Se credete al destino, probabilmente durante Vis Pesaro-Torres avrete intravisto un qualche segnale che può avere un peso specifico più importante dei classici 90 minuti di una partita di calcio. Nella sfida, vinta per 3-1, dei rossoblù a una delle squadre più in palla del girone B di Serie C c’è un po’ tutto: l’approccio sbagliato, i soliti errori difensivi specie da fermo, la fatica nel trovare il gioco con costanza e poi però anche una reazione di testa e cuore, il ritorno al gol di un uomo fondamentale come Manuel Fischnaller e l’exploit atteso mesi di Momo Varela, che così impattante forse lo era stato solo nella gara d’andata contro i pesaresi.
Impressioni
Diciamolo subito: a Pesaro la Torres per quasi 70 minuti è rimasta in balia degli eventi e il vantaggio iniziale dei padroni di casa sembrava l’ennesimo episodio sbagliato che avrebbe portato alla riapertura della crisi per i sassaresi. Invece lo schiaffo subito è servito a fare reagire in modo importante la squadra di Alfonso Greco, che dalla panchina ha scelto i giusti cambi. Ma la gara di Pesaro è stata anche quella delle piacevoli conferme, come la centralità di Zaccagno o il ritorno tra i più affidabili di Idda e Mercadante, che negli ultimi turni ha lasciato Dametto in panchina nelle gerarchie. Il 3-1 in trasferta, dove la Torres rende sempre meglio di tutte nel girone (23 punti fatti come il Pescara), però è stata anche la gara dei ritorni, come quello di Fischnaller tornato a segnare (doppietta) dopo un digiuno durato 7 giornate, oppure come quello di Momo Varela, che da subentrato ha sfogato con strappi, gol e inserimenti delle settimane giocate sottotono e in modo di molto inferiore rispetto alle attese estive.
Serenità
Greco è stato chiaro a fine gara: questa deve essere la vittoria della serenità. E ha ragione, perché senza il successo contro la Vis Pesaro la sua squadra avrebbe chiuso una due mesi di novembre e dicembre con due pareggi, due vittorie e tre sconfitte. Invece la rimonta, che è valsa il contro sorpasso al quarto posto, permette alla Torres di provare a riprendere a correre in campionato con maggiore continuità. Il 3-1 di Pesaro lascia anche tanti rimpianti a una Torres che ha dimostrato che, se non si fa sconfiggere dai propri fantasmi, può essere la migliore squadra del girone. E non è un caso che nonostante i tanti punti lasciati per strada da inizio stagione siano solo 5 i punti di ritardo dal Pescara che guida con la Ternana il torneo. Anche per questo la sfida del Vanni Sanna del 5 gennaio al Pescara sarà fondamentale per riaprire non solo un ciclo di risultati utili, ma per rimettere il focus sull’obiettivo principale dell’intera annata. Con la Torres che dovrà metterci la stessa fame mostrata a Pesaro, quella cattiveria agonistica che l’anno scorso, alimentata da entusiasmo e minori pressioni, ha portato a un risultato straordinario. Che può anche essere migliorato, ma il destino deve metterci del suo. Con il destino che va saputo portare dalla propria parte.
Roberto Pinna