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Cagliari, l’attesa come strategia per strappare Nainggolan all’Inter

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Tutte le strade portano a Roma dice un vecchio proverbio, ma come tutte le regole esiste sempre l’eccezione. Esiste infatti una strada che da Milano non porta alla città eterna, ma metaforicamente attraversa il mare fino ad arrivare a Cagliari, Sardegna.

Ninja IV
Una strada percorsa già in due occasioni da un ragazzo di 33 anni con indosso la maglia rossoblù numero quattro. Radja Nainggolan è pronto al quarto episodio della sua saga cagliaritana, fermo e deciso nelle sue intenzioni di chiudere la carriera in Sardegna. La forza mediatica può nascondere quella contrattuale, fatta di volontà contrapposte e gioco delle parti. Quelle valigie che chissà se verranno chiuse nuovamente per fare ritorno a Milano, anche se solo temporaneamente, oppure resteranno vuote nella sua Cagliari dove ha ritrovato la serenità che cercava. Nemo propheta in patria, altra regola con la sua eccezione nel Ninja. Chiudere presto, spingere l’Inter a evitare un braccio di ferro che a un anno dalla scadenza del contratto perde di senso rispetto a quanto accaduto lo scorso ottobre. Una storia sbagliata quella tra Nainggolan e i colori nerazzurri, che continua a trascinarsi, con l’Inter nella parte di chi non vuole accettare di perdere non tanto il calciatore, quanto l’investimento fatto nel 2018.

Battaglia
Tommaso Giulini ha il coltello dalla parte del manico. Nessuna offerta al rialzo, men che meno la rinuncia ai bonus che l’Inter deve versare per l’acquisto di Barella. Giovani da mettere nel calderone per sistemare i conti? Neppure, che si chiamino Ladinetti o altri. Una sola strada chiamata risoluzione consensuale. Nainggolan che lascia Milano a costo zero, i nerazzurri che sì perdono un giocatore a bilancio per sei milioni, ma guadagnano un ingaggio da quattro e mezzo netti risparmiati per l’ultimo anno dell’accordo. Il Cagliari è consapevole che la volontà del giocatore è tutto e la volontà di Nainggolan è quella di vestire la maglia rossoblù numero quattro. Giulini aspetta, non cede ai giochi al rialzo, l’accordo con il Ninja totale su ogni aspetto e quei milioni risparmiati per l’acquisto del cartellino pronti a spostarsi sull’ingaggio del giocatore.

Questione di tempo
Il futuro dunque appare segnato, nonostante i colpi di coda di Marotta e Ausilio che provano a raccogliere il massimo possibile dall’affare. Anche perché l’acquisto di Nainggolan dalla Roma resta una macchia indelebile nella storia recente dei mercati nerazzurri, lasciar partire a zero chi arrivò in pompa magna – salutando Zaniolo oltre che tanti milioni – sarebbe una sconfitta non da poco. Quel contratto fino a giugno 2022 non permette però più giochi di potere, rinvii in nome del bilancio, prestiti per ammortizzare. Il Cagliari aspetta senza muovere nessuna pedina, sia essa un rilancio economico o giocatori. In un periodo di contrazione come quello attuale, con difficoltà finanziarie che riguardano tutti, anche il singolo milione assume un’importanza decisiva. Giulini per questo attende di poter riabbracciare Nainggolan senza alcun euro da mettere sul piatto nerazzurro. La telenovela è ai titoli di coda, resta soltanto da capire quando.

Matteo Zizola

 
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