“Ci sarà da fare un campionato con 15 finali”. Così Leonardo Semplici nel giorno della sua prima conferenza stampa da tecnico del Cagliari. Quindici battaglie per cercare di tirare fuori i rossoblù dalle pericolose sabbie mobili che agitano il fondo della classifica e condurre la barca isolana verso quell’isola ora lontanissima chiamata salvezza. Un obiettivo che l’ex allenatore della Spal spera di centrare servendosi soprattutto delle reti dei suoi bomber.
Leonardo Pavoletti, Alberto Cerri e Giovanni Simeone. Prime punte che, sotto la gestione dell’allenatore toscano, andranno dunque alla ricerca del gol da troppo tempo perduto. Sigillo che al trentaduenne bomber livornese manca dal 2-2 casalingo del 29 novembre scorso contro lo Spezia. Il 31 ottobre, invece, la data dell’ultima marcatura stagionale del “Cholito” argentino. Una, infine, la rete messa a segno quest’anno da Cerri. Quella realizzata in Coppa Italia nel 2-1 della Sardegna Arena contro il Verona circa tre mesi fa. Lunghi periodi d’astinenza che sembrano riassumere al meglio il complicato momento del Cagliari nel reparto avanzato.
Ricetta Semplici
“Voglio dare poche indicazioni ma precise. Come modulo continueremo sulla falsa riga di quello già visto nelle ultime settimane”, ha dichiarato oggi Semplici. Parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni e fanno anzi intendere un definitivo passaggio alla difesa a tre e a quel 3-5-2 vero e proprio marchio di fabbrica del cinquantatreenne tecnico fiorentino. Una disposizione tattica già largamente impiegata nel corso della sua avventura sulla panchina della Spal e capace di portare in dote ai ferraresi due salvezze consecutive.
Gioco che si sviluppa soprattutto sulle fasce – con Nandez che, come affermato in conferenza stampa, potrebbe ritagliarsi uno spazio importante sulla corsia di destra – e una continua ricerca di una punta di grande presenza e spessore in mezzo all’area, insomma. Una filosofia calcistica che potrebbe ridare nuova linfa ai tre centravanti rossoblù e, soprattutto, a quel Pavoletti per il quale la manovra tipo di Semplici pare quasi cucita su misura. Un giocatore che, dopo i 626 minuti fatti registrare finora, potrebbe tornare a vestire il ruolo di attore protagonista in questo infuocato finale di campionato.
Questione di gol
Undici gol in 33 partite disputate per Antenucci nella stagione 2017-2018. Sedici centri per Petagna nell’annata seguente su un totale di 36 presenze messe a referto. Dodici reti dello stesso attuale attaccante del Napoli nello scorso campionato in 36 apparizioni complessive. Numeri che identificano i tre capocannonieri della Spal nelle recenti tre stagioni di A vissute dai biancazzurri con Semplici in panchina. Dati che rafforzano l’importanza per il neo tecnico del Cagliari della presenza di una prima punta di peso nei pressi della porta avversaria e della ripetuta ricerca della propria squadra del tipico “riferimento offensivo”. Una sorta di ancora di salvataggio alla quale aggrapparsi ora più che mai per centrare quella sognata salvezza.
Alessio Caria