Abbiamo chiesto all’esperto di calcio sudamericano e spagnolo per la Gazzetta dello Sport di tracciare un profilo dell’oggetto del desiderio rossoblù.
“Vendere Barella per le cifre di cui si parla in questo momento (50 milioni) e poi prendere Nandez a meno della metà sarebbe un affare clamoroso per il Cagliari”. Non usa mezzi termini il collega Adriano Seu, uno dei massimi conoscitori del calcio latino (sudamericano e spagnolo), vero e proprio estimatore della mezzala uruguaiana del Boca Juniors. “Stravedo per lui, è un calciatore strepitoso e sinceramente non mi spiego come mai ancora nessun top club abbia investito su di lui”, spiega Seu, che per la Rosea si occupa di fútbol. “Questo mi stupisce per diversi motivi: intanto per la clausola rescissoria relativamente bassa, poi per la giovane età (23 anni, ndr), per la sua polivalenza, per l’esperienza internazionale e per la personalità da leader, che ne ha fatto il capitano del Penarol a soli 19 anni”.
Insomma, un calciatore già pronto per l’Europa, forse anche per qualcosa di più competitivo rispetto al Cagliari: “Se posso permettermi, credo che Nandez per i rossoblù rappresenterebbe un upgrade rispetto a Barella. Fisicamente e tecnicamente sono molto simili, anche se all’uruguaiano non si può certo chiedere di far gol o la differenza a ridosso dell’area di rigore. Nandez è un centrocampista di contenimento, che eventualmente può anche fare l’esterno a destra come nella Celeste, posizione dove lo ha provato più di una volta il Maestro Tabarez”. E proprio l’ex tecnico del Cagliari potrebbe aver avuto un ruolo importante nella scelta di Nandez, intenzionato a iniziare la sua avventura in Europa proprio con i colori rossoblù. “Il Cagliari in Uruguay è una realtà ben nota, ma soprattutto ritengo che qualcuno gli abbia parlato bene dell’ambiente. Non ho la certezza assoluta, ma credo che personaggi come Tabarez, Diego Lopez e qualcun altro abbiano il loro peso in questo”.
Perché Cagliari e non un top club? “Sono abbastanza stupito di questo, soprattutto perché a Diego Simeone (tecnico dell’Atletico Madrid, ndr) piace tantissimo, così come è un dato di fatto che l’Inter lo abbia seguito a lungo. Il fatto che Nandez abbia detto sì al Cagliari può avere una duplice lettura: la prima è che il club rossoblù è certamente una tappa più morbida per iniziare l’esperienza europea. In secondo luogo non mi stupirei se dietro questo affare ci fossero proprio i nerazzurri”.
Ma qual è il motivo per cui Nandez vorrebbe lasciare il Boca? “Intanto potrebbe avere la giusta sensazione di non poter progredire ulteriormente in Sudamerica: a 23 anni è stato un idolo al Penarol e al Boca Juniors, due dei principali club del continente e ha già un suo ruolo in nazionale; inoltre ha chiesto per restare con gli Xeneixes uno stipendio pari a quello di Carlitos Tevez, circa un milione di euro. Facile pensare che in Europa possa trovare anche un ingaggio più alto, già a partire dal Cagliari”.
D’altronde, parliamo di uno dei principali crack del momento: “È certamente tra i primi cinque talenti che militano in Sudamerica, ma lì probabilmente ha già raggiunto il top. Per questo ha voglia di dimostrare il proprio valore anche in Europa”.
Francesco Aresu