I giovani ci sono, l’uomo esperto, Godin, è stato preso, e anche l’allenatore giusto per puntare sul gioco divertente è lì. Chiavi, portafogli, cellulare. Un ultimo check, cosa manca? Ah, i tiri in porta.
Le prime tre partite in Serie A del Cagliari hanno fatto emergere un punto tattico fondamentale su cui la squadra di Eusebio Di Francesco deve ancora lavorare: la finalizzazione. Tre reti in tre gare fatte e otto subiti. A guardarli così questi numeri raccontano di una difesa in affanno ma in realtà il Cagliari è una delle formazioni che ha tirato meno in porta di tutti. Solo 10 i tiri tra i pali avversari per i rossoblù. Peggior terza squadra del campionato in questa classifica. E non va meglio ai prossimi sfidanti dei sardi. Il Torino infatti con appena 8 conclusioni tra i pali è la peggior squadra del campionato in questa statistica. Con appena 13 tiri totali i granata sono anche la squadra che per ora ha fatto meno conclusioni totali. Il Cagliari tra tiri fuori e dentro lo specchio è quattordicesimo con 28 tentativi.
Il Cagliari di Di Francesco deve prendere la mira. Anche contro l’Atalanta sono arrivate 11 conclusioni totali ma solo tre tra i pali. E due gol. Indubbiamente il problema è anche in fase difensiva visto che sempre contro i bergamaschi i rossoblù hanno lasciato tirare 22 volte gli avversari. E Cragno in generale è il portiere che ha fatto più parate di tutti in queste prime tre giornate: 20.
Per ridare equilibrio alla squadra però al momento sembra che i rossoblù debbano ritrovare un’identità forte soprattutto in avanti. E non è un caso che la maggior parte degli esperimenti Di Francesco li stia facendo nel tridente d’attacco. Prima 4-3-3 puro, ora anche 4-2-3-1 per avvicinare Joao al centravanti. Intanto in panchina Pavoletti scalpita e Ounas non vede l’ora di esordire largo a destra. Basterà per trovare la prima vittoria stagionale a Torino?
Roberto Pinna