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LOPINIONE | Biancu-Olbia, capitolo 3: perché?

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Con un bel video dal sapore vintage oggi l’Olbia ha annunciato il ritorno, in prestito secco, di Roberto Biancu dal Cagliari.

Il centrocampista sassarese ha cullato per settimane il sogno di una stagione da protagonista in Serie A con il Cagliari, dopo aver fatto tutto il pre-ritiro di Aritzo e poi il ritiro di Pejo. Lo scoppiettante mercato dei rossoblù in mezzo al campo, con Rog e Nainggolan, e la firma vicinissima di Nandez, ha però chiuso definitivamente le porte al classe 2000 ex Primavera rossoblù

Al momento dell’ufficializzazione del suo ritorno a Olbia, in tanti si saranno chiesti il perché di questa scelta. In effetti, dopo due anni di Lega Pro sempre con la maglia bianca dei galluresi, era logico pensare a un ulteriore step per il sassarese, che per età resta uno dei migliori prospetti delle giovanili rossoblù degli ultimi anni. Dando per buona l’ipotesi di una Serie A ancora troppo impegnativa per lui, era lecito però aspettarsi almeno un anno tra i cadetti,  specie perché fino a qualche settimana fa si era vociferato di un interessamento da parte di Pisa e Chievo nei suoi riguardi. Come mai però niente cadetteria per Biancu? La risposta potrebbe essere nella formula che avrebbe portato Biancu in Serie B: il prestito. Il Cagliari avrebbe preferito mandare il ragazzo in prestito secco, evitando di inserire dei premi di valorizzazione. In pratica dei bonus, per presenze, minuti e così via da dare alla squadra che valorizza il giovane in prestito: una tipologia di affare che, in assenza di benefit, rende difficile trovare club disposti a far giocare (e valorizzare) un giovane non di proprietà.

Perché i rossoblù non hanno pensato a un prestito con diritto o obbligo di riscatto, così anche da poter guadagnare da una futura cessione del ragazzo? È ancora presto per saperlo, ma qui le strade per una possibile ricostruzione si fanno più intricate, con scenari che guardano già al futuro. Un primo motivo potrebbe essere attribuibile alla fiducia cieca che il Cagliari ripone nel giocatore, preferendo al momento un terzo anno di Lega Pro, rispetto a una Serie B con l’eventualità di non controllare completamente il giocatore. Una seconda ipotesi, rilanciata da radiomercato, vedrebbe il giocatore inserito nel discorso relativo all’arrivo di Nainggolan. Un indizio? Alessandro Beltrami, ossia l’agente di entrambi i calciatori. L’Inter, all’interno delle trattative per il passaggio di Radja al Cagliari in prestito, potrebbe aver preso informazioni sul ragazzo con un’eventuale opzione per il futuro, motivazione che escluderebbe un prestito con diritto o obbligo di riscatto da parte del Cagliari ad altri club. Di fatto, il centrocampista sassarese si appresta a vivere una stagione che, volente o nolente, sarà decisiva nel suo futuro: riuscirà finalmente a consacrarsi, lasciando definitivamente il limbo della Serie C?

Roberto Pinna