Il calciomercato del Cagliari ristagna a tre giorni dalla chiusura.
Meno di tre giorni al gong del calciomercato invernale e in casa Cagliari si balla tra la necessità di fare più di qualcosa e i pensieri che arrivano dal negativo cammino tra fine 2018 e inizio 2019. La delusione di Reggio Emilia non è stata mitigata dalle ore trascorse né da clamorosi colpi in entrata. Dall’Argentina rimbalzano nuovamente voci che vogliono i rossoblù ancora al lavoro per ingaggiare la mezzala uruguayana Nahitan Nandez (’95), dal Boca Juniors. Tanto basta per tenere sul chi va là i tifosi, mai così abbacchiati in questa stagione
Detto di Nandez, va ribadito come suoni strana l’eventuale operazione per questo giocatore che tanto bene ha fatto in Nazionale e nel Boca Juniors. Costa parecchio e sarebbe davvero sorprendente vedere il club di Giulini prenderlo in questo momento, ma fino all’ultimo è tutto possibile, in ogni direzione. Di sicuro c’è che al Cagliari non potrebbe bastare il nuovo uruguayano (dopo Oliva, tornato in Sudamerica per la burocrazia) al fine di risolvere i problemi emersi nelle ultime gare.
Nandez appare come la pepita per impreziosire una squadra che funziona e sia lanciata verso obiettivi più prestigiosi. Niente di più lontano dal Cagliari, che invece annaspa con un gruppo incartatosi e ritornato a vecchi difetti: poche idee e confuse, lentezza, scarsissimo entusiasmo negli interpreti come nel nocchiero. Da tempo si rileva come servano almeno un paio di rinforzi, sulla fascia sinistra difensiva e in avanti, dando per assodato il dogmatico 4-3-1-2 di Maran. Il nome di Peluso (ottimo da centrale in Sassuolo-Cagliari) si è raffreddato sul più bello, ma per il resto non ci sono fuochi d’artificio che lascino entusiasmare il popolo. Che Giulini, Carli e soci lavorino in silenzio per sorprendere tutti? Questa è la speranza, in attesa di capire cosa ne sarà di profili quali Farias, da tempo con le valigie in mano, e Sau, ormai ai margini.
Fabio Frongia