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Dinamo Sassari, le Pagelle | Diop-Onuaku gran duo, mano fredda per Bendzius

Ousmane Diop in Dinamo Sassari-Virtus Bologna | Foto Luigi Canu
Ousmane Diop in Dinamo Sassari-Virtus Bologna | Foto Luigi Canu
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La Dinamo Sassari combatte ma deve alzare bandiera bianca contro una fredda Virtus Bologna che sbanca il PalaSerradimigni per 69-74. I nostri giudizi.

Robinson: 5,5. Inizia bene alternando gli spartiti offensivi della squadra, in difesa è quello che tra i piccoli ha le gambe più reattive. Il problema è però sull’altro lato. Sembra sbloccarsi con un tiro dei suoi nel secondo periodo, ma gli sforzi in penetrazione non vengono quasi mai premiati né dal ferro né dagli arbitri.

Gentile: 5,5. Ancora in quintetto, ha il problema però di spendere in fretta due falli che ne minano l’entrata in partita. Dà una buona mano in regia, perde in qualche occasione i giri in difesa nel lungo periodo ma è soprattutto in attacco che si accende troppo tardi.

Jones: 6. Firma 8 dei primi 10 punti dei sassaresi, con tutto il suo repertorio in bella mostra. I problemi con i falli ne fermano l’energia. Di buono c’è che prova comunque a restare in partita, anche se troppo timido in alcuni momenti in difesa quando Cordinier sale in cattedra.

Bendzius: 5,5. Sono pochi gli spazi che gli vengono lasciati come già capitato in Supercoppa, con Ojeleye spesso alle sue calcagna soprattutto nel primo tempo. È fondamentale nell’equilibrio della squadra (oltre 36 minuti in campo), soffre meno del previsto quando attaccato, ma resta fermo a quota 7 punti e soprattutto sbaglia almeno due triple che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara.

Onuaku: 6,5. Ritorna in quintetto e lo fa capire alla sua maniera, con due assist che hanno poco a che vedere con le usuali mani di un lungo. Ingaggia un gran duello con Jaiteh, anche lui però – e non è la prima volta – si carica di falli troppo presto. L’ex Rockets stavolta è bravo però a controllarsi, non si tira indietro e resta concentrato fino all’ultimo secondo. Le prove di Diop potrebbero aver dato una scossa.

Kruslin: 5,5. Prova a fare il suo in difesa prendendosi a lungo cura di Lundberg. Non è una delle sue serate più brillanti per intensità, con Bologna che gli sta incollata sulle uscite dai blocchi per limitarlo al tiro dall’arco in cui chiude con il 50%.

Nikolic: 5,5. Prova a non far mancare il suo apporto in entrambi i lati, convincendo sopratutto nel primo tempo. Come i colleghi di reparto però ha un frangente di confusione in regia tra terzo e ultimo quarto che porta la Virtus a riavvicinarsi e a prendere un piccolo vantaggio poi risultato decisivo. Le letture positive con Onuaku non mancano, anche se la fretta in alcune situazioni macchia leggermente una prestazione comunque positiva.

Diop: 6,5. Altro impatto importante per il lungo senegalese, che occupa con sempre maggiore sicurezza il pitturato. È in fiducia e si vede, arriva ovunque e sfrutta i muscoli messi in estate, ma i passi in avanti si vedono anche ai liberi dove ha ritrovato mano e freddezza. Bologna stringe le maglie negli ultimi due quarti ed è meno dominante, ma la sua importanza si vede anche dall’attenzione messa dagli avversari. Chiude con 16 punti più 8 rimbalzi, ma soprattutto sembra andare verso la definitiva maturazione.

Devecchi: 6. Pochi minuti per il capitano che però dà sempre qualcosa. Come lo sfondo preso su Hackett nel secondo periodo.

Raspino: sv

Gandini: sv.

Coach Bucchi: 6. Nella serata del PalaSerradimigni non si può parlare di errori macroscopici contro una Virtus Bologna che si è dimostrata ancora una volta bestia nera dei biancoblù. Bene per larghi tratti la difesa, specialmente nel primo tempo, con rotazioni e comunicazione evidentemente migliorata rispetto ad altre uscite. Nel lungo periodo la squadra di Scariolo si è dimostrata però cinica e pronta a stringere le maglie. Mentre a Sassari sono cominciati a mancare quel tiro in più messo nel momento giusto, soprattutto in transizione, la cattiveria agonistica e il passo ulteriore nelle uscite in difesa, specie quando Bologna ha optato per il quintetto piccolo tra terzo e ultimo quarto. Il coach sassarese può guardare comunque con un pizzico di ottimismo in più a martedì 1 novembre, verso una sfida in Bcl già decisiva, dove se la coppia Onuaku-Diop continua in questo modo Sassari può dire certamente la sua.

Matteo Cardia

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