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Dinamo Sassari, le pagelle | Bendzius tiene alto l’onore, passo indietro per Stephens

Eimantas Bendzius al tiro in Banco di Sardegna Dinamo Sassari - EA7 Emportio Armani Olimpia Milano Legabasket LBA Serie A UnipolSai 2022-2023 Sassari, 04/11/2022 Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
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La Dinamo Sassari soccombe di fronte a una Olimpia Milano solida e cinica che conquista la vittoria fermando il tabellone sul punteggio di 63-92. I nostri giudizi.

Robinson: 5. Luwawu-Cabarrot si appiccica e non gli lascia mai uno spazio per accendersi. Soffre la fisicità delle guardie avversarie anche in difesa. Ha una fiammata nel secondo periodo che sembra dare alla partita di Sassari un senso diverso, poi però perde due palloni sanguinosi che regalano a Milano l’autostrada verso il vantaggio largo. È una serata negativa anche per lui, nonostante la doppia cifra finale.

Kruslin: 5. Poco spazio sul perimetro lasciato dagli avversari porta anche a un minore impatto in difesa. Non si vede praticamente mai.

Jones: 5. In entrata, con il piazzato e poi con lo step-back. Questo l’arsenale mostrato nelle prime azioni contro la difesa milanese. Poi però Milano stringe le maglie e finisce per forzare in troppe situazioni. Non si scuote neanche nel secondo tempo, con Luwawu-Cabarrot che lo attacca spesso senza che lui opponga resistenza.

Bendzius: 6. I lunghi avversari lo attaccano e il lavoro in più sotto i tabelloni lo prova fino a perdere brio in attacco, come si capisce dal rapporto con i liberi. Ha il merito però di far muovere la retina quando Sassari non segnava da più da troppo tempo e di rendere meno pesante il passivo finale.

Stephens: 5. Si sapeva che sarebbe stata una partita complessa per le caratteristiche dell’avversario. Lui però ci mette del suo, ha poca reattività e poca incisività a rimbalzo. E in attacco non riesce quasi mai a farsi trovare, se non quando Milano ha ormai tirato i remi in barca.

Dowe: 6. Alla fine c’è lui a referto e non per fare la comparsa. Torna al canestro con una penetrazione delle sue, prova a limitare Mitrou-Long, poi però nel momento in cui dovrebbe provare a orchestrare la squadra in attacco non si vede tanto. Mette minuti preziosi sul finale di gara, in cui raggiunge anche la doppia cifra. Sufficienza d’incoraggiamento.

Gentile: 5. Con lui in campo Sassari nel primo quarto fa meglio dal punto di vista difensivo. Poi si perde anche lui, incapace di pescare dal suo arsenale qualche striscia delle sue e finendo per innervosirsi.

Diop: 6. Soffre anche lui i lunghi di Milano ma nella coppia con Stephens è quello che almeno sembra tentare di più di tenere la barra dritta. Combatte e lotta, anche se in alcune situazioni la fisicità avversaria è troppa pure per lui.

Treier: 5,5. Mette una buona dose di intensità in difesa quando chiamato in causa nel primo quarto, ma soffre tremendamente quella milanese. Un copione simile a quello del resto della panchina. Anche per lui poi arrivano minuti nel finale che non possono che far bene dopo il lungo infortunio.

Devecchi: sv. Solo pochi minuti per il capitano.

Chessa: sv. Qualche minuto in regia anche per lui, ma troppo poco per un voto.

Gandini: sv.

Coach Piero Bucchi: 5. Stavolta dall’altra parte c’è un avversario nettamente più forte, ma che dal secondo quarto in poi sembra avere pure più fame di Sassari. La squadra non si diverte, Milano punisce ogni sbaglio e chiude tutte le vie possibili del canestro con i propri lunghi, ma soprattutto i biancoblù non riescono a trovare trovare una scintilla per bloccare l’emorragia iniziata nel secondo periodo. La pagina sarà da girare in fretta.

Matteo Cardia

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