Secondo appuntamento con l’analisi della stagione 2022/2023 del campionato di Eccellenza, che ha regalato emozioni, colpi di classe e qualità dalla prima all’ultima giornata. Qualità riscontrata anche tra i fuoriquota che hanno calcato i campi del massimo torneo regionale: ruolo per ruolo, proveremo a individuare i migliori giocatori dell’annata, ricordando che nella categoria sono compresi i ragazzi nati nel 2003 e nel 2004. Tuttavia, come vedremo, sono diversi i giocatori nati anche dopo il 2004 a essersi resi protagonisti nel torneo.
Portieri
Latte Dolce e Budoni hanno lottato testa a testa dalla prima all’ultima giornata, con avvicendamenti continui e incertezza fino all’ultimo. E di lotta si tratta anche per la difesa della porta, perché sono fuoriquota i due portieri titolari delle due corazzate. Antonio Faustico l’abbiamo già considerato nella Top 11 (qui per leggerla), ma sarebbe stato ugualmente corretto inserire anche Davide Congiunti, classe 2003 e portiere del Latte Dolce. L’estremo difensore nativo di Sassari, dopo l’esperienza positiva della scorsa stagione alla Nuorese (quinto posto e playoff) è stato richiamato alla base e si è fatto trovare pronto, dando sicurezza al reparto difensivo e a tutta la squadra sfoderando parate di livello. Una sua conferma la prossima stagione in serie D appare scontata, considerando la sua giovane età che gli permetterà nella prossima annata di essere ancora fuoriquota. All’interno del gruppo portieri non si possono non considerare altri tre ragazzi distintisi nel corso della stagione: Filippo Stevanato ha avuto alti e bassi con la Tharros, in particolare a inizio stagione, ma le prestazioni del classe 2003 si sono fatte sempre più convincenti durante l’annata, risultando anche un pararigori (4 tiri dal dischetto bloccati in stagione). Scendendo in basso con l’età, stupiscono i 2006 Francesco Mannoni e Domiziano Tirelli, chiamati in causa ma pronti alla lotta, in particolare il primo, che ha difeso per diverse partite la porta del Li Punti nel momento più buio della squadra, ma fornendo prestazioni positive e convincenti. Il secondo invece non è un vero e proprio debuttante, già la scorsa stagione ha difeso per qualche partita la porta del Sant’Elena, mentre quest’anno è arrivato piano piano alla titolarità, superando un giocatore esperto come Palumbo; sarà senza dubbio uno dei protagonisti della post-season dei quartesi.
Difensori
Il gruppo difensivo è caratterizzato da giocatori diversi ma che hanno inciso nelle proprie squadre, fino a diventare dei punti fermi. Il primo esempio è quello di Davide Delogu, classe 2004 in forza al San Teodoro Porto Rotondo, terzino sinistro dotato di buona tecnica di base e non a caso utilizzato da mister Marini anche come centrocampista davanti alla difesa; in poco tempo Delogu ha scalato le gerarchie della rosa diventando un giocatore importante nella squadra gallurese. Così come importante è stato il contributo di Paolo Aru, classe 2005 in forza al Ghilarza. Prima stagione in Eccellenza, ma debutto in una prima squadra datato 2021/2022 in Promozione tra le file della Bittese, con prestazioni stupefacenti tanto da essere adocchiato dalle categorie superiori e anche a livello nazionale, venendo così convocato più volte nelle rappresentative dilettanti. Dopo un inizio in sordina, Aru si è conquistato la titolarità in un Ghilarza formato playoff, con record nella posizione finale e nei punti conquistati. Chi è partito piano e ha continuato in crescendo, conquistando anche la rappresentativa nazionale è Giovanni Luppu, classe 2006 alla prima stagione al Taloro Gavoi. Partito dietro nelle gerarchie, a poco a poco ha conquistato la fiducia di mister Fadda, togliendosi anche il piacere di segnare un gol importante contro il Monastir. Non si può poi non menzionare Federico Bellu, classe 2003 ex giovanili del Cagliari, la scorsa stagione al Carbonia in serie D. Il difensore centrale è stato un perno difensivo del Lanusei di quest’anno, partito con ambizioni di alta classifica ma precipitato nel corso della stagione in posizioni pericolose, tanto da doversi giocare i playout. Il centrale di Decimoputzu è stato uno dei migliori, in una difesa che ha comunque fatto il suo, subendo meno reti di Ossese e Taloro Gavoi. Infine è da citare anche Idris Assoumani, classe 2003 in forza al Budoni, che per tutto l’anno ha arato la fascia destra gallurese: giocatore diventato subito determinante nell’undici di Cerbone, utile in fase difensiva ma soprattutto in fase offensiva, in particolare con il passaggio al 3-4-3, che ha liberato il giocatore gallurese dalle responsabilità nella propria metà campo consentendogli di mettere in risalto le proprie qualità in avanti.
