Intervista all’ex allenatore delle due squadre sassaresi, impegnate domenica al Vanni Sanna nel derby di ritorno che profuma di alta classifica.
Inizia la nostra marcia di avvicinamento al derby di Sassari di domenica 5 gennaio. In vista di Torres-Latte Dolce abbiamo sentito un doppio ex della sfida, quel Marco Sanna che si è seduto su entrambe le panchine delle squadre dell’Acquedotto.
Mister, ci aspetta un derby di alta classifica domenica.
Sì, le formazioni più quotate a livello di rosa del campionato per me sono in assoluto la Turris e il Latte Dolce. Mi aspetto una partita molto combattuta, perché la Torres è molto in forma in questo periodo e il Latte Dolce, nonostante la battuta d’arresto a Portici, è molto forte. Non ho dubbi sul fatto che sarà una bella partita.
Si aspettava le due squadre così in alto dopo un girone d’andata?
Senza alcun dubbio mi aspettavo un Latte Dolce molto in alto, ha allestito una rosa che potrebbe giocarsela in altre categorie. La Torres ha entusiasmo e degli ottimi giocatori, pensavo si potesse salvare facilmente perché rispetto all’anno scorso è una squadra decisamente più forte, ma non pensavo che avesse un exploit del genere. Sono contento per loro e mi auguro di rivederli sempre lassù. Un pronostico secco? Dico un pareggio.
Torres e Latte Dolce saranno in alto fino alla fine della stagione?
Non saprei, l’unica cosa certa è che la Turris ha una rosa superiore a tutte le altre, si sono rinforzati anche ora nell’ultima finestra di mercato. Secondo me in questo momento è la più attrezzata.
È possibile una fusione tra le due società di Sassari a fine anno?
Questa è una domanda da un milione di dollari, non saprei proprio. Posso solo dire che sono due fazioni completamente distinte in questo momento e mi viene difficile vedere una fusione.
Qual è il suo ricordo dell’ultimo periodo trascorso a Sassari con la Torres?
A livello di risultati è stata un’esperienza per niente positiva. La squadra, come mi aveva detto la società, era scarsa: ho cercato di fare di tutto per rimetterla in sesto e ci eravamo quasi riusciti, poi la dirigenza ha deciso di cambiare. Ma voglio guardare il lato positivo della cosa e dire che questo mi serve come esperienza, perché allenare a Sassari è molto difficile.
Sassari, Cagliari, Nuoro: qual è il segreto per essere amato in tutta la Sardegna?
Difficile dirlo, ma per quanto mi riguarda posso dire che mi sono comportato sempre nel migliore dei modi ovunque: poi i risultati nel calcio vanno e vengono, ma se tu ti comporti bene non devi avere paura di nessuno.
Il suo punto di vista sul Cagliari: può sognare in grande?
Quest’anno ha una formazione che può ambire ad arrivare in alto, almeno nelle posizioni che valgono l’Europa League. La società ha alzato il livello con Nainggolan, Rog, Simeone e poi hanno trovato Joao Pedro che sta facendo benissimo. Si è creato un grande entusiasmo e con qualche acquisto mirato potrebbe arrivare in Europa.
Capitolo Olbia, cosa deve fare per tenere la Serie C?
Personalmente seguo con piacere tutte le squadre sarde. L’Olbia punta sempre sui giovani e la società ha deciso di continuare con questa filosofia, ma i giovani non sempre bastano e lo sanno benissimo anche loro. Presumo che ora facciano qualche acquisto senior.
Tornando a Sassari, la situazione del Vanni Sanna è sempre più preoccupante.
È una situazione che perdura da anni, la questione stadio esiste da tanto tempo: non so come si possa risolvere, ma la diatriba dura da anni e non capisco per quale motivo non si trovi un accordo. Spero si giunga a una soluzione al più presto, mi dispiace che due società come Torres e Latte Dolce vivano questa situazione, meriterebbero di più.
Come vede le altre formazioni sarde della Serie D?
Non le ho viste giocare dal vivo, ma le seguo assiduamente: ho visto che il Lanusei fa un po’ di fatica, ma spero per loro e per il mio amico Gardini che si possano riprendere al più presto. Il Muravera sta facendo bene, i gialloblù hanno dei marpioni in squadra e si salveranno facilmente. Il Budoni ha cambiato allenatore, Hervatin era molto bravo così come lo è Cerbone e spero possano mantenere la categoria. L’Arzachena? Si stanno riprendendo alla grande e Giorico sa sempre cosa fare.
Un pronostico sull’Eccellenza?
Ci sono tre-quattro squadre che se la stanno giocando, ma mi sembra che Castiadas e Carbonia abbiano qualcosina in più degli altri. La Nuorese sta facendo un ottimo campionato, ma la vedo leggermente sotto le altre due come rosa, poi c’è l’Ossese che sta facendo bene. Sono tutte lì, sarà un bel campionato fino alla fine.
Domanda a bruciapelo: esiste un Marco Sanna oggi tra i calciatori sardi?
Non saprei rispondere sinceramente. Spero solo che i giovani di oggi abbiano la stessa voglia che avevo io quando sono emerso dalle serie minori.
Matteo Porcu