Le parole dell’ex capitano rossoblù, ora voce tecnica nelle telecronache delle sfide interne della Torres sulla finale playoff che attende Bianchi e compagni contro l’Afragolese di Fabiano.
Una sfida complicata, da vincere per concludere al meglio una stagione lunga e sostanzialmente positiva, cui manca il sigillo definitivo. La finale playoff tra Torres e Afragolese sarà l’ultimo atto dell’annata 2021-22 per i rossoblù di Alfonso Greco, che contro i campani potranno sfruttare fattore campo e miglior posizione in classifica per cercare di avere la meglio e mettere punti importanti nella graduatoria per un eventuale ripescaggio in Serie C. Alla vigilia del match abbiamo sentito Roberto Ennas, ex attaccante dei sassaresi e ora commentatore tecnico per il club di via Coradduzza.
Ennas, la Torres è reduce dalla bella vittoria nel derby contro l’Arzachena: che gara sarà contro i campani?
“Non bisogna dimenticare che l’Afragolese è una delle squadre che fin dalla vigilia gli addetti ai lavori indicavano tra le favorite del girone G, per budget speso e valore dei giocatori. Nell’incrocio del Vanni Sanna, con il match finito in parità (1-1, ndr), mi è sembrata una squadra sì con un potenziale offensivo devastante, ma pure con la tendenza a concedere tanto all’avversario, come testimoniano i 45 gol subiti in stagione. Davanti hanno Fabio Longo, capocannoniere del girone e, a mio modo di vedere, il miglior attaccante della categoria. Sarà una partita tosta, abbiamo il vantaggio del fattore campo e dell’entusiasmo del Vanni Sanna che contro l’Arzachena si è fatto sentire tutto e questo non è un fattore da poco”.
Ci sarà una carica incredibile da parte del pubblico sassarese, visto anche l’orario di gioco: è un peccato che la vittoria non regali direttamente la promozione in Serie C…
“Ripescaggio o no, a prescindere da come vada la finale playoff quella che va a concludersi resterà una stagione più che positiva per la Torres, come primo anno della nuova società. La vittoria contro l’Afragolese sarebbe la ciliegina sulla torta, per continuare a mettere punti importanti nella graduatoria in caso di ripescaggio”.
Sarà la seconda finale in stagione per la Torres: contro il Follonica Gavorrano è mancata precisione nella cura dei dettagli, vedi le occasioni per il raddoppio sprecate a inizio ripresa. Obiettivo replicare l’attenzione messa con l’Arzachena?
“Certamente, il fattore nervoso avrà il predominio sulla stanchezza fisica. L’Afragolese ha disputato 120 minuti nella semifinale vinta contro la Nuova Florida, mentre ho visto i ragazzi di Greco molto pimpanti nell’ultima partita casalinga, una cosa che non succedeva da un paio di mesi, per via di qualche infortunio di troppo. Domenica mister Greco è stato bravo a mettere in campo una formazione che ha ben figurato, arretrando Bianchi e facendo praticamente debuttare Tesio che aveva poco minutaggio fin qui. Lui, Kujabi e Masala a centrocampo hanno giocato una gara encomiabile: se con l’Afragolese la Torres dovesse ripetere quella prestazione credo che la vittoria sia a portata di mano, con il successo nei playoff che sarebbe un traguardo prestigioso per questo finale di stagione. Come si dice, rispetto per tutti, paura di nessuno…”
In chiusura, chi sarà l’uomo decisivo contro l’Afragolese per Roberto Ennas?
“Senza dubbio Adama Diakite. È tutto l’anno che ripeto le stesse cose, è un giocatore che mi piace tantissimo: fa un lavoro sporco impressionante, tanto che finisce le partite sempre stremato. Se avessi la fortuna di giocare con un attaccante così starei a tre metri da lui, per sfruttare tutte le sponde di testa, di petto. È un giocatore che si danna l’anima. Immagino che l’Afragolese farà una partita attendista, pronta a ripartire con il suo tridente delle meraviglie. Penso che tatticamente sarà una partita così, ma se la Torres dovesse ripetere il possesso palla rapido grazie all’ottimo lavoro dei centrocampisti ha un’arma importante da giocarsi”.
Francesco Aresu
