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Latte Dolce, Setti: “Ripartiamo dai nostri giovani. Obiettivo? Salvezza tranquilla”

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Otto anni a stretto contatto con i ragazzi in qualità di responsabile del settore giovanile con il compito di valorizzare un vivaio florido e fiore all’occhiello del Latte Dolce. Conclusa la stagione, che ha visto i biancocelesti salvarsi passando dai playout e avendo la meglio sul Nuova Florida, Gabriele Setti ha ricevuto la chiamata del presidente Roberto Fresu per dirigere la prima squadra biancoceleste, con l’obiettivo di guidare il club di via Leoncavallo verso la salvezza. Ai nostri microfoni è intervenuto il nuovo tecnico del Latte Dolce, che ci ha raccontato le sensazioni che sta vivendo in vista di questa avventura nella prossima Serie D ma anche quelle che sono le idee e le ambizioni per l’annata che verrà.

Mister Setti, da responsabile del settore giovanile ad allenatore della prima squadra. Un salto importante in avanti dopo 8 anni di impegno al lavoro con i giovani. Cosa l’ha spinta ad accettare la chiamata come tecnico della prima squadra?

”Mi ha spinto sicuramente la voglia di misurarmi in una categoria importante come lo è la Serie D. Vorrei diventare l’anello di congiunzione tra il settore giovanile e il calcio dei grandi, questo sotto certi aspetti è stato un po’ tralasciato negli anni precedenti per vari motivi. Dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi che si faranno trovare pronti nel nostro vivaio di potersi misurare in quarta serie, ma allo stesso tempo a tutti quei giovani meritevoli del nostro territorio”. 

Quali sono le sensazioni all’alba di questa nuova avventura?

“Sono molto motivato, sto provando sensazioni molteplici. Questa è una categoria con la quale non mi sono mai confrontato. Da calciatore ho avuto tanto entusiasmo quando ho affrontato nuove esperienze in categorie superiori e questa carica non mi manca anche all’inizio di questa nuova avventura. Voglio dare la possibilità alla società di vivere un campionato più sereno rispetto a quello della precedente annata. Ma allo stesso tempo dare modo ai giovani di affacciarsi alla Serie D”.

L’obiettivo della società in vista di questa stagione è quello di ritrovare i veri valori del Latte Dolce, dall’identità di quartiere passando per la valorizzazione dei giovani. Che aspettative ha sulla prossima annata e che campionato si aspetta?

”Le aspettative sono alte, nel senso che comunque speriamo di fare il miglior campionato possibile. L’obiettivo è quello riuscire a centrare la salvezza il prima possibile, evitando così i playout e perché no cercare anche di provare a dire la nostra. Il tutto senza però sottovalutare quello che sarà il prossimo campionato. Ci attende un’annata difficile da affrontare considerando la grande novità legata alla diminuzione degli under da schierare come fuori quota. Come vedo questo cambiamento? Io preferisco dare sempre spazio ai ragazzi, sempre che ovviamente che il giovane sia valido. Come fatto anche dal Latte Dolce lo scorso anno con la società che è riuscita comunque a conquistare la salvezza con 2007 in campo. Secondo me non c’è bisogno delle regole per far giocare i giovani, ci vorrebbe maggiore coraggio da parte dei tecnici. Ci sono ragazzi bravi in Sardegna e, ripeto, serve coraggio nel valorizzarli facendoli giocare nei loro ruoli”.

Ultime giornate di primavera tra programmazione della prossima annata e lavoro sul mercato. Che Latte Dolce sarà quello che verrà?

“Sarà un Latte Dolce formato, spero nella sua integrità, da giocatori sardi e con tanti giovani. Questa, come detto anche dal presidente Roberto Fresu, è la nostra mission. Il mercato è in fermento stiamo lavorando con la dirigenza sondando il terreno con diversi giocatori. Siamo alla ricerca di quei profili di qualità ma che allo stesso tempo possano integrarsi bene nel gruppo, adattandosi alla realtà e ai valori del Latte Dolce”

Guardando invece al futuro, rispetto alla stagione passata, in cosa servirà crescere per conquistare una salvezza tranquilla senza passare dai playout?

”Non dobbiamo convincerci di essere già salvi a metà campionato. Dovremo essere sempre concentratissimi perché, come visto in particolare lo scorso anno, la stagione è lunghissima. Capiteranno momenti di difficoltà e dovremo essere bravi a uscirne, con equilibrio, consapevolezza e carattere”.

Andrea Olmeo

 
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