agenzia-garau-centotrentuno

Milani: “Vertenza alla Torres? Ora no, ma vogliamo ciò che ci spetta”

Simone Milani attaccante della Torres
Simone Milani | Foto Alessandro Sanna
sardares
sardares

Leader a sorpresa, sfortunato ma non arreso, tuttavia molto deluso dalle risposte avute dal mondo del pallone, specialmente dopo l’emergenza coronavirus. In poche parole: Simone Milani. L’attaccante classe 1996 della Torres, protagonista con i rossoblù di una stagione al di sopra delle aspettative e chiusa con lo stop a causa del Covid-19 al terzo posto dai sassaresi, si ĆØ raccontato ai nostri microfoni. Un viaggio dentro la stagione con la Torres tra ricordi del suo arrivo, aneddoti, speranze per il futuro ma anche qualche rimpianto per la conclusione amara di un’avventura.

Ā Simone, partiamo dall’inizio: perchĆ© la Torres?

“Mi parlò di Sassari un amico che ho in comune con il mister Mariotti. Mi disse che il tecnico mi voleva con sĆ© in questo nuovo progetto. Io cercavo un rilancio dopo l’ennesima stagione sfortunata e decisi di accettare la sfida. Fu una delle scelte migliori mai fatte perchĆ© alla Torres si ĆØ creato un gruppo, una famiglia. Non vai oltre le aspettative se non stai bene con la testa. Ancora oggi ci sentiamo quotidianamente con tutti i ragazzi, ĆØ un momento complicato per tutti. Mi spiace tantissimo che questa avventura sia terminata cosƬ. A breve tornerò in Sardegna perchĆ© ho casa in affitto a Usini e dovrò andare a recuperare tutte le cose che ho lasciato lƬ. Ho lasciato tutto lƬ perchĆ© speravo di ripartire. Non ho mai smesso un giorno di allenarmi ma purtroppo ĆØ andata cosƬ”.

Punto e a capo, ma che stagione ĆØ stata? Come ve la siete raccontata voi da dentro?

“Lo abbiamo detto più volte, eravamo uno delle squadre più giovani e meno pagate della Serie D. La stagione ĆØ stata incredibile, ma questa squadra aveva un futuro chiaro davanti a sĆ©. Poi ovvio che quando rompi un vaso non tornerĆ  mai come prima. Sicuramente all’inizio, proprio perchĆ© eravamo un gruppo nuovo e giovane, non nascondo che un po’ di scetticismo c’era. Lo vedevamo da fuori e un po’ lo sentivamo anche noi. Poi, dalla prima partita, ĆØ scattato qualcosa tra di noi. In più l’allenatore ĆØ sempre stato con noi. L’unica cosa che spero ĆØ che, anche se il campionato ĆØ stato fermato questa pandemia, la gente non si dimentichi di quello che ha fatto la squadra. In molti mi hanno cercato sui social, perchĆ© hanno capito quello che abbiamo dato per la maglia. Per me sono cose importanti, io sono cresciuto nella curva della Lazio fin da ragazzo e ci tengo. Ieri ho mandato un pensiero al gruppo WhatsApp della squadra. Io non volevo finire cosƬ, volevo dare tutto fino alla fine del campionato. Detto questo, nelle ultime settimane ho visto tanta speranza in cittĆ  e nella dirigenza in vista di un possibile ripescaggio. Spero che la gente capisca che questa speranza ĆØ anche frutto di un lavoro fatto. Se la Torres fosse stata ultima, quintultima o a metĆ  classifica a quest’ora non ci sarebbe stato lo stesso clima”.

Il ricordo più bello di quest’anno a Sassari?

“Il derby di ritorno vinto con il Latte Dolce 1-0 in campionato. Abbiamo provato tutto l’anno a riportare entusiasmo in cittĆ  e tifosi allo stadio. Quella partita ĆØ stata la ciliegina sulla torta. Un grande pubblico, una vittoria sofferta e una lunga festa. Una gara che ha dimostrato a tutti il nostro valore. Non so se saremo riusciti a riprendere la Turris, e mancava ancora lo scontro diretto da noi in casa, ma sono sicuro che ai playoff avremmo detto la nostra”.

Veniamo agli ultimi mesi: lo stop e la rottura con la societĆ …

“Noi abbiamo ricevuto i rimborsi spesa da settembre a febbraio. E devo dire che il presidente Sechi ĆØ sempre stato puntuale e preciso. Dovrebbe essere la normalitĆ  e non un vanto, ma in questo mondo sappiamo bene che non sempre ĆØ la consuetudine. Dopo lo stop abbiamo continuato a sentirci con i ragazzi su WhatsApp e io ho deciso di farmi da portavoce con la societĆ  per il gruppo. Ho chiamato Sechi a inizio aprile, perchĆ© comunque vedevo che in Sardegna e in altri club di D avevano pagato sette mensilitĆ  e non sei. Una chiamata tranquilla, per capire come fare con il periodo di luglio e il mese di agosto, nel quale abbiamo lavorato anche se il nostro accordo parte da settembre.Ā Lui nella chiamata mi disse che i pagamenti erano in regola come da accordo. Questo però perchĆ© lui ha iniziato a pagare a settembre. E un mese e mezzo siamo stati senza prendere un euro, pur lavorando a luglio e anche giocando ad agosto. Purtroppo questa vicenda nasce dal fatto che in Serie D c’ĆØ poca tutela per i giocatori. Il presidente ha detto che questa situazione ĆØ stata una delusione, ma anche per noi giocatori ritrovarci in questa diatriba, solo perchĆ© stavamo chiedendo delle mensilitĆ  dovute, ĆØ stato spiacevole. Specie perchĆ© si era creato davvero un clima da famiglia. Dopo quella chiamata con Sechi abbiamo provato a capire come fare per avere luglio e agosto, siamo andati a leggere dei rimborsi della Regione alle societĆ  per capire se potessero essere usati anche per i giocatori e poi abbiamo deciso di inviare quella lettera alla societĆ . Dopo la lettera non ci siamo più sentiti. Da lƬ ĆØ nata tutta l’incomprensione ma noi volevamo solo capire cosa fare per avere quello che ci spetta”.

Ma in futuro avete intenzione di fare vertenza?

“Noi abbiamo sempre detto che vogliamo trovare un modo in famiglia di risolvere la questione, e nonostante siano passate settimane dove non abbiamo preso un euro, non abbiamo cambiato idea. E vi assicuro che per padri di famiglia come lo sono i giocatori di Serie D la situazione non ĆØ felice. La nostra volontĆ  però ĆØ quella di sederci con il presidente, dato che fino al 30 giugno siamo calciatori della Torres, e trovare un punto di incontro. Chiaro, se poi fosse impossibile, ragioneremo tutti insieme su cosa fare. E ci tengo a sottolineare tutti insieme, perchĆ© abbiamo sempre agito cosƬ in questo periodo, sempre uniti. Non solo i giocatori ma anche lo staff tecnico. Vertenza per ora no, quindi, poi in futuro non lo so. Vorremo solo avere le mensilitĆ  dove abbiamo lavorato”.

Ecco a proposito di futuro, dove sarĆ  Simone Milani l’anno prossimo?

“Ho ricevuto alcune chiamate e ho tanta voglia di tornare a giocare, anche per questo non ho mai smesso di allenarmi pur sapendo della non ripresa della stagione. Mi spiace che dall’alto stiano tardando cosƬ tanto a prendere delle decisioni concrete: finchĆ© non sapremo davvero il futuro di questa categoria, come quello della C o della B, sarĆ  impossibile provare a capire cosa sarĆ  di noi”.

Roberto Pinna

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox