“Questa recente crisi di risultati non è solo un problema tecnico-tattico ma più psicologico”. A parlare è Eusebio Di Francesco, poco dopo il fischio dell’ultima sconfitta, la sesta consecutiva del suo Cagliari considerando anche la Coppa Italia, contro il Milan per 2-0 alla Sardegna Arena.
Un tarlo mentale. Ancora una volta. Proprio come nella scorsa stagione. E dire che proprio Di Francesco era stato previdente nel suo arrivo in Sardegna, portando con sé anche uno psicologo: Gianmaria Palumbo. Per il momento però la figura di un professionista non sembra aver aiutato la squadra.
Colpe – Undici gare senza vittoria, cinque gare perse in fila in Serie A, peggior striscia senza i tre punti del torneo in corso e anche le ultime due partite chiuse senza realizzare neanche un gol. Questi sono i numeri di un Cagliari sprofondato nella pericolosa zona retrocessione. Ma a chi bisogna attribuire le principali colpe di questo momento complicato in casa rossoblù? Lo abbiamo chiesto a voi, ai nostri lettori, negli ultimi giorni attraverso un sondaggio sul nostro sito. E il risultato è sorprendente rispetto ai messaggi e commenti del post partita contro il Milan.
Dito puntato – Nonostante le forti critiche all’allenatore sui social e suo vari forum, Eusebio Di Francesco è il maggiore colpevole di questo disastroso girone d’andata del Cagliari solo per il 12% dei nostri lettori. Tra le varie figure societarie inserite nel sondaggio (allenatore, proprietà, giocatori e direttore sportivo), Di Fra è quello a cui vengono assegnate meno colpe. Per il 38% di voi invece è la società la principale responsabile di questa lunga crisi. È al presidente Tommaso Giulini che i tifosi in questo momento puntano maggiormente il dito. Dopo la presidenza, per il 26% dei nostri lettori tutte le colpe di questa mancanza di vittorie sono dei giocatori che scendono in campo. Seguiti, per il 24% di voi, dal direttore sportivo Pierluigi Carta. Per molti dei nostri lettori colpevole nella creazione della squadra più degli altri attori in gioco. Un risultato curioso, che nei giorni delle grida di esonero della piazza sui social network nei confronti di Di Francesco, in realtà sottolinea come diversi appassionati rossoblù, e di calcio sardo, chiedano una scossa a un livello più alto rispetto alla panchina.
Roberto Pinna