Un conto sono le parole e un altro la realtà dei fatti. Per mantenere la tranquillità di fronte a risultati che sono più un dovere e una necessità si può anche bluffare. Leonardo Semplici ha nel guardare in casa Cagliari più che altrove il suo mantra, ma in verità i rossoblù sì dipendono da quanto accade sugli altri campi.
Tra carta e futuro prossimo
Sei capitoli alla fine del romanzo della Serie A 2020-2021. Sei capitoli chiamati finali, come finali erano quelli che li hanno preceduti nel racconto. Il primo in ordine cronologico vedrà il Cagliari ospitare la Roma alla Sardegna Arena, poi la visita al Napoli, quindi il trittico in una settimana tra Benevento sempre in Campania, Fiorentina in casa e la trasferta di San Siro per chiudere tra le mura amiche contro il Genoa. Guardare oltre la sfida con i giallorossi di domenica 25 aprile alle 18 serve a poco, il calendario nella fase finale del campionato conta fino a un certo punto. Ciò che sulla carta può avere importanza a metà stagione cambia di valore quando il traguardo si avvicina. Motivazioni che fanno la differenza, si dice, e i risultati a sorpresa diventano una costante. Partendo proprio dalla sfida contro la Roma, una partita da non sottovalutare, ma che cambia di valore per i giallorossi con la semifinale di Europa League da affrontare dopo quattro giorni e le gambe da preservare in vista dell’impegno contro il Manchester United.
Incastri
C’è poi un altro fattore che può incidere sulle famose motivazioni. Il Cagliari infatti sarà il penultimo a giocare delle sei concorrenti per un posto al sole. Primo anticipo del sabato lo scontro diretto tra Genoa e Spezia, derby ligure tra chi forse troppo presto si era convinto di essere escluso dalla lotta. Entrambe a 33 punti, cinque sopra Joao Pedro e compagni, in una sfida che vorrebbe dire salvezza più vicina per chi vince o rischi confermati in caso di pareggio. Il Benevento invece riceve l’Udinese al Vigorito nel lunch match di domenica. I friulani, dopo la sconfitta proprio contro il Cagliari, cercano i tre punti che darebbero la definitiva tranquillità, mentre le i giallorossi, a quota 31, vanno a caccia di una vittoria che manca in casa dal 20 dicembre. Pomeriggio di passione per la Fiorentina, 31 punti, rinfrancata dall’exploit di Verona, di fronte la Juventus al Franchi. Sfida complicata, i bianconeri di Pirlo infatti sono in piena lotta per un posto Champions. Ultimo a scendere in campo il Torino, sempre a quota 31 in classifica, che ospiterà un Napoli in grande forma, e a caccia dell’Europa più importante, nella gara del tardo pomeriggio di lunedì 26 aprile.
L’importanza di sapere
Per il Cagliari dunque sarà importante scendere in campo per vincere a prescindere da quello che accadrà altrove, se non a maggior ragione qualora i risultati delle concorrenti dovessero essere negativi per la banda di Semplici. Le motivazioni potrebbero aumentare di conseguenza o, fisiologicamente, anche un punto diventerebbe un passo accettabile qualora Benevento e Fiorentina dovessero uscire sconfitte dalle loro gare. Dopo due vittorie consecutive e con la possibilità di agganciare il quartultimo posto, però, i rossoblù devono giocoforza mettere da parte calcoli e, in questo caso, dare ragione al proprio allenatore. Guardare a se stessi come principali avversari nella corsa salvezza, senza calcoli e con in testa un vittoria alla portata contro una Roma che, giocoforza, avrà la testa al Manchester. Una questione di mentalità insomma, quella che è apparsa ritrovata a Udine nonostante le difficoltà e le paure.
Matteo Zizola