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Cagliari, riesci a sfatare il tabù della vittoria contro le grandi?

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Davide contro Golia, il gigante contro il piccolo pastorello. Un incubo per il Cagliari di questa stagione, incapace di invertire i pronostici e ora costretto a spingere sull’acceleratore per la corsa salvezza.

Punti pesanti – “Non era questa la partita da vincere”. Quante volte dopo una sconfitta contro una delle grandi del campionato l’alibi principale diventa quello delle differenti forze in campo. Eppure anche dai punti raccolti in sfide difficili passa il raggiungimento dell’obiettivo. Se le agenzie di scommesse ragionassero sui numeri prodotti dal Cagliari fino a oggi non ci sarebbe partita, la quota dei rossoblù sarebbe altissima e la vittoria della Juventus abbastanza scontata. D’altronde la squadra ora di Semplici e prima di Di Francesco è l’unica delle concorrenti per la salvezza a non aver raccolto nemmeno un punto contro le prime sette del campionato. Zero nel doppio confronto contro Atalanta e Lazio, zero dopo le sfide con Inter, Milan, Juventus, Roma e Napoli. Il Crotone, ultimo in classifica, riuscì a fermare proprio i bianconeri allo Scida, con due pareggi rispettivamente contro Inter e Milan e Atalanta e Napoli anche il Parma e il Torino hanno raccolto punti dalle partite di fronte alle grandi. Fiorentina e Benevento ne hanno inanellato tre a testa, la vittoria contro la Juventus per i viola e tre pareggi – Juventus, Roma e Lazio – per gli uomini di Inzaghi. Ben quattro i punti strappati dallo Spezia alle prime della classe, la vittoria contro il Milan il punto più alto della stagione e il pareggio a Bergamo ad aggiungersi. Il Genoa, ancora non completamente fuori dalla lotta, ha vinto sul Napoli e raggiunto i 6 punti con i pareggi con Milan, Atalanta e Lazio.

Esperienza e tabù – Per raggiungere un altro obiettivo, quello di portare a casa punti contro una grande, Leonardo Semplici dovrà tirare fuori il meglio dal suo Cagliari. L’importanza anche mentale di un risultato positivo è evidente, da una parte la possibilità di allungare la serie utile, dall’altra la necessità di arrivare alla partita contro lo Spezia – e alla sosta successiva – con un buon abbrivio e una situazione psicologica che dia fiducia per il rush finale. Per questo il tecnico rossoblù punterà come fatto finora più sull’esperienza che sulla freschezza. L’undici tipo di Semplici è ormai chiaro, al contrario di quanto avvenuto nell’ultima vittoria contro la Juventus con Zenga in panchina non ci sarà spazio per tanti giovani. Walukiewicz tra infortuni e gerarchie cambiate è passato in secondo piano, Zappa cercherà di vincere la corsa per rimpiazzare Lykogiannis, Simeone dovrebbe prendere il posto di Pavoletti. Un Cagliari che ha trovato maggiore profondità nei marcatori messi a tabellino, che ha persino raccolto il gol di un centrocampista con Nainggolan (l’ultimo era quello di Marin a Verona) e che ora cercherà di sfatare l’ennesimo tabù stagionale, quello dei punti contro le grandi del campionato.

Ogni segnale può essere decisivo per il raggiungimento della salvezza. Ecco perché non partire battuti può dare la spinta decisiva, oltre che essere pronti a reagire nel modo giusto in caso di svantaggio. Battere la Juventus è possibile anche per un Cagliari che finora non è andato d’accordo con le sfide difficili. La cura Semplici ha bisogno di nuovi segnali positivi per evitare ricadute che sarebbero complicate da gestire.

Matteo Zizola 

 
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