Un risultato con poca storia, un Milan-Cagliari terminato 5-1 per i padroni di casa che rende la prestazione di Simone Sozza un dettaglio poco rilevante. Eppure, nonostante il punteggio finale, la direzione del fischietto della sezione di Seregno non è stata delle migliori, anzi.
Thiaw e Giroud
Gli episodi di rilievo si concentrano praticamente tutti nella prima frazione, poi con la partita che prende una piega netta la gestione arbitrale passa in secondo piano e diventa meno complicata. A rendere la prestazione di Sozza rivedibile soprattutto la gestione dei cartellini. La prima situazione da annotare al 12′, quando Sulemana ferma al limite dell’area Pulisic. Proteste degli ospiti, ma giusto concedere la punizione in favore del Milan. Al 15′ manca un fuorigioco abbastanza evidente di Reijnders che porta a un calcio d’angolo per i rossoneri: per fortuna dell’assistente non accade nulla nell’azione da corner. Al 20′ proteste del Cagliari per un tocco con il braccio di Thiaw sugli sviluppi di una punizione calciata da Nández. Silent check tra il fischietto lombardo e il VAR Massimiliano Irrati e gioco che prosegue. Scelta corretta, il braccio del difensore del Milan è vicino al corpo e si vede anche il tentativo di ritrarlo. Posizione congrua, palla che va sull’arto e non viceversa, corretto anche il mancato richiamo del VAR. Al 24′ il primo errore di Sozza che non vede la sbracciata sulla nuca di Mina a palla lontana da parte di un nervoso Giroud. Gesto non da condotta violenta, da giallo scuro più che da rosso. Motivo che taglia fuori il VAR, ma manca comunque l’ammonizione per il centravanti rossonero.
Cartellini
Il primo giallo arriva al 28′ ed è Bennacer a finire sul taccuino di Sozza. Entrata in ritardo su Deiola di per sé da ammonizione, con l’aggravante della SPA, ossia di aver interrotto una promettente azione d’attacco del Cagliari. Identica fattispecie che porta all’ammonizione di Gabbia al 33′, anche in questo caso per un’entrata in ritardo sempre su Deiola. Un minuto prima sempre il centrale del Milan salta con il braccio sulla nuca di Shomurodov, ma Sozza non assegna una punizione che poteva starci. Al 69′ è Mina a vedersi mostrare il giallo per una trattenuta evidente su Okafor a fermare la ripartenza dei padroni di casa, decisione automatica e senza discussioni. Al 70′ graziato Obert che avrebbe meritato la stessa sanzione per un’entrata in ritardo su Pulisic. Il direttore di gara lascia correre per il vantaggio, ma manca il giallo per lo slovacco. Infine al 72′ intervento in ritardo di Leao su Nández, un classico step on foot ad altezza caviglia e sul quale l’ammonizione sarebbe stata automatica. In questo caso Sozza non è in posizione ideale, ma il quarto ufficiale Paride Tremolada avrebbe potuto aiutare il collega.
Matteo Zizola