Lunedì: caffè, cornetto, spremuta d’arancia e solito punto sulla giornata di Serie D appena conclusa. Come dopo ogni turno ritorna il nostro consueto approfondimento sulla giornata delle squadre sarde nella quarta serie. Hanno giocato tutti i club isolani tranne l’Arzachena, che ha visto rinviata la trasferta con il Gladiator a causa dei casi di positività al coronavirus tra la squadra campana. Ma andiamo per ordine analizzando il momento delle altre società sarde che hanno giocato.
Muravera
Tre a zero e tutti a casa. La squadra di mister Loi si impone in maniera netta contro il Nola in trasferta e manda un chiaro messaggio al campionato: ci siamo anche noi. Due pareggi e due vittorie, sette gol fatti e tre subiti. Il Muravera sfrutta la frenata a sorpresa del Latina e dopo quattro giornate è a soli due punti dalla vetta, dove a pari merito ci sono Formia e Monterosi. Senza diversi giocatori di esperienza, come l’ex Torres Demartis, la squadra gialloblù fa un sol boccone di una squadra sulla carta più debole come i bruniani ma comunque molto ostica, sia sul piano fisico che ambientale. A dimostrazione dell’ampiezza e della qualità anche nelle “seconde scelte” per i sarrabesi. Menzione d’onore all’attaccante Nurchi, vera e propria certezza in ogni stagione per il Muravera. Al momento la formazione di Loi è la più in palla delle sarde e domenica prossima ha l’occasione, in casa contro il Giugliano, di iniziare a sognare davvero in grande.
Carbonia
Imbattuti e cazzuti. Il Carbonia torna in Sardegna dopo la prima trasferta “continentale” con un punto preso in casa della Nuova Florida. Mister Mariotti però raccoglie il terzo risultato utile consecutivo con un sorriso a metà. Perché ai suoi ragazzi chiede più malizia in gare dove si va in vantaggio e si può amministrare. I minerari invece nel finale non solo hanno subito la rimonta dei padroni di casa ma hanno anche rischiato più del dovuto. Due punti persi, forse, ma anche due gol in campionato per bomber Gjuci. Ritrovato in zona gol. Domenica allo Zoboli sarà sfida vera contro la corazzata Savoia, il passaggio giusto per testare la reale solidità di un Carbonia comunque sorprendente. Da neopromossa è la seconda miglior sarda in questo inizio di stagione. Senza dimenticare che la squadra del presidente Canu, che a fine gara contro la Nuova Florida è stato chiaro mettendo come unico obiettivo la salvezza, ha ancora la sfida contro il Gladiator da recuperare.
Latte Dolce
Tre punti in quattro partite. Troppo poco. Contro il Formia, nel pareggio interno dell’anticipo del sabato per 2-2, il Latte Dolce ha mostrato un piccolo passo in avanti nel gioco ma un passo indietro nell’equilibrio e nella continuità di prestazione. Il problema principale sembra un blocco mentale. Forse le pressioni date dall’attesa di un nuovo campionato da protagonisti e un mercato da top della categoria con i vari Guberti, Scotto e Roberti stanno frenando un po’ troppo la libertà e la spensieratezza in campo dei sassaresi di Udassi. Ecco: ritrovare la voglia di divertirsi senza patemi, sembra una cosa impossibile per una squadra costruita per vincere, ma se i biancoblù riuscissero a trovare una maggiore leggerezza in campo sicuramente la classifica inizierebbe a sorridere di più. Bisognerà farlo in fretta però, già dalla prossima trasferta contro la Vis Artena, perché il distacco dalle prime posizioni è già di 7 punti. Dai singoli d’esperienza ci si aspetta questo salto di qualità e di carattere, a partire da Scotto e Roberti, con il bomber romano chiamato a una prova degna del suo curriculum dopo un’uscita sottotono contro il Formia.
Lanusei
Bello, ma ancora balla a scatti. Questo il nuovo Lanusei di mister Greco. Gli ogliastrini ancora non sono riusciti a vincere in campionato e contro una squadra di blasone, ma in difficoltà, come la Nocerina al Lixius è arrivato un altro pareggio. I rimpianti per alcuni punti lasciati per strada ci sono, anche se per la mole di gioco e di occasioni che costruisce a questa squadra potrebbe solo servire del tempo per trovare la giusta identità e i primi tre fondamentali punti. In Serie D però il tempo è sempre troppo poco e la classifica ha già iniziato a correre sia davanti ma soprattutto dietro. E domenica prossima ci sarà la delicata trasferta in casa dell’Afragolese. L’ennesimo test di carattere per un Lanusei giovane ma con tanta voglia di mostrare il proprio gioco contro qualsiasi avversario.
Torres
Zero punti, ultimo posto in solitaria. Bastano questi numeri per descrivere l’inizio in crisi della squadra rossoblù. Ma è troppo presto per sparare sul soldato Gardini. Quando le cose non vanno bene è normale che il primo a finire nel vortice delle critiche sia l’allenatore. Ma in realtà quella vista contro la capolista Monterosi, sconfitta 0-1 al Vanni Sanna, è stata la miglior Torres di questi primi tre turni giocati. Considerando che mercoledì ci sarà il recupero con la Nocerina. I rossoblù sono parsi in campo in costante crescita ma ancora la strada da fare è tanta. Manca qualcosa in attacco, non a livello di nomi dove l’arrivo di Mesina garantisce per la categoria, ma a livello di finalizzazione. Una sola rete in tre gare è troppo poco. Anche se paradossalmente nell’inerzia della gara alla Torres stanno pesando di più alcune leggerezze difensive. Sarebbe troppo facile ora dire che senza Gardini questa Torres svolterebbe. Il gruppo, e ieri nessuno dei ragazzi si è presentato per parlare con la stampa, sta pagando le normali pressioni di una piazza che per storia giustamente pretende di più. Senza dimenticare che nello scorso campionato i tifosi hanno sognato con il terzo posto e in estate la stessa dirigenza ha alimentato la voglia di ambire a un ripescaggio in Serie C. Ora però la Torres deve essere brava a resettare perché da Ladu a Sarritzu (il cui infortunio sta condizionando non poco), e da Congiu a De Iulis i sassaresi hanno gli uomini per non restare a lungo in fondo alla classifica. Nota di merito nelle note stonate per Fadda, ottimo impatto per il 2002 da titolare.
Roberto Pinna