Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dai rossoblù di Fabio Pisacane in occasione della sfida vinta per 1-0 contro la Roma dal Cagliari nel turno numero quattordici della Serie A.
Caprile 6 – La Roma non lo impegna per gran parte della gara, ma lui su uscite e prese alte dà sicurezza a tutto il reparto.
Zappa 6,5 – Ordinato e preciso in fase di non possesso e propositivo con la palla tra i piedi. La sua attenzione permette a Palestra di spingere sereno, dettaglio non da poco (dal 69′ Prati 6 – Dentro per dare idee e ordine oltre alla lotta. Ci riesce e dà una mano anche in fase di non possesso).
Luperto 7,5 – Sa essere anche leader e lo dimostra. Messaggio non scontato viste le panchine dello scorso periodo che a livello di mentalità e attitudine sembrano non aver lasciato scorie.
Rodriguez 7,5 – Il giocatore c’è, eccome se c’è. Da capire se questi mesi in panchina, oggi alla prima in A, siano stati utili al suo ambientamento o se uno così potesse anche essere rischiato prima viste le difficoltà nel reparto dei rossoblù.
Obert 7,5 – Ha piedi da attaccante ma difende con grande attenzione, finalmente. Una serie di filtranti quasi da regista puro e un’azione in solitaria tutta qualità in attacco a cui è mancata solo la cosa più importante: il gol. Se giocasse sempre a questi livelli sarebbe davvero un ottimo calciatore, sta tutto in lui (dal 77′ Idrissi 6,5 – Dentro con coraggio e carattere nei minuti finali, in entrambe le fasi)
Palestra 8 – Quando parte palla al piede si sente la Domus che trema, sono piedi che spingono sui tubi Innocenti insieme a lui. Se chiudi gli occhi sembra il suono di un treno in corsa inarrestabile. Davvero un gran bel giocatore, esterni così a Cagliari non si vedevano da tempo (dal 92′ Di Pardo SV – Dentro nel finale per dare fiato a un Palestra con i crampi)
Adopo 6,5 – Partita in cui a volte ti fa storcere il naso per qualche pallone gestito con fretta o superficialità, ma fa un lavoro sporco molto importante e di fatto silenzia un giocatore importante per densità e quantità nella Roma come Koné. Mica poco.
Deiola 8 – Continua la saga del guerriero sardo. Un’altra partita di cuore puro e tanta battaglia. Aizza i compagni e lo stadio, praticamente è ovunque. Conferma di essere in questo momento un imprescindibile di questa formazione.
Folorunsho 7 – A tratti è irriverente e fastidioso, si vede che la partita la sente. Però quando alza i giri del motore si rivede la sua migliore versione: strappi, cattiveria, battaglia e anche tanta intensità. Su questi livelli lo si è visto poco ma è un giocatore che diventa fondamentale per questa squadra. (dal 92′ Kilicsoy SV – Dentro nel finale per sfruttare gli spazi e tenere alta la squadra)
Esposito 7 – In una squadra che finalmente piace per costanza nella lotta e nella lettura dei momenti lui è quello che accende la luce con dei piedi che danno del tu al pallone. Da vedere e rivedere la palla che serve a Gaetano sul corner.
Borrelli 6,5 – Gara da puro concentrato di Gennaro Borrelli. Si sbatte tanto e solo un pizzico di cinismo e di qualità ancora da migliorare gli negano anche la gioia del gol. Doveva essere un rincalzo di questa squadra e invece, complice l’infortunio di Belotti, ha dimostrato a tutti come con lo spirito di sacrificio si possa essere protagonisti a sorpresa. Questa è la mentalità che serve per la salvezza (dal 69′ Gaetano 7 – Finalmente Gianluca! Si ricorda di avere dei piedi da giocatore di classe nel momento del massimo bisogno, quando il Cagliari rischiava di sciupare un’occasione troppo ghiotta. Bentornato).
Allenatore: Fabio Pisacane 7,5 – Questa è anche la sua vittoria. La prepara bene, la legge bene e imbriglia una Roma in apnea. La vince anche grazie ai cambi e ritrova un giocatore come Gaetano al quale serviva come il pane un pomeriggio del genere, più per la testa che per le gambe. Scopre definitivamente Rodriguez e soprattutto si prende una boccata d’ossigeno fondamentale in ottica corsa salvezza. Per capire quanto ci fosse bisogno di una vittoria così basta riguardare il gesto da King Kong al triplice fischio che fa verso la sua panchina.














