La stagione 2022/2023 del campionato di Eccellenza è agli sgoccioli: domenica 30 aprile ad Abbasanta lo spareggio Nuorese-Sant’Elena decreterà la squadra che sfiderà il Lanusei nei playout in gara andata e ritorno, il 7 e il 14 maggio. Ma in attesa della coda finale, e anche del percorso che affronterà il Budoni nei playoff nazionali che regalano il pass per la Serie D, possiamo già presentare la “Top 11”, ovvero i migliori 11 giocatori del campionato appena concluso. Scelta difficile, soprattutto per quanto riguarda l’attacco, con tanti nomi al di sopra dei 20 gol che meriterebbero una menzione speciale. Ma dopo aver analizzato nel dettaglio squadre e partite, mettiamo in campo gli undici scelti con uno spregiudicato 4-2-4.
Portiere: Antonio Faustico (Budoni)
Il testa a testa Budoni-Latte Dolce è anche il testa a testa per la palma di miglior portiere. Tra il classe 2003 Congiunti e il classe 2004 Faustico scegliamo quest’ultimo, uno dei grandi protagonisti della cavalcata del Budoni in campionato e in Coppa Italia. Trentatré le partite giocate su 36, 27 i gol subiti su un totale di 29 (miglior difesa del campionato) a dimostrazione di un contributo importante del portiere gallurese, protagonista anche in finale di Coppa Italia contro il Carbonia con un rigore parato nella lotteria crudele dagli undici metri. Giocatore sempre attento tra i pali, autore di parate di livello, buona presenza in area di rigore, ha fornito sicurezza a una retroguardia esperta. Con un rendimento che ha permesso di mettere le basi di una prestazione complessiva della squadra all’altezza delle aspettative.
Terzino destro: Federico Pireddu (Latte Dolce)
Uno dei pilastri del Latte Dolce vincitore del campionato. Reduce della retrocessione della scorsa stagione, ha voluto fin da subito dare un contributo importante alla squadra in cui ha sempre militato: 36 presenze su 36, 4 gol che hanno pesato nella cavalcata sassarese. Giocatore di spinta, sempre presente nelle azioni difensive e offensive della squadra, ha formato insieme a Piga e Scognamillo una catena di destra all’altezza del compito e soprattutto sempre propositiva in attacco, diventando una spina nel fianco delle diverse difese avversarie.
Difensore centrale: Marco Cabeccia (Latte Dolce)
Probabilmente il difensore centrale più forte di tutta la categoria. Usare poche righe per descrivere la sua stagione è riduttivo: come diversi suoi compagni (Pireddu, Saba, Marcangeli) è rimasto fedele ai colori biancocelesti nonostante la retrocessione. Il capitano sassarese è stato però un autentico trascinatore. Solido in difesa come aveva già abituato, con l’apporto offensivo che ha invece impressionato tutti: 13 gol in stagione, presenza fissa nell’area di rigore avversaria, arma in più nei calci di punizione e nei rigori, con una grande freddezza dimostrata specialmente dagli undici metri. Giocatore che ha letteralmente “scherzato” in questa stagione, dimostrando di meritarsi palcoscenici più importanti.
Difensore centrale: Marco Farris (Budoni)
L’altro capitano dell’altra squadra protagonista in stagione, tornato nella sua Budoni dopo l’esperienza tra le fila della Nuorese. Un altro giocatore che per il proprio trascorso meriterebbe il palcoscenico della serie D, così come per l’atteggiamento in campo: un vero e proprio leader, giocatore solido difensivamente e autore di un solo gol sì, ma un gol che poteva davvero cambiare il corso degli eventi, il 2-0 parziale nel big match di ritorno contro il Latte Dolce. Una stagione positiva che potrebbe diventare trionfale conquistando la serie D con i playoff nazionali.
Terzino sinistro: Nicola Raimo (Budoni)
Arrivato a dicembre in quel di Budoni per rinforzare la squadra, l’ex Lanusei è stato uno dei protagonisti della stagione dei galluresi: Cerbone lo ha schierato sempre titolare, a conferma delle qualità e delle capacità sia difensive che offensive. Da terzo centrale è passato a esser schierato come esterno a tutta fascia, e questo ha permesso al giocatore di dimostrare tutte le sue qualità dalla metà campo in su: ottimo piede sinistro, capace di segnare 2 gol e di fornire assist per i compagni, sempre presente quando si è trattato di calciare angoli e punizioni. Acquisto top e Top 11 assolutamente meritata.
