Rotta per casa di Schöne. Il Cagliari ha un solo piano B per arrivare al regista tanto chiesto da Di Francesco nelle ultime settimane: il mercato degli svincolati. E il profilo ideale rimbalzato nelle ultime ore, dopo un corteggiamento partito da lontano, è quello del play di 34 anni ex Genoa.
Lasse è tornato a casa, da tempo. Da quando ha rescisso il suo contratto con il Genoa, infatti, il regista danese si sta allenando in quella che è la “sua” squadra. Quell’ Ajax dove ha sperato di poter rientrare definitivamente. Ma che al momento ha meno spazio per un ritorno di Schöne nel ruolo più delicato in mezzo al campo. E allora il Cagliari può provare l’affondo.
Giulini dato in partenza per l’Olanda da più parti, ma comunque una trattativa non semplice quella che porta al regista di esperienza e dal profilo internazionale. Gli aspetti da considerare sono tanti. Partiamo da quelli più importanti: Schöne al Genoa guadagnava 1.5 milioni di euro a stagione. Non bruscolini e anche se in cerca di squadra con il mercato chiuso lui e il suo entourage sanno di avere il coltello dalla parte del manico ora. Non solo sulle richieste economiche ma anche sulla durata del contratto. Più facile ora accettare un contratto di un anno e mezzo che solo di sei mesi. È la logica della domanda-offerta. Fino a ieri Schöne era uno dei tanti possibili profili. Ora è uno dei pochi. Il secondo aspetto da tenere in considerazione è l’attuale condizione fisica di Schöne. Ultima partita giocata: 27 luglio 2020. Più di sei mesi lontano da una partita ufficiale. Non pochi. Specie se analizziamo il contesto Cagliari: una squadra in lotta per la retrocessione che a gennaio non ha preso nessun giocatore davvero pronto fisicamente.
C’è poi l’aspetto della volontà del calciatore. Più volte ha dichiarato di aver amato l’esperienza in Italia, ma ora vorrebbe ripartire da una delle nazioni dove si sente come a casa, tra i Paesi Bassi e la sua Danimarca. Non solo una questione sportiva, ma anche familiare. Schöne infatti ha più volte ammesso di voler mettere al primo posto la propria vita privata, quella famiglia che ora vorrebbe restare vicino al Paese natale o alla seconda casa olandese. Ecco che così la questione economica si lega a quella privata, perché per convincere Schöne a cambiare i propri piani futuri potrebbero servire soldi e un contratto lungo che il Cagliari, come detto, non sembra disposto a concedere. Non a caso dal Belgio nelle ultime ore continuano le voci di un tentativo del Bruges nei suoi confronti. Insomma, rotta per casa di Schöne. Ma il navigatore del Cagliari dovrà stavolta essere impostato bene perché il rischio di perdersi o quello di preferire l’inversione a U c’è ed è concreto.
Roberto Pinna