“Non credo che abbiamo fatto una buona partita: specialmente nel primo tempo non abbiamo messo quella ferocia agonistica giusta e quel cuore che dobbiamo metterci se ci vogliamo salvarci”. Parole di un Tommaso Giulini visibilmente amareggiato dopo la sconfitta per 3-1 subita dal suo Cagliari alla Sardegna Arena contro la Juventus di Cristiano Ronaldo e Andrea Pirlo. Uno stop indigesto per il numero uno del club sardo. Un k.o. arrivato ad arrestare la striscia positiva di due vittore e un pareggio collezionate da Leonardo Semplici dopo il suo impattante arrivo sulla panchina rossoblù.
Eppure, come si suol dire, “non tutto è da buttare” per Joao Pedro e compagni.
Gioco
Non solo il gol di un ritrovato Giovanni Simeone, tornato finalmente a ruggire in campionato a quattro mesi e mezzo di distanza dall’ultimo centro. Contro la Juventus, i rossoblù hanno infatti fatto registrare una percentuale di possesso palla del 51% contro il 49 bianconero. Un dato incoraggiante per la formazione isolana, attualmente penultima nella classifica delle squadre di A con maggior possesso medio a gara (23’10 minuti, di cui 13’19 nella propria metà campo e 9’51 in quella avversaria). Una graduatoria dominata proprio dalla stessa Vecchia Signora, prima con 30’56 giri di orologio totali.
Analizzando i dati riportati sulla piattaforma Understat.com, è inoltre possibile osservare come il Cagliari occupi la quintultima posizione nella lista delle squadre capaci di creare il maggior numero di Expected Goals (occasioni da gol potenziali) in massima serie: 29.39. Meno 0,61 rispetto alle reali 30 reti realizzate dai rossoblù nelle 27 gare finora disputate. Meglio soltanto di Parma, Benevento, Genoa e Crotone, ultimo nella classifica generale con 15 punti all’attivo. Un dato che, sommato ad un possesso palla spesso inferiore agli avversari in termini di tempo (nelle ultime quattro sfide disputate, il Cagliari ha fatto registrare una percentuale maggiore della formazione rivale soltanto nella sfida con la Juventus), sottolinea la poca propensione isolana ad una gestione totalizzante della manovra e pone l’accento sugli ancora presenti problemi in ottica “creazione pericoli”. Un trend che, a partire da quanto fatto intravedere nel secondo tempo della Sardegna Arena contro CR7 e compagni, i rossoblù sperano di invertire rapidamente.
Vista Spezia
Sei gol in quattro partite, sette punti conquistati, quindici tiri totali contro la Juventus e un buon possesso di palla nella stessa sfida con i bianconeri. Contro lo Spezia di Vincenzo Italiano, tredicesimo in A per Expected Goals e capace di acciuffare i rossoblù all’ultimo respiro nel match di andata, gli uomini di Leonardo Semplici ripartiranno dunque dalle certezze emerse dagli ultimi impegni di campionato. Grinta, spirito di sacrificio e quella voglia di aggredire l’avversario che, come sottolineato dal presidente Giulini, non può di certo mancare a chi, come il Cagliari, è a caccia della tanto sperata salvezza.
Nel secondo incrocio in una settimana con i colori bianconeri, i sardi hanno ben stampato in mente i propri obiettivi: ridurre a un punto il distacco con i liguri e riprendere subito la corsa verso la permanenza in Serie A.
Alessio Caria