Ecco le nostre valutazioni sulla prestazione dell’Olbia al termine di Torres-Olbia 1-1, derby di Serie C valido per la decima giornata.
Gelmi 7 – decisivo per due volte, sempre su Scappini, dopo esser stato graziato tre volte capitola sul colpo di testa del centravanti torresino a 5′ dalla fine dove non può proprio nulla.
Renault 6 – prova a proporsi sull’esterno di sinistra, ma prima Liviero lo tiene costantemente in apprensione.
Travaglini 6 – da centrale patisce entrambe le punte, leggermente meglio quando può sfruttare la velocità in anticipo.
Fabbri 5.5 – recuperato per l’occasione, risponde presente tenendo bene la propria area pur commettendo il fallo che causa il calcio di rigore nel primo tempo.
Gabrieli 5.5 – prestazione onesta sull’out di destra, non spinge e si concentra in copertura duellando bene con Girgi.
Incerti 5.5 – nei momenti di difficoltà tiene la barra a dritta con l’esperienza. (dal 76′ Emerson sv)
La Rosa 6 – mediano vecchio stile a dare copertura ai due centrali, non bada allo stile ma alla sostanza.
Occhioni 6 – tanto dinamismo per l’enfant du pays, anche più di frequente impegnato a rincorrere l’avversario che a proporre. (dal 62′ Boganini sv – mezz’ora a disposizione ma è difficile ricordare un suo tocco di palla)
Biancu 6 – lui ci mette tanto impegno, ma è evidente che se il discorso è che se il trequartista deve rincorrere e giocare come mediano è evidente che ci sia un problema.
Ragatzu 6 – unica fonte cui i bianchi provano ad attingere, pesca il jolly che gela il Vanni Sanna a tempo scaduto dopo una partita di sofferenza.
Sueva 5 – evanescente: tanto impegno e sacrificio, ma nessuno spunto degno di nota (dal 81′ Contini sv).
All. R. Occhiuzzi 4.5 – ancora prima dell’aspetto sportivo inaccettabile il sipario col pubblico locale, in una partita molto sentita e ad alto rischio di quiete pubblica: dai tesserati ci si aspetterebbe ben altro.
Per quanto visto in campo, invece, la solita Olbia votata alla copertura e al tentativo di ripartenza ottiene il massimo possibile con un guizzo solista nel finale dopo un’intera partita vissuta in balia delle iniziative avversarie che solo gli interventi di Gelmi e l’imprecisione degli attaccanti avversari ha tenuto in equilibrio. L’esultanza finale la dice lunga sul nervosismo del momento.
Claudio Inconis