Nuovo weekend e nuova sfida da non sbagliare in chiave salvezza per il Cagliari di Claudio Ranieri. I rossoblù cercheranno, dopo un periodo di crisi evidente fatta di quattro sconfitte in fila, l’acuto in casa dell’Udinese reduce dalla bella vittoria contro la Juventus. Una gara da non sbagliare per i sardi, mai vittoriosi in trasferta in questo campionato ma comunque capace di vincere proprio in casa dei bianconeri in Coppa Italia nell’unico successo stagionale lontano dalla Unipol Domus.
Differenze rispetto all’andata
Nel pari per 0-0 dell’andata in Sardegna lo scorso 17 settembre il Cagliari recriminò per le tante occasioni da gol sciupate. Rispetto ad allora la squadra bianconera ha adottato uno stile di gioco più difensivo, dato dal cambio di allenatore a stagione in corso (da Sottil a Cioffi). La scorsa stagione e nell’inizio di questa, infatti solo il 20% dello stile di gioco friulano era basato su un approccio difensivo al match, mentre oggi questo dato è saito al 34%. L’Udinese gioca con un baricentro tenuto sicuramente più basso, una minore ricerca del dominio della palla (passato dal 18% al 7% come peso all’interno del suo stile di gioco) e della ricerca del gioco diretto e verticale (dal 21% al 34%).
Poca qualità in possesso
L’Udinese attualmente, rispetto ai suoi ultimi cinque anni, ha una versione tattica in cui utilizza meno la fase di costruzione al suo interno del modello di gioco. A riprova di questo il grafico 2 tiene conto della velocità di circolazione palla e dei dati in costruzione. Dati in cui il Cagliari, nonostante la scelta di Ranieri di non fare del possesso palla la propria arma principale, emerge in maniera più netta rispetto ai bianconeri.
Attenzione difensiva
Udinese-Cagliari potrebbe essere, almeno sulla carta, la classica gara dove entrambe provano a non subire e dove chi dà il primo schiaffo colpisce due volte. Nel grafico 3 notiamo come l’Udinese sia una squadra che subisce poco contro un attacco posizionale e manovrato dell’avversario, anzi con il suo approccio difensivo inviata anche il suo avversario ad avere un dominio della palla e territoriale.
Anche il dato sulle ripartenze ha un suo peso: si potrebbe dire che, dato il suo approccio difensivo, la squadra di Cioffi conceda un basso numero di ripartenze, ma la realtà è che concede 1,9 ripartenze di media nei 90′ (Nona nel ranking, precede di una posizione il Cagliari 10° con 1,96 di media). Questo potrebbe essere un punto importante, poiché il Cagliari è una squadra con buona attitudine alla conclusione su contropiede. Insomma, i sardi dovranno essere più che cinici nelle transizioni che l’Udinese lascerà .
Episodi da fermo
A conferma del fatto che potrebbe essere una partita dove il dettaglio fa la differenza è l’analisi sui corner. A far emergere ancora di più la ricerca dell’episodio da parte dell’Udinese è, infatti, il dato sulle percentuali conclusioni su calcio d’angolo, che la vedono come prima forza del campionato. Con il Cagliari che, specie nelle ultime giornate, ha concesso molti gol agli avversari su situazione da fermo. Rossoblù che restano comunque la quinta miglior squadra per conclusioni su schemi dalla bandierina a favore.
Roberto Pinna



















