Variare il menu o rispondere affermativamente alla domanda “le porto il solito?” fatta dal cameriere. Tatticamente, s’intende, perché a livello di uomini alcune assenze – e un diffidato d’eccezione – danno motivi per modificare la squadra che ha vinto e che, al contrario del detto, si cambia.
Testa alla prossima
Avversario nuovo, scelte nuove. Davanti al Cagliari, inoltre, non ci sarà né una squadra in crisi né una che ha abbandonato velleità di classifica. Anzi, l’esatto contrario. Il Napoli di Gattuso, infatti, è in grande forma, capace di modificare alcuni uomini senza perdere in efficacia. Non va dimenticato poi Dries Mertens, vera a propria bestia nera dei rossoblù che quando vede il Cagliari si esalta più del solito. Leonardo Semplici, però, oltre a un avversario tra i peggiori possibili in questo momento, dovrà decidere se guardare al presente o se tenere un occhio verso il futuro chiamato Benevento. Il passato insegna che andare oltre la prossima partita può essere controproducente, ma quando si tratta dell’uomo più importante della tua squadra in diffida allora diventa lecito preoccuparsi.
Giallo pericoloso
Ammonito per aver calciato il pallone dopo il fischio dell’arbitro. Un’ingenuità, quella di Joao Pedro, che potrebbe costare cara nel finale di campionato. Il numero dieci rossoblù, infatti, ha collezionato il quarto cartellino giallo della sua stagione contro la Roma entrando così in diffida. Con il Napoli alle porte, ma soprattutto con il doppio scontro diretto contro Benevento e Fiorentina a seguire, il brasiliano dovrà stare particolarmente attento. Non una gara saltata in tutto il campionato e la Spada di Damocle di una possibile squalifica a pendere sulla sua testa proprio nel momento più importante. Semplici dunque si trova a un bivio, preservare Joao Pedro al Maradona di Napoli oppure chiedergli la massima attenzione per evitare un’ammonizione beffa? Giocatore fondamentale tatticamente e numericamente, il capitano del Cagliari sarà chiamato alla massima concentrazione nelle prossime partite, provando in tutti i modi a evitare un cartellino giallo che priverebbe la squadra del suo uomo cardine.
Flessibilità
Dici Joao Pedro e pensi ai cambi tattici in corsa. Semplici non ha mai abbandonato la difesa a tre al fischio d’inizio, ma grazie anche al suo capitano è stato in grado di modificare in itinere lo schieramento. Basti pensare al 4-4-2 della ripresa contro la Roma con il brasiliano largo a sinistra, o ancora al finale contro il Parma, senza dimenticare tutte le gare nelle quali, nel tentativo di rimonta, il passaggio alla difesa a quattro è stato la chiave per mettere alle strette gli avversari. Di fronte a Insigne e compagni il Cagliari metterà in campo nuovamente tre uomini davanti a Vicario – o Cragno se dovesse recuperare all’ultimo – o punterà sulla linea vista nell’ultima vittoria con la Roma? La duttilità degli interpreti una chiave, il rientro di Nainggolan un’altra garanzia per poter passare anche durante la partita dal trequartista a una mediana più coperta.
L’assenza di Marin potrebbe dare spazio a un Cagliari diverso anche tatticamente e non solo negli uomini. Ciò che farà la differenza, però, sarà l’atteggiamento. Ripetere la sfida di San Siro, ma con maggiore spinta offensiva come visto di fronte ai giallorossi nell’ultima. Un mix ideale per provare a sorprendere il Napoli, sfida proibitiva ma da non dare per persa in partenza. Il Benevento è il futuro, ma ogni punto preso nel presente può essere decisivo.
Matteo Zizola