Capitano, leader e trascinatore. Ma non solo. Alla voce segni distintivi sulla carta d’identità calcistica di Joao Pedro è stata ormai ufficialmente aggiunta la dicitura “letale fiuto del gol”.
Sì, perché dopo le 18 reti della scorsa stagione, sono già 13 i centri in questo campionato per chi, come lui, ha da tempo trovato in Sardegna una sorta di seconda casa. Diversa dal Brasile, certo, e dalla sua Ipatinga, ma comunque il luogo ideale in cui esplodere definitivamente in una serie, la A, che lo ha ormai consacrato come uno dei suoi principali bomber.
Protagonista
Settimo posto nella classifica marcatori relativa ai 28 turni disputati finora. Alle spalle soltanto del capolista solitario Cristiano Ronaldo, di Lukaku, Muriel, Ibrahimovic, Immobile, Lautaro Martinez ed Insigne. Attaccanti di tutto rispetto, insomma. Nomi che arricchiscono di ulteriore valore quanto fatto dal giocatore brasiliano con i quattro mori stampati sul petto in questa annata.
Ala sinistra come nell’esordio stagionale col Sassuolo e nella successiva sfida con la Lazio, esterno destro nella trasferta in casa della Fiorentina, trequartista in 13 occasioni, seconda punta in 10 sfide e centravanti in quattro gare. Chiamatelo, se volete, “il tuttofare rossoblù”. Partito largo nel 4-3-3 di Eusebio Di Francesco, il raggio d’azione del brasiliano è stato poi rapidamente avvicinato alla porta avversaria. Un accorgimento tattico apportato dallo stesso tecnico abruzzese per fare in modo che il ventinovenne ex Estoril potesse prendere parte al meglio alla manovra della squadra. Attuale partner della prima punta nel 3-5-2 di Leonardo Semplici, Joao Pedro è ormai il vero e proprio fulcro della fase offensiva isolana. E non è ovviamente un caso se, come riportato dalla piattaforma di raccolta dati Understat.com, sia proprio lui l’uomo più pericoloso della rosa rossoblù con 10.57 Expected Goals generati in stagione.
Tabù
Riscattare l’amarissima sconfitta rimediata in casa dello Spezia e tornare al successo che manca dall’1-0 col Bologna del 3 marzo. Nel prossimo impegno di campionato in programma sabato alle 15, ecco che Semplici si affiderà ancora una volta a capitan Joao Pedro per cercare di riprendere la corsa verso la permanenza in Serie A. Una sfida, quella col compatto Verona di Ivan Juric, dal valore quasi doppio per il brasiliano, mai andato a segno nei precedenti sei incroci con lo stesso Hellas e unica formazione di questa Serie A mai trafitta in carriera. Motivazioni aggiuntive nel manuale dell’ “operazione salvezza” che vede come agente principale proprio la punta rossoblù.
Leader, trascinatore e capitano. Contro il Verona, Joao Pedro è pronto a sfatare il proprio tabù personale e aiutare il suo Cagliari ad uscire indenne dalle pericolose sabbie mobili della zona retrocessione.
Alessio Caria