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Dinamo Sassari, le Pagelle | Onuaku sa far tutto, Dowe fa troppa fatica da play

Chinanu Onuaku in Dinamo-Malaga di Champions | Foto Luigi Canu
Chinanu Onuaku in Dinamo-Malaga di Champions | Foto Luigi Canu
sardares
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Parte con una sconfitta il percorso della Dinamo Sassari in Basketball Champions League. Al PalaSerradimigni l’Unicaja Malaga scappa nell’ultimo quarto e vince 76-87. I nostri giudizi sui biancoblù.

Robinson: 5,5. Parte forte con 8 punti, soffre però quando la pressione di Diaz si fa sempre più pesante. Alla fine ne mette 14 con 5 assist ma soprattutto cinque perse, di cui una importante nel finale, quando ha anche troppa fretta in alcune situazioni.

Kruslin: 5. Bucchi prova a non caricarlo troppo di minutaggio, almeno inizialmente. Il croato è meno puntuale del solito in difesa, mette la tripla del 69 pari che nel quarto periodo da inizio a una partita nella partita ma è un fuoco di paglia.

Raspino: 6. Parte in quintetto e fino all’ingresso di Dedovic si comporta benissimo in difesa. Pochi minuti ma di massima applicazione possibile.

Bendzius: 6. Aspetta la partita, provando a prendersela a poco a poco. Va in doppia cifra già nel primo tempo quasi silenziosamente, prima di mettere due bombe delle sue. Nel quarto periodo però Malaga lo estromette dal gioco offensivo, è protagonista di alcune buone letture in difesa ma non basta.

Onuaku: 6,5. In attacco è un misto tra un pianista al servizio dei compagni e un fabbro che con il suo ferro ha un rapporto speciale. Kravish fa soffrire pure lui in difesa, ma anche nella sua metà campo quando concentrato l’ex Rockets fa la differenza. Chiude con 20 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Numeri che ne fanno capire l’impatto.

Diop: 5. Solita lotta a rimbalzo per il centro senegalese. Distratto, troppo, però su Osetkowski che lo punisce puntualmente quando lo costringe a uscire dal pitturato.

Jones: 5,5. Parte dalla panchina, quando deve tenere Kravish lo soffre tremendamente, poi sembra sbloccarsi su ambo i lati grazie a una tripla forzata dall’angolo. Maggiormente dentro la partita: un passo verso la condizione, ma non troppo lungo.

Dowe: 5. Quando deve portare palla va in apnea, meglio nella propria metà campo e da guardia. Nel terzo quarto una sua fiammata permette alla Dinamo di restare in partita. Torna a mancare però nel momento decisivo del quarto periodo. È lui su Carter quando l’ex Zenit mette la tripla che chiude la partita.

Gentile: 5,5. Era mancato e il suo ritorno è importante per il futuro. Inizia bene, come gli è capitato spesso negli ultimi tempi, ma nel momento decisivo della gara perde un pallone sanguinoso e perde qualche giro in difesa.

Piredda: ne.

Pisano: ne.

Gandini: ne.

Coach Piero Bucchi: 5,5. La squadra inizia forte per provare a dare un segnale, poi il livello e le rotazioni degli spagnoli si fanno sentire. A rimbalzo i biancoblù perdono nettamente il confronto con una Malaga che ha tanto dalla panchina, al contrario proprio di una Dinamo che comunque rimane in partita e impatta nell’ultimo quarto, segno che non tutto sia da buttar via. Nel momento decisivo però la fatica delle gambe fa offuscare le idee e il gruppo sembra disunirsi. Venti palloni persi, di cui almeno tre nel momento più importante, sono troppi.

Matteo Cardia

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