Polemiche, episodi controversi e una direzione di gara lontana dalla sufficienza. Questo il riassunto della prestazione dell’arbitro Daniele Paterna in Cagliari-SPAL, partita terminata 2 a 1 in favore dei padroni di casa.
Dubbi, cartellini e proteste
Seconda volta di fronte a Nández e compagni per il fischietto di Teramo, il precedente nella vittoria dei rossoblù per 2 a 0 contro il Cosenza lo scorso 26 dicembre. Al 4′ il primo errore di Paterna, quando Capradossi arriva lungo su Valzania all’altezza della metà campo. Il direttore di gara concede il vantaggio, ma vista la natura del fallo – ginocchio contro ginocchio a seguito dell’entrata in ritardo del difensore – sarebbe stato corretto estrarre il giallo ad azione conclusa. Valzania che, peraltro, uscirà per i postumi dell’infortunio al 12° minuto. Al 13′ arriva il primo cartellino della gara, ammonito Meccariello per fallo su Luvumbo, con il difensore spallino che allarga la gamba destra dopo essersi visto saltato dall’angolano. Giusta decisione di Paterna, evidente la promettente occasione d’attacco per il Cagliari che passa in vantaggio dagli sviluppi della conseguente punizione. Al minuto 17 proteste Cagliari per un presunto fallo di Zanellato su Lapadula nell’area di rigore ferrarese. Dai replay non è chiaro chi prenda il pallone tra i due giocatori, il fischietto di Teramo lascia correre e dopo un silent check con il VAR Mazzoleni di Bergamo la decisione viene confermata. Paterna non viene richiamato al video perché non è possibile chiarire con assoluta certezza la dinamica dell’azione e dunque il VAR non può intervenire non essendoci il chiaro ed evidente errore dell’arbitro. Dopo dieci minuti altro episodio contestato con protagonista il centravanti rossoblù, in questo caso è Meccariello a venire a contatto con il numero 9. Lapadula mette la gamba davanti all’avversario che nel tentativo di rinvio sembra colpire con il piede destro quello sinistro dell’ex Benevento. Sembra, perché dalle immagini non è certo il contatto e come avvenuto in precedenza il VAR Mazzoleni risulta tagliato fuori. Al 34′ secondo giallo per la Spal, è Dickmann a finire sul taccuino di Paterna. L’esterno di De Rossi viene anticipato da Altare in ripiegamento difensivo e colpisce sulla caviglia il difensore. Ammonizione fiscale, la gamba di Dickmann non è tesa e la velocità d’impatto è limitata. Il primo tempo si chiude con un angolo netto negato al Cagliari quando sul contrasto aereo tra Dossena e il solito Meccariello è quest’ultimo a deviare in corner. Situazione chiara, ma il direttore di gara assegna il rinvio dal fondo.
Gol annullati
Dopo un primo tempo ricco di episodi la ripresa non è da meno. La costante è il tentativo dell’arbitro di tenere in mano la gara con autorità, ma con una perdita di autorevolezza verso i calciatori che cresce con il passare dei minuti. Al 58′ primo giallo per il Cagliari, con Makoumbou che blocca la ripartenza di Zanellato. Provvedimento fiscale, non c’è una promettente azione d’attacco della SPAL e l’intervento è tutt’altro che duro. Al 61′ è Luvumbo a essere ammonito per un fallo simile a quello di Dickmann nel primo tempo. L’angolano è in ritardo proprio sull’esterno ferrarese, ma il giallo è eccessivo pur se coerente con la decisione precedente. Si arriva così al primo dei due gol annullati al Cagliari. Siamo al 64′ e su angolo di Kourfalidis e dopo una papera di Alfonso il centrale rossoblù mette il pallone in rete. Bravo qui l’assistente di Paterna, Passeri, che vede il pallone uscire dal campo sul cross del greco come confermato dal replay. Nell’occasione il difensore ex Olbia viene ammonito per proteste. Passano 5 minuti e altro gol annullato ad Altare. Situazione complessa con Lapadula che salta in maniera scomposta su Meccariello creando un effetto domino. Il difensore della Spal travolge Peda che colpisce prima Alfonso e poi impatta con la testa sul palo. Il portiere viene colpito successivamente al rinvio con il pugno, Paterna ben piazzato lascia correre e Altare segna con un tiro sul primo palo. Check con il VAR Mazzoleni che richiama il direttore di gara il quale, dopo aver visionato le immagini, propende per l’annullamento della rete. Decisioni anche condivisibile, pur se dubbia, mentre è l’intervento di Mazzoleni a stonare. Paterna era in controllo e non sembrerebbe un chiaro ed evidente errore. Al 76′ arriva il nuovo vantaggio del Cagliari, confermato dopo un check con il VAR e la verifica della regolarità del gol. Lapadula, infatti, non colpisce in nessun momento la sfera con il braccio come sarebbe potuto sembrare dalle immagini iniziali. La prestazione difficile del fischietto di Teramo si chiude con gli ultimi due cartellini, il primo un giallo da manuale a Celia che all’88’ stende Nández in proiezione offensiva. Al 96′ rosso diretto per Maistro, reo di aver detto qualche parola di troppo a Paterna in seguito a un fallo fischiato ai suoi danni su Falco, fallo che peraltro sembra non esserci.
Matteo Zizola