Mattinata di tattica per Walter Zenga nel centro sportivo di Asseminello. Il tecnico milanese ha messo nel mirino la sfida del 20 al Verona, e causa l’assenza di Joao Pedro per squalifica e la probabile di Nainggolan per infortunio, sta confermando i test sul 3-5-2 come modulo per il suo esordio sulla panchina rossoblù.
Seduta iniziata poco dopo le 10.30 ad Assemini con una serie di esercizi atletici palla al piede. Poi squadra divisa in due gruppi con gli attaccanti a lavorare sulla costruzione di tiro (con palla alta, bassa, spalle alla porta e così via) e il resto della squadra a fare situazione di possesso palla in campo ridotto. Zenga in questo esercizio usa sempre i tre play in costruzione: difensore centrale, regista a centrocampo e centravanti. Palla bassa e movimento delle mezzali ad allargare il campo per poi tagliare dentro sugli attaccanti. Queste le indicazioni principali. Tra i Primavera aggregati i più utilizzati sempre Carboni e Ladinetti, con il primo che ormai fa stabilmente tutta la seduta insieme alla prima squadra. Nella partita finale da 15 minuti anche il centrale Boccia inserito in campo con i grandi.
Partitella finale – A concludere l’allenamento una partitella finale con tanto di sfida tra blu e gialli. Entrambi schierati con un 3-5-2, anche se la difesa anche in fase di costruzione dal basso si portava a 5 per poi allargare e fare salire i quinti sulle fasce. Curiosità: Joao Pedro usato da difensore centrale, probabilmente data la sua squalifica per Verona e per lasciare spazio in avanti ai possibili ballottaggi. Da segnalare nella partitella una botta al piede rimediata da Pellegrini su contrasto di gioco con Mattiello. Non sembrerebbe niente di grave con il terzino in prestito dalla Juventus che lamentava dolore nell’appoggiare il piede. Pellegrini che non ha concluso in maniera precauzionale la partitella.
Roberto Pinna
LE FOTO DELLA SEDUTA