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Daniele Ragatzu in azione contro la Torres | Foto Alessandro Sanna

Olbia, le Pagelle | Ragatzu si sacrifica e crea, pomeriggio difficile per Fabbri

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Sconfitta interna per l’Olbia di Roberto Occhiuzzi che perde per 1-3 al Nespoli contro la capolista Gubbio. I nostri giudizi.

Gelmi: 5,5. Parte forse leggermente in ritardo sulla punizione, anche se Arena la piazza lì dove sarebbe stato difficile per tutti raggiungerla. Nessuna colpa sugli altri gol e nel finale evita che il passivo diventi più pesante.

Gabrieli: 5,5. Spina di nome e di fatto lo punge continuamente quando accelera sul suo lato. Fase di spinta praticamente inesistente nella prima frazione, si vede qualche volta di più nel secondo tempo ma fa davvero poco. (dal 81′ Boganini: 5,5. Si vede pochissimo, se non per una sgroppata sulla sinistra appena entrato e un tiro dal limite che finisce ampiamente alto. Poco però anche il tempo per incidere).

Brignani: 5,5. Mbakogu lo tiene occupato per tutto il tempo. L’apprensione è tanta visto anche che l’attaccante ex Carpi non è statico nell’area di rigore olbiese ma si muove per dare respiro alla sua squadra. Dovrebbe guidare la difesa che però sbanda specialmente in occasione del secondo e del terzo gol degli ospiti.

Travaglini: 5,5. Ancora una gara da centrale vista l’emergenza. Prova a fare il suo senza gran successo. Diversi gli errori in impostazione, Spina passa tra lui e Fabbri in occasione del terzo gol umbro.

Fabbri: 5. Non un gran pomeriggio per il sammarinese schierato sulla corsia difensiva mancina. Rimane vittima della brutta scalata della difesa dei bianchi in occasione del secondo gol, quando perde Arena, poi si dimentica di schermare il taglio di Spina in occasione della seconda rete dando attenzione solo al pallone.

Renault: 5,5. Esterno destro nel 4-4-2 del primo tempo, si vede poche volte ma cerca di fare le cose con ordine. (Dal 45′ Occhioni: 6. Entra con il piglio giusto per dare una mano in mediana, facendosi vedere con coraggio e personalità per gestire il pallone. Uno dei più positivi.

Incerti: 5,5. È da un suo fallo ingenuo che arriva la punizione dal limite di Arena che vale il vantaggio ospite. Cresce alla distanza anche se qualche volta pasticcia con il pallone tra i piedi temporeggiando troppo. Esce stremato nel finale. (dal 89′ Emerson: sv.)

La Rosa: 5,5. Predica nel deserto per gran parte del primo tempo insieme a Ragatzu, va anche vicino al gol con una punizione che rischia di infilarsi sotto l’incrocio dei pali. Il Gubbio comincia così a stargli più addosso e la sua partita si fa via via più difficile. Rischia anche di farsi trascinare dal nervosismo. (dal 81′ Babbi: sv. Non tocca un pallone dal suo ingresso.)

Sueva: 5,5. Fa quasi l’attaccante esterno anche nel primo tempo, prima proprio di spostarsi sulla linea di Contini nella seconda frazione. Cercato più volte dai compagni, l’impegno è tanto ma non riesce mai a creare un vero e proprio pericolo per gli avversari. Ed è una mancanza che pesa. (dal 87′ Konig: sv.)

Ragatzu: 6. Soliti sacrifici per cercare di illuminare la manovra offensiva dei galluresi. In uno dei pochi momenti di libertà concessi dagli avversari trova lo spazio per una pennellata perfetta per la testa di Contini. Nel secondo tempo moltiplica gli sforzi, prova a trascinare i compagni che però non rispondono sempre presenti.

Contini: 6. Da una sua palla persa per un dribbling di troppo nasce l’azione veloce che porta al raddoppio degli umbri. La sua frustata di testa riaccende però almeno un minimo le speranze olbiesi. Tanto sacrificio nella seconda frazione, quando sono pochi i palloni giocabili che gli arrivano.

Occhiuzzi: 5,5. Le assenze pesano e si nota anche dallo schieramento iniziale. Il piglio nei primi minuti sembra quello giusto, poi però il gol di Arena mette la gara in salita. Da lì l’Olbia ogni volta che accelera si confronta con il cinismo avversario che porta a due reti nel giro di meno di dieci minuti. Nel secondo tempo cambia leggermente lo spartito tattico, ma al di là dell’occasione nata dai piedi di Ragatzu e che porta all’intervento dubbio di Portanova le occasioni latitano perché i bianchi fanno troppa fatica a creare superiorità numerica anche per propri demeriti. Non il modo ideale di conquistare un pubblico che comincia a essere preoccupato, e lo fa capire sia durante che al termine della gara.

Matteo Cardia

TAG:  Olbia Serie C
 
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