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Joao Pedro in amichevole con l'Olbia | Foto Sandro Giordano

Cagliari, la dipendenza da Joao Pedro può essere un problema?

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Farà piacere un gol di Simeone, e anche il vento che fa Nandez. Ma un Joao Pedro al Cagliari fa gola di più. Seduto in cima a un paracarro Di Francesco osserva la sua squadra. Un percorso che finalmente sembra volgere a un equilibrio tra divertimento e solidità difensiva. La strada però è ancora lunga e il dubbio principale di queste prime pedalate rossoblù è solo una: questo gruppo può fare a meno di Joao Pedro?

L’impatto di Joao Pedro

Essere fortemente dipendenti da un singolo giocatore in Serie A, specie in tempi imprevedibili come quelli dettati dalla pandemia, è sempre un rischio. Joao è indubbiamente la pedina fondamentale di questo Cagliari. Ma i rossoblù sembrano troppo dipendenti dal fantasista di Ipatinga. Può la squadra di Di Francesco fare a meno di JP10 all’occorrenza? Al momento è difficile dare una risposta positiva a questa domanda. In sette turni Joao ha segnato cinque reti (consecutive nelle ultime cinque giornate giocate dai suoi) e servito due assist. Se Joao Pedro fosse partito sul mercato questa estate e togliessimo i gol e gli assist del fantasista di Ipatinga al Cagliari di Di Francesco la squadra al momento avrebbe cinque punti in meno. Per capirci se togliessimo le reti di Simeone, anche lui a quota cinque, i rossoblù avrebbero quattro punti in meno. Comunque tanti ma meno di quelli portati ai sardi dal brasiliano ex Palermo.

Peso tattico

Joao per Di Francesco è una risorsa indispensabile ma anche un peso a livello tattico. JP10 è il giocatore che ha un impatto tale sul gioco dei rossoblù che il tentativo iniziale del tecnico ex tra le altre di Sampdoria, Roma e Sassuolo, di metterlo da esterno alto sulla sinistra nel 4-3-3 è naufragato dopo appena due turni di campionato. Nonostante le belle parole sulla nuova sfida spese da entrambi nel mini ritiro di Aritzo questa estate. Joao Meravigliao vicino alla porta è troppo importante per gli equilibri offensivi dei rossoblù. Da quando lui è tornato al centro del tridente dietro il Cholito nel 4-2-3-1 del Di Fra il Cagliari ha sempre fatto almeno due reti a partita in questa Serie A.

Alternativa a Jo?

A questo punto il dubbio principale è: chi può giocare, in caso, al posto di Joao Pedro nel 4-2-3-1 del Cagliari? La Coppa Italia ha dato un primo indizio con Di Francesco che ha scelto Caligara in una posizione leggermente più avanzata rispetto al ruolo di mezzala dove è stato schierato in questa Serie A. La logica però con il rientro dall’infortunio di Pereiro dice che il vero sostituto di JP10 è proprio l’uruguaiano ex PSV. Da “sotto-punta”, come amava definirlo Zenga. Il problema è la duttilità tattica del giocatore cresciuto nel Nacional. Joao, anche se gioca vicino a Simeone, in fase di non possesso torna spesso sulla linea dei centrocampisti, e anche per impostare l’azione offensiva in più di un’occasione arretra il suo raggio d’azione per dare maggiori alternative e più linee di passaggio ai compagni. Compiti tattici molto definiti che Pereiro fin qui non ha mostrato di poter seguire con costanza nel calcio italiano. Il Cagliari al momento non sembra avere un giocatore così completo per sostituire Joao Pedro, almeno non senza sentire troppo la sua mancanza. Insomma, è tutto un complesso di cose che fa sì che Joao si fermi qui. E Di Francesco e i tifosi rossoblù si augurano per il più a lungo possibile.

Roberto Pinna

 
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