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Cagliari, il nodo staff complica le scelte per il cambio in panchina

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Fuggire sì ma dove? Weekend di scelte pesanti in casa Cagliari, con il cambio in panchina non ancora ufficializzato ma ampiamente atteso nelle prossime ore dopo la sconfitta di venerdì 19 alla Sardegna Arena per 1-0 contro il Torino.

L’avventura di Di Francesco è arrivata al punto di non ritorno, nonostante la fiducia mostrata dal club subito dopo la sconfitta della diciannovesima giornata in esterna contro il Genoa per 1-0. Un rinnovo in diretta TV che ha avuto la doppia funzione di avvisare il gruppo – “Questi giocatori resteranno con noi anche in Serie B in caso di retrocessione”, aveva tuonato il patron Tommaso Giulini a Genova – ma anche di mettere all’angolo l’allenatore. Perché un rinnovo, spalmato nell’ingaggio, fino al 2023, significa anche essere legati a lungo termine per l’ex allenatore della Roma che dopo l’esperienza alla Sampdoria non aveva grandi margini di errore per questa sua avventura in Sardegna.

E lungo-termine è la parola chiave di queste ore di incontri e telefonate milanesi per Giulini e Stefano Capozucca, con l’ex direttore sportivo rientrato dalla porta principale con un ruolo più ampio rispetto ai compiti più classici del ds. Il Cagliari, infatti, in estate aveva fatto un ragionamento pluriennale con l’arrivo del Di Fra. Con un accordo che non era stato semplice da trovare per ingaggio e promesse tecniche ma soprattutto per l’ampiezza dello staff. Nove nuove figure rispetto all’ultima gestione. Con i profili di Calzona, vice, e Orlandoni, preparatore dei portieri, a farla da padrone. E proprio questo staff lungo e spesso, a livello di leadership e importanza, ora è un ostacolo evidente per la scelta del sostituto di Eusebio Di Francesco sulla panchina rossoblù.

Uno dei primi contatti, Rastelli, non ha ricevuto la possibilità di portare con sé tutto o parte del proprio staff. E le parti si sono allontanate. E anche il nome in pole ormai da diverse ore, ossia l’ex Spal Semplici, sta incontrando non poche resistenze nel portare nell’eventuale nuova avventura sarda almeno il suo fido vice Consumi. La società infatti vorrebbe lasciare un ruolo centrale a Calzona, ma soprattutto vorrebbe chiudere entro breve tempo con un tecnico che possa accettare di arrivare alla Sardegna Arena in solitaria, o quasi. E non a caso in serata, dopo il tira e molla dei discorsi con Semplici, il club isolano ha incontrato anche Andreazzoli. Insomma, va bene cambiare ma sarà davvero un cambio o solo una sostituzione di una pedina? Da quello che il Cagliari farà nella nottata e più presumibilmente nella giornata di domani, domenica 21, passerà gran parte della scossa utile al gruppo per inseguire una salvezza lontana 5 punti al momento.

Roberto Pinna

 
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