Sono stati resi noti da un interessante analisi della Gazzetta dello Sport la ripartizione dei Diritti TV 2019/2020.
In base all’algoritmo applicato per la seconda stagione (Legge Lotti) le 20 squadre di Serie A si sono ripartite la cifra (1095 milioni di euro) in base a una quota comune (50%) e altri fattori come i risultati sportivi del campionato precedente (in base alla classifica e ai punti), ai risultati ottenuti negli ultimi 5 anni e a quelli delle stagioni a partire dal 1946-1947 e non ultimo in base al radicamento, inteso come spettatori allo stadio e audience sulle emittenti televisive SKY e DAZN.
In base alla ripartizione della passata stagione è sempre la Juventus a comandare con 99,4 milioni, sull’Inter 94,7 milioni, sulla Roma (79,3 milioni) e Milan (78,6 milioni). Il Cagliari Calcio si trova solo al 17° posto della classifica precedendo le sole retrocesse Lecce, Brescia e SPAL. La quota della società rossoblù è di 37,3 milioni di euro, frutto della quota comune (ricordiamo del 50%) di 27,4 milioni a cui si aggiungono i milioni calcolati ai fattori citati in precedenza. Dalle quote di ripartizione i sardi incassano 9,9 milioni: la quota SKY-DAZN (8%) è di 1,3 milioni, mentre la quota spettatori stadi (12%) è quella che più penalizza il sodalizio del presidente Giulini rispetto alle altre squadre, appena 1 milione di euro. La quota risultati storici (5%) è di 2,1 milioni a cui si aggiungono la quota di 1,2 milioni in base agli ultimi 5 campionati (10%). Infine per il Cagliari ci sono 2,9 milioni in base alla posizione del campionato 2018/2019 (12%) e 1,4 milioni calcolati sui punti (3%) di quella stagione conclusa al 15° posto con 41 punti. Come è noto però, sulla quota del 2019/2020 di 1095 milioni di euro è ancora in atto il contenzioso tra Sky e Lega con l’emittente satellitare che non ha pagato ancora l’ultima rata di 131 milioni.
Matteo Porcu