agenzia-garau-centotrentuno

Eccellenza al giro di boa: il punto dopo il girone d’andata

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Il campionato di Eccellenza è arrivato finalmente al giro di boa, e dopo metà stagione è tempo di bilanci: chi sta rispettando le attese, chi ha deluso, chi poteva fare di più. Campionato che si ferma per le vacanze ma è pronto a ripartire il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, che tutte le feste si porta via ma al tempo stesso riporta in campo le 16 squadre del massimo torneo regionale.

Monastir, fuga per la vittoria?
Ispirati dal titolo del famoso film del 1981 con protagonisti Sylvester Stallone e Pelè, non potevamo non citarlo per descrivere l’andamento della squadra campidanese, che dopo un lungo testa a testa con il Budoni, è riuscito a mettere due punti tra sé e i galluresi.  Non potrà ancora essere una vera fuga per la vittoria, ma le prime partite del nuovo anno potranno dare probabilmente la svolta. Taloro in trasferta, Iglesias in casa per la capolista, mentre i galluresi ospitano il Carbonia prima della trasferta di Ghilarza. Due gare prima della partitissima del 18 gennaio, con il Budoni che ospiterà i rivali al “Pasquale Pinna”. Una partita che può regalare ancora un senso al campionato, oppure affossarlo definitivamente. Ma i numeri sono dalla parte del Monastir: miglior attacco con 35 reti (solo l’Ossese insegue a 32, staccatissime le altre) e appena 2 gol subiti: nella prima giornata contro il Taloro e nell’unico neo stagionale contro il Calangianus, corsaro a Monastir 0-1. Una solidità difensiva è spesso la chiave per vincere i campionati, ma la squadra di Angheleddu oltre a quello può contare su un attacco che produce una media di circa 2 gol e mezzo a partita. Il che significa che quasi sempre parti in vantaggio di un gol.

Cosa può fare il Budoni per contrastare il Monastir? Finora il percorso dei galluresi è stato ottimo, anche se meno “vistoso” rispetto agli avversari: a lungo in testa, il Budoni ha perso la vetta nella gara contro la Nuorese, pareggiata 0-0. La squadra di Cerbone ha cambiato molti interpreti e come detto, sarà importante lo scontro diretto: lì si capirà molto delle ambizioni di una squadra che vuole recuperare la serie D dopo la retrocessione della scorsa stagione.

Ossese e Tempio, “fuori i terzi”
Detto che Monastir e Budoni sono in lotta a breve distanza, non possiamo lasciar fuori dalla lotta Ossese e Tempio. 5 e 6 i punti di distacco rispetto al primo posto, che è ancora alla portata delle due squadre, che hanno dato vita a un girone d’andata importante ma con qualche piccolo inciampo. I bianconeri ad esempio, sono il secondo miglior attacco di questo campionato, ma le 3 sconfitte subite in casa gridano vendetta: Iglesias, Villasimius e soprattutto quella contestata contro il Monastir sono degli intoppi che non hanno permesso alla squadra di Demartis di rimanere incollata alla testa della classifica. I galluresi hanno invece perso i due scontri diretti in casa contro Monastir e Ossese, ma lo scalpo del Budoni ha rimesso in carreggiata la squadra di mister Giorico. La differenza, mai come quest’anno, la potranno fare gli scontri diretti: l’Ossese avrà in casa Budoni e Tempio, in trasferta il Monastir, mentre il Tempio andrà in trasferta a Ossi, Budoni e Monastir, per quello che si preannuncia un calendario più complicato dei rivali.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Centotrentuno.com (@centotrentuno_131)

Zona Playoff: il gioco della sedia
Avete presente il gioco musicale della sedia? Un gruppo di persone gira attorno a un numero inferiore di sedie con una musica di sottofondo, e quando si interrompe ci si siede: chi rimane in piedi è eliminato. Beh, è un gioco che calza a pennello con quello che succede in zona playoff: 4 squadre hanno ormai il posto assicurato (una di queste vincerà il titolo) ed ecco allora che nel gioco della sedia Calangianus, Iglesias, Nuorese, Villasimius ed Alghero sono lì, pronti a girare attorno a quel quinto posto che garantirebbe l’accesso alla post season. E per il momento, chi ha un certo vantaggio è il Calangianus, grande rivelazione della stagione. Gol, vittorie, prestazioni all’altezza delle prime, la squadra giallorossa è quella messa meglio non solo in classifica, ma anche sotto gli aspetti tecnici e mentali. Chi sta cercando di strappare la sedia sono al momento Iglesias e Nuorese: a quota 22, -4 rispetto ai galluresi, queste due squadre sono lì, pronte a sfruttare l’occasione, ma entrambe peccano di poca continuità. Cosi come le più attardate Villasimius e Alghero, che potrebbero avere qualche possibilità, a patto che arrivi quella continuità utile per recuperare terreno.

Zona Playout: la grande ammucchiata
La classifica recita quanto segue: San Teodoro e Ghilarza 15, Li Punti, Carbonia e Taloro 14, Ferrini 11, Bari Sardo 8. Sono appena 4 i punti di distacco tra il decimo e il quindicesimo posto, 6 squadre che si contendono la salvezza diretta e cercano di stare lontano quanto più possibile dagli ultimi 2 posti, uno dei quali sembra già assegnato al Bari Sardo: troppo pochi gli 8 punti conquistati, per conquistare la salvezza bisogna invertire decisamente la rotta. Quello che sta cercando di fare, non senza difficoltà, la Ferrini Cagliari: cambio allenatore, squadra rinnovata, ma dopo essere tornata alla vittoria nella gara contro la Nuorese sono arrivati due ulteriori stop: quello contro il Monastir, che poteva essere preventivato, e quello molto pesante contro il Carbonia. Minerari che invece hanno vissuto un buon mese di dicembre: la vittoria con la Ferrini è arrivata dopo 3 pareggi, per un mese da imbattuti che ha migliorato la posizione in classifica, per una squadra che continua a far giocare i fuoriquota, pur senza obblighi. Il Taloro, dopo un buon inizio, ha perso posizioni in classifica e l’arrivo in zona playout ha portato i vertici societari ad esonerare mister Marinu: di tutta risposta i gavoesi hanno disputato una buona ultima partita contro la Nuorese, che però ha prodotto un solo punto.

San Teodoro, Ghilarza e Li Punti sembrano avere qualcosa in più, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo: in particolare galluresi e guilcerini hanno alternato vittorie e sconfitte, non riuscendo mai a ottenere quel filotto necessario per allontanarsi decisamente dalla zona calda. I sassaresi invece, dopo un inizio terribile, hanno ripreso slancio nella parte centrale, salvo riperdere quota nelle ultime gare e ritrovarsi invischiati nella zona playout.

Stefano Piras

TAG:  Eccellenza
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti