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Eusebio Di Francesco | Foto Cagliari Calcio

Cagliari: come giocherebbe ora Di Francesco con il 4-3-3?

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Stop. Pausa. Pubblicità. Il Cagliari di Eusebio Di Francesco ha oggi il suo giorno libero dopo le fatiche del mini ritiro ad Asseminello, che proseguiranno poi da mercoledì 2 settembre e fino a venerdì 4 ad Aritzo. Un primo momento di riflessione per tracciare una linea dopo circa due settimane di allenamenti per il neo tecnico rossoblù.

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Il calcio sotto l’ombrellone lascia il tempo che trova è vero ma queste prime sedute nel centro sportivo di Assemini hanno fatto capire non tanto a Di Francesco che Cagliari sarà ma che Cagliari ha tra le mani. Una rosa che oggettivamente sembra lontana dall’essere pronta per il passaggio al 4-3-3 e soprattutto, anche se il mercato inizia l’1 settembre (ormai un mantra tra i tifosi), povera della rivoluzione in alcuni reparti che era stata annunciata il giorno della presentazione dello stesso tecnico ex Sampdoria, Roma e Sassuolo in Sardegna.

Abbiamo provato a disegnarlo un 4-3-3 con i giocatori a disposizione di Di Francesco al momento. Una formazione provvisoria, ovviamente, ma che lo stesso allenatore di Pescara avrà fatto nella sua mente per capire cosa chiedere sul mercato al club e su chi puntare, anche perché all’inizio del campionato manca meno di un mese e di spazio per esperimenti sembra essercene davvero poco. Questo il nostro ipotetico 4-3-3 rossoblù con i giocatori che al momento sembrano poter fare parte del progetto, ci siamo permessi il lusso di aggiungere Despodov (che sembra vicino al rientro dopo la positività al virus), Rog (che a breve salvo complicazioni finirà la quarantena precauzionale) e Marin (che ha già svolto le visite in attesa dell’annuncio ufficiale): Cragno; Faragò, Walukiewicz, Pisacane, Lykogiannis; Nandez, Marin, Rog; Despodov, Simeone, Joao Pedro.

Difesa – Tra i pali pochi dubbi. Cragno ha riconquistato la Nazionale e salvo offerta clamorosa sopra i 35 milioni resterà ancora per un’altra stagione in Sardegna. Davanti a lui un mare di dubbi. Il difensore centrale è un rebus. Di Francesco aveva annunciato la rivoluzione nel ruolo. Ma alla fine sono restati tutti in rosa per ora. Persino Klavan ha esercitato l’opzione sul contratto per giocare ancora un campionato in rossoblù. Juan Jesus, che doveva essere il primo colpo, ha strappato con la dirigenza dopo aver alzato le pretese economiche sull’ingaggio. Curiosamente da tre sessioni di mercato consecutive il Cagliari parte per prendere un difensore centrale e finisce per firmare con un centrocampista o un trequartista. L’anno scorso dopo Rog e Nainggolan tutti si aspettavano un difensore di esperienza, ma alla fine è arrivato il gioiello della campagna acquisti: Nahitan Nandez, mezzala. A gennaio tanto rumore per un rinforzo in difesa ma alla fine ha firmato con i rossoblù un esterno offensivo atipico come Gaston Pereiro. In queste settimane sembrava tutto fatto con Juan Jesus e alla fine ecco Marin per il ruolo di play di centrocampo. Una strana rivoluzione che tarda ad arrivare. E meglio non va sulle fasce difensive. Czyborra dovrebbe essere il colpo dell’estate per la corsia mancina, come confermato a Radio 1 dallo stesso Di Francesco. Ma la sua positività potrebbe fare slittare di settimane l’affare, e il conseguente inserimento nei movimenti tattici del tedesco nel 4-3-3. E allora ecco la chiamata di emergenza di Pajac. Tornato in fretta e furia dopo essere finito fuori dal progetto ormai da almeno due stagioni. Il titolare sembra Lykogiannis, anche lui però spesso accostato a un’uscita dai rossoblù. A destra Faragò, che si guarda intorno sul mercato e che da terzino a quattro non sembra a suo agio, con Pinna come alternativa. Anche se l’ultimo giro di giostra a Empoli non promette benissimo, soprattutto per l’opzione titolare.

In mezzo – Il centrocampo è il reparto con meno problemi al momento. Ci sono Nandez e Marin (salvo colpi di scena) e Rog (che comunque pagherà almeno inizialmente lo stop per l’isolamento). Aspettando di capire come, quando e se Nainggolan farà ritorno comunque anche in mezzo sembrano mancare le alternative. Specie se Nandez, come probabile, dovesse partire con la sua clausola da 36 milioni in bella mostra. In “panchina” per ora ci sono il giovane Ladinetti, Oliva, Deiola e Caligara. In caso di partenza di un big forse anche qui servirebbe un usato sicuro per la panchina, visto che il tappabuchi di turno, Ionita, è andato a Benevento.

Attacco – Pereiro infortunato. Farias in vendita. Il Cagliari non ha esterni d’attacco di ruolo. Detto che sia Pereiro che Despodov non sono propriamente delle ali. Pavoletti sembra poter partire in caso di buona offerta con Simeone sicuro del posto in mezzo. Joao non ha gradito il probabile spostamento a sinistra e anche lui potrebbe essere un uomo mercato. Ma prima dovrà arrivare qualcuno: forse Sottil dalla Fiorentina, il più vicino al momento. Ma basterà? Perché a guardare gli uomini il Cagliari sembra aver tagliato qualche esubero ma per ora la rosa resta un cantiere aperto e per fare il salto di qualità, richiesto da più parti, sembrano necessari più interventi e una gestione oculata delle spese economiche. Una storia forse già vista, come quando il Rastelli bis partì senza terzini di ruolo e con l’utilizzo di giocatori apparentemente fuori dal progetto come Duje Čop. Come andò a finire è cosa nota, evitare di ripetere gli errori del passato un obiettivo prioritario.

Roberto Pinna

 

 
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