Chiacchierata natalizia con Antonello Zucchi, direttore sportivo dell’Arzachena e grande esperto del calcio sardo, cui abbiamo chiesto di dare un giudizio alla prima parte di stagione per le squadre isolane, con pure uno sguardo sul 2026 del movimento calcistico regionale.
Direttore Zucchi, iniziamo dalla Serie A e dal Cagliari. Come giudica il percorso di Pisacane fin qui?
“Direi che è stata una prima parte di stagione in linea con le aspettative della società , che ha puntato con convinzione su un allenatore giovane e alla prima esperienza in Serie A. Per questo qualche passo falso ci sta, qualche errore di valutazione fa parte del percorso di crescita ma mi sembra di poter dire che il bilancio sia ampiamente positivo. Gli infortuni gravi di Belotti e Felici sono una perdita pesante per una squadra che deve lottare per la salvezza, così come ora non ci voleva il ko di Folorunsho, come quelli di Ze Pedro e Mina: non si può certamente dire che questo Cagliari sia stato fortunato con l’infermeria, ma sono sicuro che il gruppo sia solido e preparato per raggiungere l’obiettivo. Ora arriva il mercato invernale, credo che il club sappia già dove intervenire per dare a Pisacane la migliore rosa possibile per centrare la salvezza”.Â
Passiamo alla Torres, ultima in classifica nel girone B di Serie C. Quali sono le sensazioni per il 2026 rossoblù?
“Io sono ampiamente fiducioso nelle possibilità di una pronta risalita della classifica degli uomini di Greco. Aver richiamato Alfonso è stata una scelta lungimirante e le prestazioni lo stanno dimostrando: forse si poteva richiamare qualche settimana prima, ma ha tutto il tempo di fare bene. Non sono ancora arrivati i risultati desiderati, ma il cambio di passo mi sembra evidente anche a livello ambientale. Prima c’era molta tensione, situazione assolutamente comprensibile vista l’assenza di risultati, ma Sassari è una piazza calda che saprà dare il giusto apporto alla squadra. Penso che il mercato darà una grossa mano a Greco, soprattutto in avanti: numeri alla mano la Torres segna poco, credo sia fondamentale individuare un attaccante in grado di portare gol e quindi risultati. Ma, ripeto, credo fermamente nella salvezza dei rossoblù”.Â
Capitolo Serie D: al giro di boa possiamo dire che fin qui le squadre sarde sono tutte promosse?Â
“Assolutamente sì, il livello di equilibrio del girone G poteva creare qualche difficoltà ma le cinque sarde hanno dimostrato di poter fare risultato ovunque e contro chiunque. Il fatto che ci siano quattro di loro nelle zone alte della classifica testimonia l’ottimo lavoro fatto in estate dalle varie dirigenze. Voglio fare un plauso particolare al Cos di Francesco Loi, perché dopo retrocessione e annesso ripescaggio non era semplice riuscire a fare così bene, ma questo testimonia la bontà della progettazione gialloblù in un territorio ampio e non facile, per questo sono molto contento per loro. Spero anche che l’Olbia riesca a risolvere i suoi problemi societari, perché sul campo la squadra sta facendo tutto quello che può in una condizione di estrema difficoltà e gliene va dato merito”.Â
Parliamo di Eccellenza: sette squadre in tre punti in vetta alla classifica, a riprova dell’equilibrio del massimo campionato regionale sardo.Â
“C’è una grandissima lotta per le prime posizioni, ma per me arriverà primo chi ha più esperienza nel vincere, ovvero l’Ilvamaddalena di Sandro Acciaro, tecnico abituato a portare a casa l’obiettivo. Sono convinto che alla fine saranno loro a vincere il campionato, con la speranza che una volta raggiunta la Serie D possa restarci a lungo e iniziare una progettualità sul medio-lungo periodo, perché mantenere la ribalta nazionale sarebbe importante per una piazza ambiziosa come La Maddalena. Mi sta piacendo l’Iglesias, che non a caso è in vetta alla classifica, ma sono certo che anche le altre cinque squadre là in alto come Nuorese, Tempio, Atletico Uri, Lanusei e Ossese daranno battaglia fino all’ultima giornata”.Â
Chiudiamo con la Promozione, campionato in cui milita la sua Arzachena. Qual è il suo giudizio fin qui?
“Inizio parlando in generale del livello dei due gironi: nel raggruppamento del Sud Sardegna c’è grande equilibrio in testa tra Castiadas, Guspini, Villacidrese e Terralba, racchiuse in soli tre punti. Visto il divario con le altre, possiamo già dire che da questo poker uscirà la vincitrice del girone A. Per quanto riguarda il B, invece, l’Alghero con 16 vittorie su 16 gare si sta confermando la schiacciasassi che tutti avevano previsto, grazie anche a investimenti economici certamente inusuali per la categoria. In tante stanno provando a tenere il ritmo della squadra di Giorico, ma il divario è troppo netto e solo i giallorossi possono perdere il campionato”.
E per quanto riguarda l’Arzachena?
“Siamo in linea con le aspettative di inizio stagione, ovvero una salvezza serena. Sapevo bene che gli ottimi risultati portati a casa nella prima parte del campionato sarebbero stati preziosi per i momenti difficili che ovviamente, con una squadra giovane e con una rosa non ampia come chi è partito per vincere, sarebbero arrivati. Non mi sono illuso allora e non mi preoccuperò certamente ora, è un’annata lunga e stiamo rispettando i programmi. Abbiamo una buona squadra con individualità importanti con over come Bonacquisti, Olivera, Bonivardi, Goy e Fernandez, oltre all’arzachenese Donati, cui si uniscono tanti giovani che stanno crescendo con le giuste pressioni. Questo è il progetto e questo stiamo costruendo settimana dopo settimana, in totale serenità ”.Â
Chiusura sul suo futuro, direttore: ci sono state richieste da campionati nazionali, ma lei ha scelto di restare ad Arzachena.Â
“Sì, sono arrivate tante richieste e fanno certamente piacere, ma da arzachenese ormai ho l’Arzachena nel cuore”.Â














