Un’ultima tappa da dimenticare per Fabio Aru al Giro dei Paesi Baschi: sia chiaro, il ritmo era davvero indiavolato e la frazione di Eibar (o Arrate se preferite il basco) è stata davvero esosa e soltanto 11 corridori sono riusciti a contenere il distacco dal duo di testa Gaudu-Roglic entro i 2′, ma dal sardo della Qhubeka-Assos era lecito aspettarsi un po’ di più.
Cambio di atteggiamento?
Nelle settimane che avevano preceduto la corsa basca , il villacidrese aveva trascorso un periodo in altura al Teide con allenamenti duri, come da lui stesso ammesso alla partenza di BIlbao. Le sensazioni erano buone fino alla tappa numero 3 dove aveva concluso in 22ª posizione (suo miglior piazzamento di giornata stagionale), poi l’incoraggiante rimonta sui migliori nella frazione successiva. L’ ultima fatica di Eibar è stata però deludente, non tanto per la classifica generale (mantenuta la stessa posizione della vigilia), ma per il distacco lievitato a oltre 16′. Una prestazione che non deve essere una bocciatura per Il Cavaliere dei Quattro Mori, che forse però potrebbe correre in modo più aggressivo quando non pare più in lotta per la generale: facile dirlo dal divano di casa, ma forse specialmente in corse del genere, cercare un’azione dai primi chilometri potrebbe essere più redditizio che aspettare le accelerate di un gruppo indiavolato come nei Paesi Baschi.
Cambio di programma?
Il desiderio di correre il Giro d’Italia è sempre stato manifestato da parte di Aru in svariate interviste e ancora oggi potrebbe essere quello l’obiettivo stagionale. In casa Qhubeka-ASSOS non si è mai parlato di programmi ufficiali a inizio stagione: la squadra sudafricana a differenza di altre del World Tour svela i propri programmi a pochi giorni dalle gare e in questo momento non ha ancora svelato chi parteciperà alle prossime corse. Il nome del sardo manca nelle startlist provvisorie di Tour of The Alps e del Tour di Romandia, due classiche gare di avvicinamento al Giro d’Italia. Possibile sia un segnale di cambio di programma con un rientro al Tour de France? Solo un’ipotesi, visto che comunque il villacidrese potrebbe essere quindi nella selezione della corsa rosa e anche nella quattro giorni tra Austria e Trentino Alto Adige.
Matteo Porcu