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Torres, Mariotti: “Follonica Gavorrano squadra di qualità, conteranno testa e cuore”

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Manca sempre meno alla finalissima di Coppa Italia di Serie D. Il prossimo 1 giugno, alle ore 17.30 presso lo stadio Bruno Abbatini di Genzano di Roma, la Torres di Alfonso Greco sfiderà per il titolo i toscani del Follonica Gavorrano. In vista della gara nel Lazio abbiamo fatto tre domande sulla partita all’ex allenatore dei sassaresi Marco Mariotti, che dopo l’esperienza dell’anno scorso a Carbonia nel Girone G della quarta serie in questa stagione ha guidato l’Arezzo e sfidato proprio il Follonica Gavorrano nel girone E e nella semifinale playoff, vinta dai prossimi avversari della Torres in Coppa per 2-0. Con il Follonica Gavorrano sconfitto poi nella finale playoff del proprio girone per 4-2 dal Poggibonsi.

Mister Mariotti, che squadra è quella allenata da Marco Bonura?
“Sono un bel gruppo, basato su un 4-3-3 che punta tanto sulla qualità del gioco e sull’attacco rapido alla profondità. Hanno un giusto mix di esperienza e imprevedibilità in tutti i reparti, specie nel tridente offensivo. Sono avvantaggiati dal fatto di aver fatto un’ottima stagione vissuta sulle ali dell’entusiasmo e senza particolari pressioni. Siamo riusciti a recuperarli in stagione con l’Arezzo dopo un lungo distacco e a finire davanti a loro prima della fase finale ai playoff. Non mi aspetto cambino troppo la loro idea di gioco in vista della finale contro la Torres perché sono una formazione con una chiara identità e molto temibile per chiunque”.

Che finale si aspetta?
“Guardando alla ricerca del gioco delle due squadre sinceramente credo vedremo una gran bella partita. La Torres potrebbe arrivare più stanca dopo alcuni infortuni e con i playoff ancora da disputare? Dubito che in una finale l’aspetto atletico influisca più di un certo tanto. Questa sarà una gara che si vince con la testa e con il cuore, provando a fare il proprio gioco e cercando subito fiducia e certezze in campo. Forse il trofeo andrà a chi gestirà e reagirà meglio agli episodi che in una finale pesano il doppio, come un rigore dato o non dato o un’occasione da rete non sfruttata che può minare alcune sicurezze dei calciatori. A livello di qualità la Torres può essere favorita, ma sarà una sfida tutta da vivere e imprevedibile”.

A un passo dagli ultimi verdetti come giudica fin qui la stagione della Torres?
“Hanno fatto una buona annata, arrivando fino in fondo alla Coppa e con i playoff ancora da disputare. Il terzo posto nel girone indica che qualcosa però è mancato, anche se alcuni infortuni, su tutti quello di Scotto, hanno inciso nel momento chiave della stagione. Auguro il meglio al mio amico Alfonso Greco per questo finale di stagione, si merita un trofeo con la squadra rossoblù”.

Roberto Pinna

TAG:  Serie D Torres
 
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