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Cagliari, Deiola da pezza a equilibratore: e adesso?

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Ci sono storie talmente iconiche da finire sui murales, mentre altre faticano di più a scoprire la loro chiave di lettura per essere raccontate. Quello di Alessandro Deiola in stagione sembrava un copione già visto: un nuovo prestito lontano dalla Sardegna per provare a trovare la sua giusta dimensione, e poi chissà forse salutare definitivamente la casa madre, che a volte con lui è stata mamma premurosa e altre volte matrigna.

Percorso
Non un grande impatto però per Deiola con lo Spezia a inizio campionato: 12 presenze totali, una manciata di partite da titolare e tanti spezzoni da subentrato. A Gennaio il nuovo ritorno in rossoblù, e subito una gara pronti via da titolare contro il Sassuolo. Doccia fredda del gol del pari neroverde all’ultimo istante e una prestazione per lui da non incorniciare in bacheca. Però si è messo a disposizione, ha ripreso a lavorare a testa bassa perché anche se da alternativa ai titolari l’obiettivo di salvare il Cagliari, da sardo, ha assunto uno stimolo doppio. Fuori dal campo la serenità e la gioia della nascita dalla sua secondogenita. Nelle ultime due partite, dopo qualche apparizione sempre a gara in corso, Semplici lo ha rispolverato da titolare. Una buona prova di lotta al Friuli con l’Udinese e contro la Roma un’ottima prestazione di cuore e sacrificio. L’uomo a sorpresa, arrivato per mettere una pezza troppo evidente a un vecchio paio di jeans, che invece sta riuscendo a fare tornare di moda i rattoppi. È la politica zero consumi, qualcuno la applica per salvare l’ambiente, a Deiola sta bene per provare a salvare i rossoblù in Serie A.

Numeri
Sulla sua soglia di attenzione ai massimi livelli contro la Roma raccontano i numeri: 13 duelli fatti (solo Simeone con 15 ha fatto meglio nella gara), due palloni recuperati e appena due passaggi negativi su 23. Dati che forse non esalteranno i giornalisti in tribuna e i tifosi sul divano ma che rendono bene l’idea dell’equilibrio che il centrocampista di San Gavino sta dando alla squadra. E non a caso è stato preferito lui a un mediano puro come Duncan contro i giallorossi. Quando si parla di Deiola la domanda sempre lecita da aspettarsi è: e adesso? Cosa ci sarà nel futuro del classe ’95 prodotto del settore giovanile sardo? A 25 anni Deiola ha già girato parecchio in prestito, senza ancora trovare l’ambiente dove sentirsi finalmente a casa. Prima il Tuttocuoio, poi Spezia, Parma, Lecce e ancora Spezia. In mezzo tanti viaggi di ritorno in Sardegna ma senza mai disfare del tutto la valigia. In un centrocampo rossoblù in difficoltà ha dimostrato di poter dare una mano ma in caso di salvezza per lui si prospetta una nuova estate con la mappa del “Continente” sotto braccio?

Roberto Pinna

 
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