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Le Pagelle di Torino-Cagliari: Sulemana uomo ovunque, Luvumbo ed Eldor steccano

Eldor Shomurodov durante Torino-Cagliari | Foto Valerio Spano
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I nostri giudizi sulla gara d’esordio stagionale del Cagliari in campionato: all’Olimpico è 0-0 contro il Torino per la squadra di Ranieri.

Radunovic 6: indirizza la partita verso la strada corretta con la parata d’istinto che nega il gol a Sanabria in apertura, il resto è guardare alcuni palloni sibilare il palo – Schuurs e Ricci – e i compagni soffrire oltremodo sulle palle inattive. Giornata comunque abbastanza serena.

Goldaniga 5,5: il lungo approccio dura mezz’ora nella quale Karamoh lo scherza ripetutamente. Non si dà per vinto, come ad esempio con il recupero fondamentale a negare il tiro a Vlasic, e con esperienza prova a cavarsela. Ma Ranieri non si fida e resta negli spogliatoi all’intervallo pagando la differente velocità con gli avversari. Dal 46′ Di Pardo 6: prende possesso della fascia destra tenendo la posizione senza fare proclami. Attento e diligente, porta a casa la pagnotta.

Dossena 7: esordio in A con la necessità di capire immediatamente che il lavoro non sarà dei più facili, Sanabria lo mette in difficoltà finché non tira fuori dal cilindro la sua proverbiale calma per sedarlo. E così vince il duello anche con l’eleganza che già aveva dimostrato in B con tante buone e qualche cattiva.

Obert 6,5: il suo uomo è Vlasic, non un velocista ma uno più da fioretto. Lo segue pressoché ovunque, senza infamia e senza lode. Ma merita mezzo punto in più per la diagonale lunga a bloccare Radonjic in apertura di ripresa. Dall’87’ Deiola SV: entra da terzo di sinistra della difesa ed è subito attento nel bloccare Radonjic. Pochi minuti, ma con menzione.

Zappa 6,5: a volte precipitoso, ma di fatto solido e concentrato. Vojvoda non è un cliente facile, lo gestisce negli uno contro uno trovando presto le misure. Poco presente davanti, ancora meno quando passa al ruolo di braccetto e conferma il pomeriggio di grazia difensiva.

Sulemana 7,5: non è giocatore da ricami ma più di sostanza, infatti ciò che mette in mostra è il suo essere uomo ovunque con un senso tattico sopra la media. Corre tanto e soprattutto bene, poca confusione e tanta intelligenza. Dai duelli esce quasi sempre vincitore, ma è la costanza di rendimento a illuminare la scena.

Makoumbou 6: ci mette una buona mezz’ora per capire la partita e la propria posizione, poi appena si rende conto del lavoro da compiere lo svolge mettendo in mostra anche gli effetti della cura Ranieri, ossia pochi tocchi e qualche verticale finora mai vista dai suoi piedi. Resta una certa sufficienza di base e qualche problema nella gestione tattica della zona.

Azzi 6: di fronte l’ex Bellanova che, di fatto, non incide mai. Anche per merito dell’italo-brasiliano, bravo e attento in difesa e con alcune sortite offensive che non trovano in Luvumbo la giusta intesa. L’esordio in A è comunque positivo.

Nandez 7: vedi granata e poi segni, in Serie A con 2 gol su 4 messi a segno contro il Torino. Anche oggi ci va vicinissimo, tiro a giro non da lui ma che solo Savic con la sua manona riesce a togliere dal sette. In generale dà tanta quantità ed è l’uomo della prima pressione, utilissimo e funzionale, corsa tanta ma anche con costrutto. Dal 72′ Pavoletti 6: entra con tanta voglia che scarica nel sacrificio del pressing e nel cercare di far respirare la squadra. Non ha occasioni di rilievo, ma prova a dare il proprio contributo.

Oristanio 6,5: falso nove con libertà assoluta di movimento, paga lo scotto fisico contro i prestanti avversari e così la mette sulla corsa, la tecnica e il cambio di passo sul breve. Il risultato è più che buono, mette a disagio Buongiorno e Schuurs a turno pur se manca al momento della conclusione. Ma resta una delle note positive del pomeriggio. Dal 62′ Jankto 6: entra bene in partita mettendo al servizio dei compagni la sua intelligenza e qualità. Potrebbe anche segnare, ma strozza la conclusione da ottima posizione.

Luvumbo 5: sempre sul punto di fare la giocata giusta, poi quel tocco in più o la caduta improvvisa a rovinare tutto. Tatticamente fa il suo, tecnicamente manca e non poco, nelle scelte ancora di più. Il sacrificio non manca, ma in Serie A c’è bisogno di più concretezza e dovrà capire presto il campionato per risultare efficace e utile. Dal 62′ Shomurodov 5: passi l’alibi del ritardo di condizione, passi la poca conoscenza dei compagni, ma è l’atteggiamento a far storcere il naso. Dovrebbe entrare per dare linfa a una squadra stanca, si muove poco e male sembrando in campo per caso più che per scelta. Solo la prima, vero, ma la testa non dà indicazioni positive.

Ranieri 6,5: decide a sorpresa di giocare a specchio con Juric e imbriglia tatticamente il collega. La squadra è solida, concreta, arcigna. Attenzione senza tanta qualità, diverse note positive e un grido d’aiuto reso chiaro dalle scelte: la rosa ha basi, ma mancano difensori e attaccante. Un punto importante, meritato, con un atteggiamento alla Ranieri in tutto e per tutto. Senza barricate, ma provando a giocare pur con tutti i limiti del caso.

Matteo Zizola

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