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Dinamo Sassari | Le Pagelle: Dowe il più continuo, male Stephens

Chris Dowe in Bologna-Dinamo | Foto Luigi Canu
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Sconfitta al Taliercio per laĀ Dinamo SassariĀ che interrompe la sua striscia positiva contro unaĀ Reyer VeneziaĀ che vince perĀ 86-76. Questi i nostri giudizi.

Robinson: 6,5. Venezia rende complicato tenere ritmi che più gli piacciono con la propria difesa. L’ex Chemnitz risponde con intelligenza e luciditĆ , anche se Granger dall’altra a volte punisce ogni distrazione. Parte nel secondo tempo con una accelerazione delle sue e riesce a mettere dentro la gara Bendzius (7 assist finali in toto). Nel pitturato avversario però la vita ĆØ più complicata per i più piccoli e in penetrazione si sente.

Kruslin: 6. Nel primo tempo si nota tanto, perchĆ© ĆØ il solito soldato in difesa, come dimostrato anche nell’azione finale del primo periodo. Inizia con fiducia anche dall’arco, poi però nel lungo – complici anche le maggiori attenzioni della difesa dei Lagunari – diventa meno incisivo e reattivo su ambo i lati.

Jones: 5. I problemi di stomaco, i falli e un giocatore come Micheal Bramos davanti rendono la serata tra le più complesse in stagione. Non entra mai in partita. E la sua assenza in alcuni momenti si fa sentire tanto.

Bendzius: 6. Silenzioso, come spesso accade, nel primo tempo, quando però dĆ  una mano importante a rimbalzo. Nel terzo periodo si sblocca dall’arco e sugli scarichi comincia di nuovo a far paura. Willis però gli gioca qualche brutto scherzo, come la tripla che dĆ  la svolta alla partita in favore degli orogranata.

Stephens: 5. Le diverse dimensioni di Watt mettono in difficoltĆ  pure lui, e le caratteristiche di Venezia non gli permettono di rendere al meglio se non con qualche sprazzo. Il tutto viene certificato da falli commessi come il quarto, speso in attacco con troppa ingenuitĆ .

Dowe: 6,5. Sfrutta sapientemente le sue abilitĆ  nell’attacco del ferro, restando per un bel po’ un rebus per la difesa dei padroni di casa. La fiducia lo fa rendere al meglio anche nel playmaking, ha un piccolo appannamento nel terzo periodo ma resta continuo dando anche una mano maggiore in difesa in alcuni frangenti. Il più positivo.

Diop: 6. Approccia bene come ha abituato nelle ultime uscite di Lba, facendo ben sperare. È insieme a Gandini il migliore tra i lunghi almeno per atteggiamento e per mani reattive, anche se le stesse tremano troppo dalla lunetta. Watt però è un cliente troppo ostico e scafato in alcune situazioni pure per lui e specialmente nel finale di quarto periodo lo si avverte.

Chessa: sv. Pochi minuti in campo.

Gandini: 6,5.Ā  L’uomo che non ti aspetti. I problemi di falli degli altri lunghi lo chiamano nuovamente in casa. Venezia lo sottovaluta, lui ne approfitta giocando minuti importanti anche se paga qualcosina in difesa ma solo realmente nel lungo periodo. Esempio per i compagni.

Devecchi: 6. Undici minuti in campo per il capitano biancoblù, che prova anche a dare una mano in attacco senza però risultati positivi.

Raspino: Entra per la prima volta nel finale di terzo quarto e non ĆØ un ingresso dei migliori. Tessitori e Parks lo puniscono subito. Una serata nettamente diversa da quella di Malaga.

Coach Piero Bucchi: 6. La squadra non muore mai, ma la fisicitĆ  veneziana ĆØ il rebus mai risolto da Sassari nell’arco dei quaranta minuti. Tanti i quindici rimbalzi offensivi concessi, tanti anche i liberi sbagliati, tanti i problemi di falli (anche se questo aspetto sarebbe discutibile). Ma nonostante questo Sassari rimane in corsa. Si sĆ  che alla fine i dettagli saltano fuori e il risultato lo dice, ma in una serata difficile sia per le rotazioni corte che per una terna più che confusionaria, i biancoblù fanno capire di essersi definitivamente rimessi in carreggiata. E questo nell’ultimo sforzo per cercare le Final Eight sarĆ  fondamentale.

Matteo Cardia

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