Centrocampista centrale: Andrea Porcheddu (Carbonia)
Non poteva che far parte della Top 11 il classe 99 ex Arzachena e Castiadas, uno dei grandi protagonisti della bella stagione del Carbonia dei giovani: abbiamo voluto premiare la scelta dei minerari di puntare su un gruppo giovane scegliendo il loro trascinatore, in termini di gol e prestazioni. Quattordici gol in campionato e giocate di qualità, per sé e per i compagni. Una continuità di rendimento che ha portato il Carbonia a scavalcare diverse squadre avversarie più accreditate, ancor di più dopo un inizio non certo buono per la squadra di Mingioni, che ha saputo prendere le qualità migliori da tutti i suoi giocatori. E Porcheddu in questo senso ne è senza dubbio la miglior dimostrazione.
Centrocampista centrale: Alfredo Saba (Latte Dolce)
Altro reduce dalla retrocessione della scorsa stagione, altro giocatore che si è caricato sulle spalle la squadra, a suon di gol e prestazioni sempre convincenti. Nove i gol segnati dal centrocampista, spesso usato come incursore alle spalle dell’attacco ed è la sua capacità di inserirsi in area che gli ha consentito di diventare un attaccante aggiunto, e pungere quando più è servito la retroguardie avversarie.
Esterno sinistro: Fabio Cocco (Nuorese)
Forse il sottoscritto è di parte, ma come non mettere in Top 11 una bandiera come Fabio Cocco? Rimasto nella sua Nuoro e nella sua Nuorese, le difficoltà iniziali potevano scoraggiare qualsiasi giocatore ma non lui, che ha vissuto tante stagioni di livello e nelle difficoltà è diventato la guida di una squadra giovane, forse troppo giovane per questo campionato. Ma quella che sembrava un’utopia è diventata realtà: portare la Nuorese a giocarsi lo spareggio per i playout e quindi la permanenza in categoria. Sembrava impossibile, ma il capitano barbaricino non si è mai arreso, e con i suoi 8 centri ha contribuito a regalare più di una speranza a un popolo, non solo a una squadra.
Esterno destro: Luca Scognamillo (Latte Dolce)
È arrivato il momento della consacrazione per il classe ‘98: 14 gol in campionato, è stato lui il motore trainante di un attacco che nel corso dei mesi ha perso le altre due colonne (Kaio e Celin) che piano piano sono scesi nelle gerarchie per infortuni o squalifiche. Non lui, che l’anno scorso è andato vicino dalla vittoria del campionato con l’Ossese, e quest’anno si è preso una bella rivincita, andando in doppia cifra e diventando un riferimento per tutta la squadra. Siamo sicuri che anche il prossimo anno sarà tra i protagonisti in serie D.
Attaccante centrale: Andrea Sanna (Tharros)
Non potevamo non mettere il capocannoniere del campionato nella Top 11: 26 gol in campionato, 31 considerando anche la Coppa Italia, numeri importanti per un giocatore che ha da poco compiuto 40 anni. Incredibile lo score soprattutto negli ultimi due turni, con la realizzazione di ben due poker contro Arbus e Carbonia. Ma al di là di questi 8 gol, l’attaccante ex Torres e Arzachena ha dimostrato ancora di essere un giocatore implacabile in area di rigore: pochi sentono la porta come lui e i 26 gol realizzati hanno permesso alla Tharros di mantenersi sempre al di sopra della linea di galleggiamento, conquistando una meritata salvezza.
Attaccante centrale: Giuseppe Meloni (Budoni)
Altro giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Se dobbiamo dire il nome di un giocatore vincente, andiamo sul sicuro: inizio stentato per via di un’operazione in estate che ha rallentato la preparazione, ma appena il fisico è arrivato a regime il bomber nuorese ha risposto presente, segnando con grande regolarità. Decisivo nella finale di Coppa Italia, titolo di capocannoniere mancato per poco e andato poi appannaggio del compagno di reparto “virtuale”. I numeri restano comunque impressionanti: 23 reti in campionato, 29 totali, le statistiche dell’attaccante continuano a ingrossarsi con facilità disarmante.
Allenatore: Mauro Giorico (Latte Dolce)
Non poteva che essere lui l’allenatore ideale della Top 11 del campionato di Eccellenza. Rimasto al timone del Latte Dolce dopo la retrocessione, non riuscendo nell’impresa di mantenere la categoria la scorsa stagione, l’impresa riesce quest’anno, riportando la sua squadra immediatamente in serie D con numeri impressionanti: 87 punti, miglior attacco, seconda miglior difesa del campionato. Dati di fine stagione a cui si unisce la capacità di non stravolgere la squadra, ripartendo da certezze come Cabeccia, Saba e Marcangeli, riportando alla base giovani e “meno giovani” come Congiunti, Scognamillo e Russu, e pescando dal mercato con Celin, Kaio e Olivera, creando così l’amalgama giusta per contrastare efficacemente lo strapotere del Budoni.
Stefano Piras