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Alfonso Greco, durante Torres-Juventus Next Gen | Foto Alessandro Sanna

La Torres torna A-dama, lo sfogo di Greco segnale del momento rossoblù

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Serviva una risposta forte e la risposta è arrivata. Dopo l’indizio di Lucca ecco la prova del Vanni Sanna: la Torres batte 1-0 il Perugia e manda un chiaro segnale al campionato, il secondo posto è tutto tranne che in bilico e i rossoblù vogliono confermarlo fino alla fine della stagione. Un successo ottenuto con una prestazione dura, sporca, ma soprattutto portato a casa con tanta cattiveria e forza di volontà. Quella che a tratti era stata deficitaria rispetto a inizio stagione nella prima parte del girone di ritorno per i sassaresi.

Segnali

Un 1-0 firmato dal rigore di Diakite che scaccia diversi dubbi, uno su tutti quello della classifica. Dato che i punti di vantaggio sulla terza (Carrarese) tornano 7 e sono 10 quelli sulla quarta piazza (proprio il Perugia ultimo avversario). Un vantaggio importante da gestire vista la differenza di chiudere al secondo posto o in una posizione più bassa in ottica playoff. A convincere della prova del Vanni Sanna è stato l’approccio mentale nei novanta minuti dei rossoblù. La Torres ha vinto perché ha avuto più fame del Perugia. E da sempre l’avere fame è un segnale di buona salute. Questo non vuol dire non guardare ad alcuni momenti opachi che confermano il momento recente dei sassaresi fatto di 3 sconfitte e qualche schiaffo di troppo preso prima del 2-0 di Lucca, pensiamo all’occasione concessa nel primo tempo agli umbri su schema di punizione a favore o a qualche tacchetto di troppo in transizione rapida che ha fatto sfumare delle potenziali occasioni da rete. I rossoblù ogni tanto continuano a specchiarsi, specie in possesso, ma la cura sembra essere proprio la grinta mostrata da Greco al fischio finale, indemoniato nell’esultanza al triplice fischio come neanche nel giorno della salvezza il tecnico romano, e sottolineata dall’attaccante Diakite a fine gara: “Dobbiamo capire che contano solo i punti, non importa essere sempre belli e spettacolari, prima di tutto vanno portate a casa le partite. Questo ce lo siamo detti tra di noi in spogliatoio dopo le ultime sconfitte e contro Lucchese e Perugia stiamo mettendo in pratica questa mentalità“.

Il mister

A fine gara il tecnico rossoblù si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, acceso come non mai dalla frase “uscita dalla crisi di risultati”: “Ma quale crisi! Ma guardiamo la classifica, abbiamo fatto 56 punti. – ha puntualizzato l’ex Lanusei – Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Godiamoci il campionato che è qualcosa di storico“. Una liberazione di pura rabbia che spiega bene il momento vissuto da Greco tra fine gennaio e inizio febbraio con tre sconfitte in fila (Carrarese, Sestri Levante e Juventus U23). Ed è anche normale che un allenatore difenda il suo lavoro e quanto fatto dai suoi calciatori. Così come Greco sa bene però che in una piazza come Sassari, dopo 120 anni di storia, viene difficile chiedere al tifoso di non sognare sempre più in grande. Specie in una delle migliori stagioni in assoluto del club. Chiaro che il rallentamento dell’ultimo mese nei confronti del Cesena abbia un minimo colpito un ambiente che seppur conscio del valore della propria rosa voleva ambire alla lotta per il primato fino alla fine. Anche perché se è pur vero che un progetto si basa sulla razionalità è altrettanto vero che una squadra di pallone si alimenta con la passione della propria gente. Ed era naturale aspettarsi una reazione umorale da una piazza calda come quella sassarese. Greco ha messo il punto su quanto fatto dal suo spogliatoio da inizio anno, non mettendo il puntino sulla i però sul quanto visto negli ultimi giorni. Perché la nota positiva delle gare contro Lucchese e Perugia è il ritorno del cinismo. E una squadra, anche a livello giornalistico, non può essere analizzata costantemente in un percorso da un punto A a uno B guardando sempre a quanto fatto prima. Ma ogni giudizio è figlio, come sempre nello sport, in maniera significativa del risultato e della prestazione più recente. Nelle ultime due uscite la Torres è tornata a non subire gol, cosa che per due partite di fila non accadeva da inizio ottobre. I rossoblù sono stati più cattivi e più abili negli episodi, perché se Yeboah, Lucchese, o Seghetti, Perugia, fossero stati più cinici a inizio match magari in questo momento magari staremo scrivendo di altro. Insomma, bene non perdere la bussola ma guai ad accontentarsi. Perché il mondo del calcio questo non lo permette. E sfogo a parte lo sa bene anche Alfonso Greco.

I giocatori 

Una menzione particolare va fatta dopo Torres-Perugia 1-0 per il solito Diakite. Pensare che qualcuno abbia anche mugugnato al Vanni Sanna nel momento in cui il calciatore ivoriano si è presentato sul dischetto fa capire bene perché lo sfogo di Greco a fine gara sia arrivato nonostante il successo. Per la punta rossoblù parlano i numeri: 4 gol stagionali che hanno fruttato 6 punti. Per qualcuno però non è un calciatore decisivo. Se provassimo a togliere questi punti alla Torres ora il secondo posto sarebbe tutto tranne che in controllo. Sicuramente non è ancora il miglior Diakite e le scorie del lungo infortunio si fanno sentire. Ha perso qualche contrasto di troppo e a volte a lingua fuori ha sbagliato qualche passaggio in gestione. Però quando la Torres ha bisogno di lui ha sempre risposto presente. Anche perché se la società sassarese gioca in Serie C il merito è anche dei suoi gol in D e delle sue marcature da salvezza nella passata stagione. Un bravo va dato anche a Siniega, che nonostante tante panchine si è fatto trovare prontissimo nel momento di necessità contro un attacco più che pericoloso come quello umbro.

Futuro

Il prossimo passo vede la Torres impegnata in trasferta in casa del Pontedera di Max Canzi. Sfida non banale nonostante la crisi recente di risultati dei toscani (tre sconfitte, un pareggio e una sola vittoria nelle ultime 5). L’anticipo al venerdì (23, ore 20.45) riduce i tempi per i recuperi di Antonelli e Fabriani, a cui si è aggiunto anche lo stop di Fischnaller nel riscaldamento contro il Perugia. Recupererà dalla squalifica Zaccagno, ma il giudice sportivo fermerà Zecca, Idda e Diakite per somma di ammonizioni. Un problema non da poco per una Torres che rischia di avere in Toscana attacco e difesa ridotti all’osso per la gara contro il Pontedera. Un nuovo esame per i rossoblù, con il campionato che chiederà ancora una volta di guardare in avanti e non pensare troppo a quello fatto che resta alle spalle.

Roberto Pinna

 

 

TAG:  Serie C Torres
 
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