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Cagliari, Joao Pedro tra salvezza e record: numeri come Riva e Kakà

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Alzi la mano chi, nell’estate del 2014, ebbe subito l’impressione che quel brasiliano ciondolante, magrolino e con un ruolo ancora tutto da scoprire sarebbe entrato di diritto nella storia del Cagliari. Pochi, quasi nessuno.

Eppure Joao Pedro negli anni è stato bravo a ritagliarsi un ruolo sempre più grande all’interno del club rossoblù. Con la rete alla Roma, la sua sesta ai giallorossi vittima preferita in Serie A, è salito a quota 15 in campionato. È il primo brasiliano a fare almeno quindici centri in due stagioni consecutive in Italia dai tempi di Kakà. Con il milanista che ci riuscì nel 2007-08 e nel 2008-09. Inoltre JP10 è solo il secondo giocatore della storia del Cagliari a segnare almeno 15 gol in due distinti campionati di Serie A (l’altro è Gigi Riva, che ci è riuscito per ben cinque campionati).

Leader
Attacca, costruisce e quando la lotta salvezza si è fatta dura ha iniziato anche ad aiutare nella fase difensiva. Leader, capitano e goleador. Ha vissuto tante evoluzioni da quando è in rossoblù Joao Pedro, ogni tanto resta l’ombra del numero 10 un po’ fuori dal gioco e dal lampo di classe sempre pronto. Ma appena qualcuno dallo stadio o da casa pensa di muovere una critica nei suoi confronti il classe ’92 di Ipatinga risponde con una prestazione di livello. Prima dell’Udinese era rimasta a secco da cinque partite di fila. Qualche mugugno, l’impressione che il 3-4-2-1, variante a 3-4-1-2, di Semplici non sempre lo aiutasse. La sua risposta? Due gol ai bianconeri, una perla annullata dal Var più il rigore decisivo dell’1-0, seguita dalla stoccata di testa, furba, su calcio d’angolo contro la Roma. Dati alla mano due reti da tre punti. E se ora il Cagliari è agganciato e speranzoso nel treno salvezza la firma d’autore più evidente è proprio la sua.

Futuro
Ha lottato Joao contro la Roma e ha anche preso un cartellino giallo, evitabile per un tiro a gioco fermo, che lo mette in diffida. Ora dovrà essere bravo a gestire l’ultimo cartellino perché il Cagliari nei prossimi scontri diretti con Benevento e Fiorentina non può certamente fare a meno di lui. Intanto fuori dal campo la palla è già stata lanciata lunga. Il contratto del brasiliano è fino al 2023 ma l’ultimo rinnovo risale all’autunno del 2019, quindi prima del doppio exploit nella classifica marcatori. Joao è stato nel 2020 il brasiliano con più reti (15) nei top 5 campionati europei, davanti a Cunha dell’Hertha Berlino (11) e Gabriel Jesus del Manchester City (10). Idem nel 2021: miglior bomber verdeoro insieme a Pereira del West Bromwich Albion con 7 centri nell’anno solare. Terzo sempre Gabriel Jesus con 6. Numeri importanti, nonostante la chiamata della nazionale non sia mai arrivata, che stanno facendo salire la sua quotazione sempre di più. Nei mesi scorsi si era già parlato di un possibile nuovo rinnovo per JP10 con il Cagliari. Una firma per blindare l’attaccante ma anche una giusta strategia di mercato in vista dell’estate. Con l’entourage del giocatore che spinge verso questa strada. A Cagliari Joao sta bene, è sempre più il rappresentante di questa squadra ma per l’ennesima estate da quando è in Sardegna saranno le sirene di mercato a fare parlare di lui. Da due anni a questa parte però gli succede non tanto a causa di piccoli malumori tattici ma solo ed esclusivamente per delle prestazioni da record in campo.

Roberto Pinna

 
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