Centrocampisti
Arriviamo al reparto “di mezzo” partendo da Luigi Piredda, 2003 diventato nel corso della stagione un giocatore importante nel Latte Dolce campione regionale. Spesso subentrato nella prima parte di annata, nel momento cruciale della stagione è stato chiamato in causa e ha risposto sempre presente, con 26 presenze totali e 4 gol di peso, in particolare quello segnato allo Zoboli di Carbonia in un match non facile per i sassaresi. E a proposito di Carbonia, squadra giovane e con interessanti fuoriquota, il nome in mediana è quello del 2004 Nicola Mancini. Impiegato principalmente da interno di centrocampo, Mancini è stato continuo, con prestazioni in crescendo che hanno dato una mano al Carbonia nella sua risalita di classifica. Sono stati davvero convincenti Alessio Demurtas e Gabriele Di Nardo, che messi in campo nel momento più complicato della Nuorese a inizio stagione, dopo la fuga di diversi giocatori, hanno risposto con gol e prestazioni: entrambi classe 2004, un gol per il primo, ben 6 per il secondo, con due doppiette in successione (contro Iglesias e Tharros). Il loro contributo è stato importante per consentire alla Nuorese di non mollare e rimanere ancorata alle posizioni che valevano i playout poi raggiunti. Infine, tra i centrocampisti annoveriamo anche Raffaele Sambiagio e Federico Casula: il primo è un classe 2003, alla prima stagione in Eccellenza con il Calangianus dopo aver vinto il campionato di Promozione con i galluresi. Sambiagio è stato uno degli attori principali della risalita in graduatoria dei giallorossi, che hanno recuperato terreno conquistando con diverse giornate d’anticipo la salvezza. Il secondo invece è una scoperta: 2005 in forza al San Teodoro Porto Rotondo che con il tempo si è conquistato il proprio spazio fornendo prestazioni al di sopra delle aspettative, Casula ha giocato prevalentemente alle spalle del duo Ruzzittu-Mulas, tanto da far scalare Molino a centrocampo per non farne a meno.
Attaccanti
Partiamo dalla vera rivelazione stagionale: Nicola Muscas, esploso in questa stagione al debutto tra i grandi con la maglia del Carbonia. Attaccante di movimento, rapido e con un fiuto del gol non comune per un classe 2005. Doppia cifra in stagione, 12 reti realizzate di cui ben 9 nel solo campionato, ha attirato le attenzioni a livello regionale e nazionale, con le convocazioni nelle rappresentative dilettanti. Il futuro davanti a lui sembra essere luminoso. Così come di futuro luminoso si può parlare per Ablaya Faye, classe 2004 del Bosa che abbina un fisico imponente a una grande velocità. Cinque gol in stagione e tandem pericoloso con Imoh, si è conquistato addirittura il Torneo di Viareggio con la società americana Euro New York Soccer Club, risultando peraltro uno dei migliori giocatori. Altro attaccante che ha conquistato apprezzamenti positivi e rappresentative nazionali è Riccardo Arangino, classe 2005: a inizio stagione tra le fila del Monastir, ha successivamente sposato la causa Lanusei risultando spesso il migliore dei suoi e chiudendo al momento con 7 reti, una con i campidanesi e le restanti 6 con gli ogliastrini. Daniele Orro non è invece un nome nuovo: classe 2003, vanta già esperienza in Eccellenza, avendo già disputato la scorsa stagione metà campionato proprio al Ghilarza, che lo ha voluto con sé anche in questa stagione, disputata da titolare in coppia con un attaccante come Caddeo.
Stefano Piras














