Cagliari, isola felice. Il titolo del personale romanzo di formazione di Joao Pedro da quando è in Sardegna. Una maturazione costante per il brasiliano in questi anni in rossoblù, in campo ma anche fuori dal terreno di gioco. Il numero 10 di Ipatinga è passato da simpatico guascone di spogliatoio a leader allegro del gruppo, ha messo radici costruendo una famiglia e soprattutto ha attraversato diverse interpretazioni del ruolo di attaccante moderno.
Joao e il 4-3-3
L’ultima suggestione l’ha suggerita Eusebio Di Francesco nella sua presentazione da allenatore rossoblù: “Voglio far divertire i tifosi e vorrei ripartire dal 4-3-3, vedo bene Joao Pedro come esterno di sinistra in avanti”. Per Joao Pedro sarebbe l’ennesimo ruolo della sua carriera in Sardegna. Una duttilità tattica quasi impensabile se si riguarda al primo Joao di Cagliari, che faticava molto a trovare la propria posizione tra centrocampo e attacco. E invece con il passare dei campionati il brasiliano ha agito bene da numero 10 puro, da trequartista con compiti di play alto, da seconda punta e perfino da finto centravanti. Quest’anno con un ruolo ibrido dietro la punta ha messo a segno il suo record di gol in una singola stagione in Serie A: 18. E proprio l’exploit dell’ultimo campionato mette curiosità su una eventuale nuova rivoluzione nel suo modo di stare in campo. Si può cambiare sul più bello e fare comunque bene? Di Francesco in carriera ha sempre valorizzato molto i suoi attaccanti esterni e Joao pur non avendo il passo continuo dell’ala offensiva ha ottima visione e piedi educati per agire da finto esterno e per scambiare molto con il centravanti e per liberare spazi per i compagni o per andare al tiro.
Mercato
Il 4-3-3 che Di Francesco ha in mente per il Cagliari, pur senza estremismi tattici come dichiarato dallo stesso tecnico pescarese, avrà gioco forza bisogno di alcuni investimenti sulle ali dove i rossoblù al momento sono corti. E quindi la battuta su Joao Pedro adattato da esterno potrebbe anche essere interpretata come un primo assist pubblico alla dirigenza per la prossima campagna acquisti. Senza dimenticare che lo stesso Joao Pedro ha mercato e che il suo futuro in Sardegna è tutto da discutere. Sicuramente il giocatore dopo una stagione con tanto di record e vicina ai 20 gol spera in un ingaggio importante. Il Cagliari ha già prolungato il contratto di JP10 lo scorso novembre fino al 2023, aumentando anche l’ingaggio del suo attaccante e portandolo appena sotto il milione e mezzo. Impensabile però che sull’argomento non si torni nelle prossime settimane. Joao ha dichiarato più volte di stare bene in Sardegna ma per farlo restare in rossoblù potrebbe servire un nuovo ritocco allo stipendio. Cagliari che però per ora resta alla porta anche perché sul ragazzo classe ’92 sono diverse le squadre che si sono mosse. Sia dalla Serie A che dall’estero. Il Torino è una delle piste della prima ora ma il Cagliari vuole di più dei 12-13 milioni messi sul piatto dai granata. Anche se alcune contropartite tecniche potrebbero interessare, su tutte il terzino Ola Aina. Presto però per parlare di contropartite perché il Cagliari, come sottolineato dallo stesso Giulini, chiuderà il secondo bilancio consecutivo in rosso, e quindi per fare mercato il club dovrà vendere. Difficile quindi partire con una trattativa che porta pochi investimenti da reinserire negli altri acquisti. Joao si candida, anche per questo, a diventare una telenovela a meno che il Cagliari o un club straniero non mettano fine alla vicenda, con, nel primo caso, un rinnovo dell’ingaggio, e nel secondo oltre al ritocco dello stipendio anche con una sostanziosa offerta ai rossoblù.
Ruolo nella rosa
La permanenza di Joao è legata, almeno per equilibri di spogliatoio, anche alla conferma o meno di Nainggolan in Sardegna. Difficile che il Cagliari di Di Francesco possa privarsi di entrambi per ripartire. Almeno uno dei due dovrà far parte dei rossoblù formato 2020-21, meglio se entrambi. Anche perché i numeri parlano di un Joao Pedro migliore in stagione tra i sardi per tiri effettuati (74) e anche per percentuale di conclusioni in porta (50%). Mentre Nainggolan è il giocatore che ha creato più occasioni da gol di tutta la squadra (49) e anche il migliore per lanci positivi (114).
Roberto Pinna