più i suoi demeriti per un tiro troppo leggero o più i meriti di Zapata per il salvataggio a Paleari battuto.

Marin 5,5: ha responsabilità sul gol quando si mette in una situazione complessa per poi perdere il pallone che dà il là al contropiede. Manca anche una ghiottissima occasione per pareggiare, andando poi vicino alla marcatura direttamente su calcio d’angolo.

Deiola 5,5: senza infamia e senza lode, il suo classico filtro non ha picchi, ma nemmeno aspetti negativi importanti. Sottotono rispetto alle ottime prestazioni da quando è stato rispolverato. Dal 69′ Pereiro 5,5: si vede che gli manca il ritmo gara, il tocco è stranamente pesante e non morbido come suo solito. Nel finale ha un sussulto riuscendo in alcuni dribbling che avrebbero potuto dare esiti diversi, oltre al colpo di testa alto che chiude la gara.

Lykogiannis 7: il più in palla fisicamente, dal suo piede nasce il cross che potrebbe far scaturire il vantaggio di Joao Pedro. Tiene bene la fascia e si distende appena può provando altre volte a servire palloni invitanti senza che gli attaccanti li trasformino in assist. Chiude un finale di stagione di assoluto livello con una prestazione altrettanto solida. Dal 79′ Sottil 6,5: il lungo infortunio finalmente alle spalle, giusto in tempo per far rivedere la sua frizzantezza che costringe, peraltro, Behrami al secondo giallo. Non solo, ma è l’unico che nel finale sembra avere lo scatto per creare situazioni da pareggio.

Nainggolan 6: fa appena in tempo a sporcare i guanti di Paleari con una conclusione da fuori per poi abbandonare la contesa per un risentimento muscolare. La sfida con l’amico Strootman si chiude troppo presto, la sua avventura rossoblù dovrebbe continuare ancora. Dal 10′ Duncan 6: con lui in campo c’è più spazio per Marin in fase offensiva. Tiene bene la posizione e prova a mettere dinamismo e ordine.

Joao Pedro 6,5: il palo gli nega l’ennesima gioia stagionale in apertura di gara, l’intesa con Cerri sembra funzionare e dal suo piede nascono praticamente tutte le occasioni e le iniziative offensive. Al 91′ Paleari gli nega il meritato gol.

Cerri 5: si muove bene almeno nel ruolo di spalla, mentre in quello di finalizzatore stenta. Ci prova diverse volte senza successo, spesso in ritardo di quel secondo decisivo. Conferma le difficoltà quando parte titolare, restando a quota uno in stagione. Anche se quell’uno è stato pesante, pesantissimo. Dal 69′ Simeone 5: entra e non si vede mai se non per alcuni palloni persi. Involuzione completa e inspiegabile.

Semplici 6: chissà se è stato il passo d’addio, ma in ogni caso l’impresa salvezza resterà nella storia. L’ultima partita purtroppo chiude una serie positiva lunga sette partite, resta da capire se potrà riprovarci o se questo è stato l’ultimo ballo.

Matteo Zizola

 
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