Dodici minuti contro il Torino per Diego Godin, antipasto del rientro in campo in Serie A dopo l’ennesimo problema muscolare del Faraone. Fin qui sono sette le sfide saltate su sedici totali dal capitano dell’Uruguay per dei guai fisici. Per la gara alla sua ex squadra, l’ Inter domenica 12 a San Siro, però Godin sembra pienamente recuperato. Tenerlo in panchina non sarà facile per il Cagliari e per Mazzarri, ma i rossoblù nelle ultime giornate sembrano aver trovato un minimo di equilibrio difensivo con la coppia Ceppitelli-Carboni.
Numeri
Curriculum, peso nello spogliatoio sull’anima sudamericana di questo gruppo e soprattutto impatto nelle casse del club con il suo stipendio. Lasciare in panchina Diego Godin in attesa che gennaio porti novità sul futuro del Faraone, con il club che ormai da tempo non nasconde la preferenza a un’uscita dell’ex Atletico Madrid, non sarà semplice per vari fattori. Intanto però senza l’uruguagio classe ’86 il Cagliari di Mazzarri ha trovato in Ceppitelli-Carboni una coppia più sicura. L’ex capitano e il talentino del settore giovanile nelle ultime quattro partite disputate insieme hanno aiutato i sardi a non perdere mai (4 pareggi) ma soprattutto con loro in campo i rossoblù hanno subito quattro reti in quattro gare di Serie A. In generale invece in questo campionato la coppia Godin-Carboni ha subito 9 reti, suddivise in quattro partite (Spezia, Milan, Bologna e Atalanta). La coppia Godin-Ceppitelli 5 in due gare (Milan e Empoli).
Tattiche
Contro il Torino l’ingresso di Godin per uno stanco Ceppitelli ha concesso qualche sbandamento in più alla difesa isolana. Il Faraone ha fatto un intervento in bello stile, alla sua maniera, al limite dell’area su Aina ma anche faticato su Praet, Zaza e Baselli in almeno tre occasioni importanti concesse dal Cagliari ai granata nel finale. Curiosamente Godin-Ceppitelli-Carboni hanno giocato insieme dal primo minuto in stagione proprio a San Siro. Seconda giornata, in quel caso avversario il Milan. Il 4-1 finale in favore dei rossoneri consiglierebbe di non ritentare l’esperimento, anche se quella squadra allora era sotto la guida di Leonardo Semplici. E allora la domanda è: che difesa anti-Inter sceglierà Walter Mazzarri? E soprattutto, dopo essere finito ai margini del progetto per un sontuoso contratto, che nessuno ha obbligato il Cagliari a firmare, ora Godin finirà dietro anche nelle gerarchie di campo della rosa rossoblù? Gennaio potrebbe mettere fine a queste domande, ma intanto a San Siro arriverà una prima risposta e soprattutto da qui al mercato Mazzarri ha bisogno di fare i calcoli giusti per chiudere con qualche punto in più in classifica prima della sosta natalizia del campionato.
Roberto Pinna